Dopo 14 mesi di allattamento a richiesta ho deciso di smettere. Ho deciso io e non il mio bambino. Non è quindi stata una scelta consensuale. Ho deciso perché ero stanca, stanca nel fisico e stanca nel pensiero. Sono più di due settimane che non allatto più e sto cercando di far sedimentare i sentimenti che provo e per capire se ho fatto bene oppure no. Ecco cosa è successo fino ad adesso:

smettere di allattareIl mio bambino mangia di più

Se prima mangiava, ma sempre con non molta convinzione, adesso mangia affamato e di gusto. Vede il piatto e gli si illuminano gli occhi. Vede arrivare il vasetto di yogurt e mi porge il cucchiaino. Dargli da mangiare è diventato più facile, lo ammetto.

Il mio bambino cerca ancora il seno

Mi dicevano “vedrai che dopo due giorni si sarà già dimenticato del latte di mamma!”. Come no. Mio figlio, a due settimane di distanza, ancora ci prova. Quando è stanco o infastidito da qualche situazione mi cerca, vuole essere preso in braccio e cerca il suo lattuccio. Io gli dico che il latte di mamma è finito, lui capisce benissimo, mi guarda e in alternativa a. si arrabbia e mi dà un bello schiaffone sul petto b. mi chiede un pezzo di pane c. si lascia abbracciare e coccolare in altro modo.

Il mio bambino dorme come un ghiro

Non ci credevo quando mi dicevano che sarebbe successo, eppure è vero. Quando il latte di mamma non arriva più a consolare i risvegli notturni i bambini dormono. E dormono anche 10 ore di fila. Il che comporta il seguente pensiero istintivo “Allora perché? Perchééééé? Perché ti svegliavi ogni due ore se non avevi fame? Perché prima dovevi controllare che mamma fosse lì con te e invece adesso te ne sbatti del tutto?”. Ovviamente interrompere le poppate notturne non è una passeggiata: servono tanta pazienza*, papà consenzienti e mooolto disponibili, e la consapevolezza di poter dormire il giorno seguente (io infatti ho scelto di smettere di allattare durante le vacanze natalizie perché sapevo che mi sarei potuta concedere un bel sonno pomeridiano).
*dicesi tanta pazienza accettare di stare svegli anche 3 ore e mezzo durante la notte cercando di consolare il piccolo in tutti i modi. Una notte sono stata sveglia dalle 3 alle 6 e mezzo, ho cantato 63 volte “Volevo un gatto nero”, ho dato a mio figlio uno yogurt e una fetta di panettone, ho percorso 4 km intorno al tavolo della cucina cullandolo, e alla fine si è riaddormentato.

Il seno torna come prima

Ignorate chi promette che “il seno di una mamma che allatta guadagna almeno una taglia anche dopo che ha smesso di allattare”. Chi come me convive con una seconda dall’adolescenza e sognava finalmente una terza piena, se lo scordi. Una volta che il latte se ne va, si torna al seno di una volta.
Reggiseni a parte, il latte è importante farlo andare via gradualmente. Quindi assolutamente non passare da 5 a 0 poppate nel giro di un giorno, ma provare a diminuire almeno fino a 3 o 2 poppate prima di smettere del tutto. E non fidatevi delle famose pastiglie che inibiscono la produzione di latte: sono piene di effetti collaterali e tutte le mamme che conosco e che le hanno usate hanno continuato ad avere latte e seni dolenti per settimane. Quindi molto meglio scegliere il metodo naturale e armarsi di pazienza: il seno per almeno una decina di giorni diventerà teso e dolorante in corrispondenza delle poppate che facevate e voi dovrete spremervelo manualmente ogni volta. Perché non con il tiralatte? Perché il tiralatte simula una poppata e c’è il rischio che il seno anziché diminuire la produzione capisca che in realtà vada aumentata. Se invece ogni volta che sentite il seno “tirare” vi massaggerete con un impacco caldo o una doccia calda e farete uscire un po’ di latte manualmente, si eviterà il ristagno e un conseguente ingorgo mammario e al tempo stesso si manderà al cervello il messaggio “non c’è più bisogno di latte, mettiti pure a riposo”. Ovviamente se il seno dovesse riempirsi troppo e diventare rosso, caldo e dolorante, va bene anche svuotarlo con il tiralatte pur di evitare un ingorgo. L’importante è usarlo solo in caso di estrema necessità e non regolarmente, altrimenti il latte non se ne andrà mai!

Il senso di colpa arriva

Pensi agli anticorpi che fornivi al tuo bambino con il tuo latte e dici “sono una mamma egoista: solo per la mia stanchezza non proteggo più mio figlio dalle malattie”. Poi pensi che si è ammalato più volte anche durante l’allattamento e ti consoli. Poi però pensi a come era comodo e facile calmarlo e nutrirlo durante le influenze grazie al latte di mamma e tremi al pensiero del prossimo malanno quando questo aiuto non ci sarà più.

23_stop_allattamento_2Pensi alla coccola speciale che gli regalavi ogni giorno e di cui lui andava matto. Pensi che se lui non era ancora pronto non avresti dovuto togliergliela. Poi pensi a come è bello dargli i baci e insegnargli a darli, a come si abbandona in braccio a te mentre gli leggi una favola, a come si fa abbracciare senza per forza dover cercare una tetta che gli dia consolazione, e ti rincuori.

Pensi alle mamme che allattano i loro bambini per tanti mesi e tanti annie pensi a te che dopo 14 mesi eri già stanca. Pensi che potevi dare di più e invece ti sei fermata. Poi vedi tuo figlio sorridere e ti passa.

Conclusioni

Per la mia esperienza personale di allattamento credo di aver fatto la cosa giusta. Ho allattato per 6 mesi in modo esclusivo, senza mai dare al mio bambino nemmeno un goccio di acqua che non fosse quella che trovava nel mio latte. Ho continuato per altri 8 mesi a nutrirlo con il mio latte mentre cominciava a assaggiare nuovi cibi. L’ho consolato e l’ho protetto ogni volta che lo richiedeva, notte e giorno, senza mai tirarmi indietro. Poi è arrivato un momento in cui ero troppo stanca e non riuscivo più a allattare con gioia e spensieratezza. E sapevo che il mio bambino se ne stava rendendo conto e non volevo che pensasse che per sua mamma consolarlo e nutrirlo era diventato un peso. Quindi ho deciso che era la cosa migliore da fare e così è.

Però sono convinta che se non fosse sopraggiunta questa stanchezza avrei continuato. E guardo con immensa stima e rispetto le mamme che allattano i loro figli a lungo, fino ai due, tre anni. Perché penso che sia una cosa bellissima e unica e preziosa che vada protetta e protratta quanto più possibile.

Ho smesso di allattare.
Tags:                 

79 pensieri su “Ho smesso di allattare.

  • 26 gennaio 2016 alle 11:11
    Permalink

    Cara Valentina,
    Come sempre, hai scritto un bellissimo articolo. Come sai bene, ho due bambine e due esperienze diverse di allattamento: con la prima ho deciso io quando smettere, con la seconda ho lasciato che decidesse lei, alla fine le ho solo dato una “spinta”. Da tutte queste esperienze, inclusa la tua, l’unica certezza è: la mamma deve essere tranquilla per prendere la sua decisione, qualunque essa sia. E tutto andrà bene.
    Un grande abbraccio
    Marcia (Luna di Latte)

    Rispondi
    • 26 gennaio 2016 alle 18:02
      Permalink

      Grazie Marcia. Sono d’accordo: ogni esperienza è unica, come ogni mamma e ogni bambino. Un abbraccio a te.

      Rispondi
      • 1 marzo 2020 alle 17:35
        Permalink

        Ciao Valentina grazie per il tuo articolo illuminante!! Anche io ho deciso di smettere di allattare la mia bimba di 15 mesi perché sono molto stanca e dimagrita in maniera preoccupante ma soprattutto perché mi angoscia da morire il fatto che lei mangia pochissimo: io l’ho svezzata a 6 mesi e di fatto ha praticamente assaggiato tutto ma mangia veramente poco e soprattutto la sera quando ci sono io non vuole cenare e chiedere solo di venire in braccio per attaccarsi al seno.. Non sta prendendo peso e il momento dei pasti sta diventando un incubo.. L’altra sera ho provato a non darle il seno prima di cena ma lei non ha mangiato niente e dopo cena è la notte mi ha sfinito al seno.. Come posso procedere? Considera che lei prende il seno di solito verso le 18.00 quando la vado a prendere dalla nonna dopo il nido e poi lo vuole a cena dopo cena e la notte..
        Dammi qualche consiglio.. Grazie mille!!
        Valentina

        Rispondi
        • 1 marzo 2020 alle 19:55
          Permalink

          Ciao Valentina, credo che l’attaccamento al seno sia dovuto proprio al lungo distacco diurno. La tua bimba non ti vede tutto il giorno, e il suo primo pensiero è quello di attaccarsi a te, non certo di mangiare.
          Come mangia al nido? E dalla nonna? Rifiuta il cibo anche in quel caso oppure solo in tua presenza?
          Perché se rifiuta il cibo solo in tua presenza non c’è da preoccuparsi. Deve solo trovare il suo equilibrio.
          In caso contrario ti consiglio di chiedere al tuo pediatra come poter procedere per poter assicurare alla tua bambina tutti i nutrienti necessari.
          Ma anche in questo caso non farti prendere dal panico: ci sono periodi in cui i bambini rallentano o stoppano la crescita, durano solitamente molto poco, e poi tornano al loro naturale ritmo.

          Se invece il problema si presenta solo in tua presenza resisti qualche settimana ancora e alle prime vacanze (quando cioè potrai stare con lei diversi giorni di seguito) imponi il cambiamento. La tetta se ne va definitivamente e si inizia a mangiare insieme alla mamma qualcosa di altro.
          I primi giorni saranno duri, ma vedrai che cederà. Soprattutto se le preparai cose “facili” ovvero che le piacciono molto, almeno per iniziare.
          So che sembra impossibile quando ci si è in mezzo, ma i periodi difficili passano in fretta e piano piano tutto si aggiusta.
          In bocca al lupo!

          Rispondi
    • 6 febbraio 2018 alle 14:32
      Permalink

      Ciao.
      Dopo due anni leggo il tuo blog è rimango colpita dalle tue parole.
      Rivedo nel tuo pensiero ogni mio pensiero e nella tua esperienza la mia personale esperienza.
      Ho smesso di allattare il mio secondo figlio da 10 giorni dopo 16 mesi di allattamento a richiesta. Ho smesso di allattare quando non ho più avuto la pazienza di accontentare il mio bambino durante la notte. Ora che ho smesso dormiamo entrambi molto meglio.
      Ciò che mi ha fatto soffrire di più è stata la rabbia del mio piccolino che in risposta ai miei rifiuti mi dava schiaffi accompagnati da pianti inconsolabili. Smetteva di piangere quando non aveva più la forza di continuare. Anche se io nel frattempo cercavo di contenere il suo dolore con abbracci e baci e coccole, lui continuava a piangere un lamento straziante.
      Mi sono chiesta quando avrebbe smesso di piangere così. Bene, da due giorni non piange più e sembra rassegnato, ma ancora cerca il seno e gli spiego che il latte è finito. Finalmente si lascia consolare e di nuovo posso tenerlo in braccio. Mi mancava quell’abbraccio. Ora che i sensi di colpa mi stanno lasciando sono sicura che il mio bambino ed io siamo in procinto di costruire un nuovo rapporto di amore e fiducia reciproca.

      Grazie per la tua testimonianza.

      Eva.

      Rispondi
      • 10 febbraio 2018 alle 22:08
        Permalink

        La tua testimonianza Eva è preziosa. Non sai quante mamme mi scrivono dicendomi che hanno paura di perdere quel rapporto speciale che avevano allattando il proprio figlio. Invece il rapporto si crea lo stesso. Diverso ma intenso allo stesso modo. Goditi l’inizio di questa nuova fase: lui cresce, tu cresci come mamma, crescete come famiglia. Ogni cosa sarà nuova e bella con ogni piccolo cambiamento che vivrete.

        Rispondi
  • 21 marzo 2016 alle 14:32
    Permalink

    Ciao!
    Non avevo mai letto il tuo blog e ci sono capitata cercando esperienze di chi ha smesso di allattare e come; l’ho girato un pò e devo farti i miei complimenti .. peccato non averlo scoperto prima! Io ho tolto ieri notte l’unica poppata rimasta (o meglio le uniche due) della notte … una settimana fa avevo tolto quella dell’addormentamento! Il mio piccolo ha quasi 18 mesi ed anche io come te sono felice del regalo che ho fatto a lui e a me, della costanza e della forza che ci ho messo per non smettere prima ed anche e soprattutto di questo bellissimo scambio di amore e affetto in cui si racchiude l’allattamento … io … che quando ero incinta non volevo allattare!!! Terrorizzata all’inizio, devo dire che il cucciolo l’ha presa bene, ha capito che il latte è finito “perché se lo è bevuto tutto” … ci ha riso anche su e si è bevuto il suo bel latte di riso e – dopo un’ora e mezza svegli (senza pianti questa notte!) si è girato e si è riaddormentato!!! Vediamo stanotte (la terza notte senza) come andrà! Ora sono alle prese con sue tette di marmo … ho la ricetta per il dostinex, ma spero di farne a meno!
    Ma la mamma alla pari è solo su torino??
    Un abbraccio – Francesca

    Rispondi
    • 22 marzo 2016 alle 8:19
      Permalink

      Grazie Francesca per le tue parole! Ogni bambino è proprio unico: ogni esperienza di mamma che ascolto è un’esperienza diversa. La mamma alla pari è una figura che può essere ovunque ma deve essere formata secondo principi OMS. Ce ne sono molte in giro per l’Italia, noi abbiamo formato questo gruppo da pochissimi mesi per coprire alcuni quartieri di Torino dove non erano presenti figure volontarie di supporto alle mamme.

      Rispondi
  • 13 aprile 2016 alle 12:59
    Permalink

    Ciao Vale,
    grazie per aver condiviso la tua esperienza!
    Pensavo anch’io di sfruttare le vacanze per porre termine all’allattamento, ci proverò ad agosto quando anche il mio piccolo avrà 14 mesi…
    Leggendo le tue parole mi sento già più “pronta”
    Un abbraccio

    Rispondi
    • 13 aprile 2016 alle 14:12
      Permalink

      Grazie Angelica! Volevo raccontare un sacco di cose utili e divertenti sul “dopo allattamento” ma chissà se mai ci riuscirò! Sono troppo impegnata a viverlo questo “dopo allattamento” e il blog, ahimè, ne risente e tace da troppo tempo. Confido anche io nelle vacanze per scrivere!

      Rispondi
  • 13 maggio 2016 alle 16:11
    Permalink

    Ciao Vale,
    Che dire bell’articolo aiuta un po’ le mamme che allattano e che per un motivo o per un’altro pensano di smettere. A tal proposito chiedo un consiglio visto che anche io mi ritrovo in questa situazione solo che la mia cucciola è più piccina ha dieci mesi e mezzo ed attualmente l’allatto due-tre volte al giorno ( mattina appena sveglia, sera per addormentarsi ed ogni tanto ciucciAtina pomeridiana) .ultimamente però sto soffreno di forti emicranie, sono sempre stanca essendo per la maggior parte sola ad occuparmi della bimba , e sopratutto lotto con un capezzolo dolente da mesi. Mi si tappamo i dotti e si sono fatte delle ragadi che non riesco a far andar via..dunque ogni volta che allatto provo tanto dolore . Ora sto pensando di fermarmi ma non so sicura ..mi spiace tanto e mi sento in colpa..tu cosa consiglierest? ? Grazie Carmela

    Rispondi
    • 17 maggio 2016 alle 9:38
      Permalink

      Ciao Carmela, il senso di colpa al pensiero di voler smettere di allattare è umano ed è normale. Ma anche la stanchezza che l’allattamento porta è umana e normale. Soprattutto quando si somma alla fatica di occuparsi di un neonato completamente da soli. Io quando ho deciso di smettere ho messo sulla bilancia due cose: il benessere di Davide e il mio. Ho scelto, egoisticamente, il mio. Perché io se non ricominciavo a riposarmi un pochino rischiavo di diventare una mamma nervosa e poco paziente e Davide ne avrebbe risentito molto di più della mancanza di una poppata. Davide era ormai completamente svezzato e mangiava tutto, il mio latte era il cibo più sano ma anche quello che più facilmente sarebbe stato sostituibile da tante coccole. E così è stato: Davide lo coccolo tantissimo e sono più serena. Prova a guardare la tua bimba e immaginala senza latte di mamma: sarebbe pronta secondo te? È un momento tranquillo per smettere? (tipo: non togliere il latte se ci sono cambiamenti in corso, inserimenti al nido, traslochi, ecc.. altrimenti gli stress si sommerebbero e lei si troverebbe priva della sua consolazione). Se ti senti tranquilla, smetti serenamente. Una mamma ha mille modi per far stare bene il suo bambino e il primo di tutti è STARE INSIEME A LUI CON IL SORRISO. Se invece decidi di continuare devi risolvere il problema delle ragadi. Applica olio vea spray dopo ogni poppata, lascia il seno più scoperto possibile quando puoi in modo da far cicatrizzare le ferite e cerca di spremerti il latte dei dotti ostruiti durante una doccia calda. Se vuoi puoi scrivermi anche a scrivimi@allatto.it. Fammi sapere cosa hai deciso e in ogni caso sappi che una mamma fa sempre la cosa giusta se ama il suo bambino!

      Rispondi
  • 20 maggio 2016 alle 14:51
    Permalink

    grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi sono imbattuta nel tuo post proprio mentre cercavo qualche spunto sull’argomento.

    Mi rivedo un po’ nella stanchezza che descrivi, ho sempre allattato a richiesta e ora che la mia bimba ha 13 mesi inizio ad accusare. Da quando ha iniziato il nido e io ho ripreso il lavoro, ormai tre mesi, tutto si è un po’ complicato: il pomeriggio lo passiamo attaccate, appena arriviamo a casa inizia a svestirmi e si attacca a intermittenza per tutto il pomeriggio.

    Diciamo che la stanchezza è più psicologica che fisica, quando siamo a casa non posso neppure andare in bagno e lasciarla un secondo perché piange e urla e quindi passo i miei pomeriggi col seno di fuori a sua “disposizione”. Penso anche che metabolizzare il distacco creatosi con l’inizio del nido non sia semplice per lei, anche perchè capita spesso che sia a casa malata e che stia con me, quindi ogni volta riabituarsi è dura; ergo quando mi viene da sbuffare perché ho passato il pomeriggio allattando provo senso di colpa.
    Di notte (dorme nel lettone con noi) i risvegli sono ancora tanti, e non ci sono canzoncine o carezze che tengano, il seno è l’unica cosa che la fa riaddormentare.

    Ormai mangia di tutto ed è molto curiosa del cibo e il seno è solo più un calmante e una coccola, alcuni mi dicono che devo per forza cercare oggetto transizionale, altrimenti non ce la farò, per non parlare di chi reagisce con ” mamma mia brutto vizio!”

    Grazie dell’attenzione,
    Rosanna.

    Rispondi
    • 21 maggio 2016 alle 10:51
      Permalink

      Ciao Rosanna, grazie a te per aver condiviso con me il tuo stato d’animo. Inutile dirti che lo capisco benissimo. La stanchezza psicologica, il senso di colpa, il sentirsi unicamente devote al nutrimento-consolazione del proprio bambino. Il nido crea un attaccamento del bimbo alla mamma maggiore nei primi tempi. anche per me era così. Lo andavo a prendere e passavamo il resto del tempo attaccati. A me è venuto in aiuto il periodo delle vacanze di Natale: due settimane a disposizione per stare insieme e per staccarlo dal seno con gradualità e riuscendo a distrarlo in tantissimi altri modi. Certo i pianti ci sono stati. A volte le distrazioni non servivano a niente. A quel punto serviva solo tanta tanta calma, pazienza e determinazione nel proseguire con la scelta che avevo fatto. Si tratta di tenere duro 3-4 settimane, poi diventa tutto più facile. Te lo assicuro.
      E soprattutto non ascoltare troppo gli altri: chi sei tu e come ti senti tu lo sai solo tu. E come conosci la tua bimba tu non la conosce nessuno. Sii convinta di questo! Un grande abbraccio, Valentina

      Rispondi
      • 23 maggio 2016 alle 11:07
        Permalink

        Grazie dell’incoraggiamento, ne avevo proprio bisogno!
        Buona giornata, Rosanna.

        Rispondi
  • 12 luglio 2016 alle 5:50
    Permalink

    Ciao, complimenti per l’articolo, molto interessante e rincuorante per chi come me sta togliendo il seno al proprio bimbo per essere arrivata al limite della stanchezza fisica e mentale. Il mio bimbo ha 11 mesi e stiamo sfruttando le vacanze al mare per togliergli il seno di notte. Prima di questo tentativo eravamo arrivati anche a risvegli ogni ora e tra il lavoro e il resto lo stress oramai era altissimo…da questo la nostra decisione, non senza sensi di colpa e dubbi di togliere il seno. Mio marito si sta svegliando per riaddormentare francy che la prima notte si è svegliato solo una volta, la seconda due e quest’ultima tre volte. È riuscito ad addormentarlo facilmente con la camomilla e il ciuccio e io non mi sono fatta proprio vedere anche perché quell’unica volta che mi ha visto ha iniziato a piangere ancora più forte. Secondo te va bene? Dovrei farmi vedere? Ho paura si senta abbandonato dalla mamma! Di giorno ovviamente non mi perde un attimo e se mi allontano inizia a piangere…staremo facendo bene? È corretto dare la camomilla o rischio che diventi dipendente da quella? Ti ringrazio dei consigli! Buona giornata 🙂

    Rispondi
    • 12 luglio 2016 alle 12:28
      Permalink

      Ciao Chiara e innanzitutto in bocca al lupo per la nuova avventura!
      Io ti consiglio di tenere duro in queste prime notte e cercare di non farti vedere. Io all’inizio ho fatto così e mio marito mi ha aiutata tanto anche se era durissima sentirlo piangere e non poter fare niente. Dopo qualche notte mi sono fatta vedere, ma avevo ormai maturato una volontà di ferro di non dargli più il mio latte. Infatti una notte sono stata in piedi 3 ore per farlo riaddormentare!

      La camomilla a mio parere va bene per queste prime notti (e sei già fortunata, ti assicuro, che prende biberon e ciuccio! Davide nemmeno quelli voleva!), ma dagliela solo se vedi che la richiede. Non gliela dare subito come diversivo. Altrimenti sì, puoi rischiare che diventi dipendente dal fatto di svegliarsi e sentirsi “coccolato” da una bevutina al biberon e quindi non risolveresti il problema dei risvegli notturni. Se prende il ciuccio volentieri prova a calmarlo con quello e tanta tanta pazienza. Ti assicuro (e non ci credevo nemmeno io quando me lo dicevano) che prima o poi desistono: capiscono che di notte non si mangia più e dormono più a lungo.

      Per togliere il latte di giorno io aspetterei ancora un po’. Fai prima il distacco notturno, poi procedi a diminuire le poppate di giorno. Una alla volta piano piano, altrimenti il bimbo sarà molto molto contrariato, tu e tuo marito molto molto stanchi e stressati e soprattutto il tuo seno scoppierà di latte! Io ti consiglio questo metodo graduale senza assumere le famigerate pasticche che dicono di mandare via il latte: tutte le mamme che conosco e che le hanno provate non hanno avuto alcun beneficio e sono dovute ricorrere alla spremitura manuale esattamente come le mamme che non prendono le pasticche e diminuiscono poco a poco le poppate.

      Se hai bisogno di qualche altro consiglio o conforto 🙂 scrivimi! Ti rispondo con piacere!
      Valentina

      Rispondi
      • 13 luglio 2016 alle 12:52
        Permalink

        Ciao Valentina, grazie mille dei consigli! Per quanto riguarda le poppate giornaliere sto facendo proprio così, ieri mi sono resa conto che la poppata della mattina non me la chiedeva nonostante la notte senza seno e così stamattina invece di “forzarlo” gli ho dato il biberon e mi sembra l’abbia presa abbastanza bene. Per me una bella doccia calda con spremitura che così non mi scoppia il seno 🙂

        Durante il giorno è molto più attaccato a me ma credo sia normale comunque me la cavo con coccole e diversivi e sembra tranquillo.

        Mio marito stanotte ha provato a non dare la camomilla appena sveglio e ci sono stati più risvegli ma con tanta pazienza e ciuccio si è addormentato ogni volta anche se per poco, speriamo che diminuiscono presto i risvegli! Per fortuna ci sono questi papà fantastici che aiutano!

        Già che ci sono ti chiedo un dubbio dell’ultimo minuto, Francy si sta addormentando al biberon negli ultimi 10 giorni e una volta finito il biberon lo metto in culla che praticamente già dorme. Succedeva anche a te? So che si dovrebbe evitare e cercare di addormentarlo direttamente in culla ma per il momento ancora non ci sono riuscita.

        Crepi il lupo! E spero di darti presto notizie positive 🙂

        Rispondi
        • 13 luglio 2016 alle 17:47
          Permalink

          Ciao Chiara, che durante il giorno Francesco sia più attaccato a te è normale. Sta cercando a suo modo di riprendersi quel contatto che fino a poco tempo fa aveva sotto un’altra forma. Succederà anche con l’inserimento al nido. Davide va volentieri ma poi quando lo vado a prendere non si stacca da me: deve recuperare il tempo perso!
          Per quanto riguarda il metterlo in culla che già dorme purtroppo non posso darti consigli. Sono nella tua stessa situazione pur sapendo benissimo che bisogna insegnare loro ad addormentarsi dove effettivamente dormiranno. Io non l’ho mai fatto da quando è nato e ogni volta sono o troppo pigra o troppo stanca o troppo coccolosa per iniziare, lo ammetto. Al momento io lo porto nel lettone con me, leggiamo un paio di storie, cantiamo un po’ e si addormenta accanto a me. Poi lo porto nel suo lettino. E ovviamente a volte si sveglia arrabbiato perché non riconosce il posto dove si è addormentato. E ha ragione!
          Magari con il secondo bambino inizierò da subito a rigare dritto e a farlo dormire nella sua culla… chissà!

          Rispondi
  • 28 luglio 2016 alle 0:13
    Permalink

    Cia Valentina!!!
    Stavo cercando consigli in rete e mi sono imbattuta in questo tuo articolo……avrei bisogno di un consiglio….
    La mia bimba di quasi 2 anni vuole ancora la tetta per addormentarsi(pomeriggio,sera e notte) più quando vuole una coccola diurna…
    Io sono cotta…non ce la faccio più…la adoro,ma sono alla frutta…
    Fra una settimana dovrei assentarmi x 4 giorni…non so come fare….
    Lascio i bimbi al papà che dovrà gestire la mia assenza e non sarà facile perché son molto legati a me…per di più la piccola vorrà me per dormire e di notte…come faccio???
    Lei piangera allo sfinimento e mio marito mi maledira…sicuro…
    Ma io mentre sono via..che faccio??mi tiro il latte per continuare a stimolare la produzione per quando tornerò??oppure ne approfitto per toglierlo definitivamente???
    Nel caso volessi toglierlo..cosa è meglio fare?? (Sarò ad un campo scout quindi non con tutte le comodità di casa)…
    Uff…non so davvero dove sbattere la testa…
    Help me!!!
    Grazie!!

    Rispondi
    • 28 luglio 2016 alle 0:31
      Permalink

      Urca Lorenza, la situazione sembra proprio difficile! Il mio
      Consiglio è: approfitta dei 4 giorni per staccare la piccola. Se sei stanca e non ce la fai più a allattare con serenità devi piano piano trovare un altro modo per coccolarla e farla sentire al sicuro. Certo: andare via 4 giorni e lasciarla di punto in bianco senza mamma e senza il tuo latte non la farà sentire coccolata e al sicuro. Quindi sfrutta questa settimana di tempo che hai prima della partenza per togliere almeno UNA o DUE poppate. Inizia da quelle più semplici. Se quella della notte è la più critica da togliere, lasciala per adesso. Inizia a provare con altri momenti. Sarà dura ma lo devi fare. Almeno lei in questi 7 giorni prima della tua partenza imparerà piano piano a stare con te anche in altro modo e anche il tuo seno comincerà a rallentare la produzione. Se invece scegli di tentare il colpo secco e staccare proprio nei 4 giorni in cui te ne andrai, probabilmente sì la tua bimba sarà nervosa e arrabbiata perché non capirà dove sei (l’altro tuo bimbo quanto anni ha?) ma forse può anche essere che non vedendoti non si faccia nemmeno venire il pensiero della tetta e se ne stia tranquilla con il papà. Quello che devi curare nel caso tu scelga questa strada è il tuo seno. Se passi da 3-4 poppate a 0 nel giro di un giorno il seno ha bisogno di essere svuotato quando sarà pieno e lo dovrai fare con un tiralatte perché credo che la spremitura manuale non basterà. Almeno il primo giorno.
      Poi puoi procedere con la spremitura manuale ma
      metti in conto di farlo spesso perché i primi giorni quando si smette sono i più critici. Ricorda sempre però di NON svuotare il seno del tutto: solo di quel tanto che ti basta per non sentirlo duro, nè caldo, né sentirlo tirare. Fai attenzione perché se lo svuoti tutto non rallenterai la produzione, se lo svuoti poco rischi ingorghi.
      Dai, sarà un’impresa importante ma non impossibile!
      Se ti va fammi poi sapere come è andata. Un abbraccio, Valentina

      Rispondi
  • 28 luglio 2016 alle 9:42
    Permalink

    Innanzitutto Grazie mille!!!
    Poi….il bimbo grande ha 5 anni..
    Farò come dici tu..proverò a togliere la tetta pomeridiana…e poi vedremo…
    Lei è già stata tutto il giorno da sola…e abbiamo provato a farla dormire dai miei suoceri per necessità ma io ero lì….una sera mia suocera è riuscita a farla riaddormentare ma ho dovuto poi attaccarla x forza prima di andare via la mattina presto altrimenti mi sarebbe scoppiato il seno….
    Sono già stata via qualche giorno ma la notte tornavo sempre..ho notato che dopo averla attaccata di notte e poi durante il giorno no tirarlo faceva si che la sera arrivo ad avere il seno pieno,ma durante il.giorno non avevo male…mentre invece il giorno prima avevo paura di non resistere tutto il giorno e a metà giornata l’ho tirato un po’ ed è stato peggio perché è ho stimolato solo la produzione…Boh…in ogni caso sarà un impresa!!!
    Prima ancora dei 4 giorni..la settimana prima!!!!
    Grazie comunque dei consigli preziosi!!!!

    Rispondi
  • 1 agosto 2016 alle 14:23
    Permalink

    Ciao Valentina!!ho seguito i tuoi consigli…ho parlato con la mia bimba..le ho detto che il latte di mamma è quasi finito e che per fare la nanna al pomeriggio non ne ho abbastanza..le dico..teniamolo per stasera…nei giorno passati ho avuto “fortuna”: eravamo al mare e quindi era stanca e si addormentava in fretta..il giorno del viaggio di ritorno ha.dormito tutto il viaggio…il giorno dopo è stata via con i nonni…ma ieri è oggi sono riuscita a farla.addormentare senza troppe difficoltà..subito mi chiede la tetta ma poi capisce che possiamo stare insieme lo stesso anche senza è riesce ad addormentarsi tranquilla!…sono contemtissima!!!..io parto giovedì e da 4-5 poppate siamo passate a 2!…il seno non mi fa x.nulla male..si sta.abituando a produrre meno…quindi per ora tutto liscio…vedremo nei prossimi giorni e poi quando sarò via ma sono fiduciosa…
    Ti ringrazio ancora.molto per il sostegno,la comprensione e i preziosi consigli!
    Un abbraccio.

    Rispondi
    • 1 agosto 2016 alle 17:37
      Permalink

      Ciao Lorenza,
      come sono contenta! A volte la strada è più facile di quanto ci siamo immaginate, l’importante è avere costanza e determinazione e tantissime coccole per i nostri bambini. Mi raccomando, anche se sono solo 2 poppate, nei giorni di distacco abbi cura del tuo seno e non lasciarlo riempire troppo. Vedrai che entro fine agosto, o anche prima, riuscirai a togliere anche le ultime poppate e a rendere ugualmente serena la tua bambina. In bocca al lupo! Valentina

      Rispondi
  • 19 gennaio 2017 alle 20:52
    Permalink

    Ciao, mi sono imbattuta in questo articolo proprio al momento giusto. Allatto mio figlio da 18 mesi e da almeno 11 ho ragadi dolorosissime visto che da un certo momento in poi ho allattato da un solo seno , inoltre mio figlio ha messo i denti prestissimo per cui il mio seno è sempre malconcio. Mio figlio chiede la retta per addormentarsi e nei mille risvegli notturni . Sono arrivata ad un punto di stanchezza fisica e mentale che mi ha fatto propendere per lo “stettamento” approfittando di un viaggio di lavoro che mi ha portato a stare fuori 2 notti. Al mio rientro mia madre mi ha detto che la prima notte ha urlato fino a perdere la voce , la seconda è andata leggermente meglio.
    Il problema è che la prima sera che sono tornata gliel’ho data , perché mi sentivo troppo in colpa poi ho spiegato che la tetta di mamma si era rotta e che non si poteva aggiustare. La notte è diventata un’incubo. All’inizio mi ha chiesto la tetta ma ho resistito, i suoi risvegli notturni sono triplicati e l’unica cosa che lo consola è essere portato in braccio, rigorosamente all’in piedi, per tutta la stanza e guai a sedermi(urla , morsi, irrigidimento, pugni). Mi ha chiesto anche il latte del biberon (che lui non ha mai amato) e stremata sono arrivata alla mattina per poi andare a lavorare (in condizioni pietose). Tutto questo dura da una settimana … io non volevo smettere di allattare, per me è la cosa più bella che c’è ma tutti mi tartassano dicendo che è assurdo continuare, che ormai è grande e che è sconveniente….e poi il dolore al seno e i tagli erano diventato insopportabili. In questa settimana il seno è guarito ma ho tirato il latte mentre ero via, quindi stasera il seno era super gonfio. Alla fine ho ceduto e gli dato la tetta : non potete immaginare la soddisfazione di mio figlio (e anche la mia !) quando si è attaccato ! Ha ciucciato e si è addormentato tranquillo senza urla o altro. Lo so che così lo confondo, me ne rendo conto, ma vorrei trovare una via di mezzo tra il non dormire perché vuole stare tutta la notte attaccato e il non dormire perché urla disperato e si dimena e mi constringe a vagare per tutta la casa per ore. Non so più che fare e ho paura di sbagliare qualsiasi cosa scelga di fare …

    Rispondi
    • 23 gennaio 2017 alle 9:10
      Permalink

      Ciao Anna. Grazie per avermi scritto e condiviso la tua esperienza. Ti ho letto tutta d’un fiato è arrivata in fondo sai cosa ho pensato? Anna non vuole ancora smettere di allattare! Le tue parole lo dicono in modo chiaro: la tua testa ti dice di smettere perché sei stanca, perché hai dolore e soprattutto perché intorno a te tutti ti dicono di smettere e hai tanta pressione addosso. Ma il tuo cuore ancora ti dice di continuare, ancora non è il momento. Lo si capisce quando dici che quando hai allattato il tuo bimbo dopo una settimana di tentativi per toglierlo entrambi avete avuto un’enorme soddisfazione.
      Quando una mamma davvero vuole smettere, e si trova come te a cedere e dare di nuovo il seno, prova “sconfitta”, prova “frustrazione”, perché non ha tenuto duro. Non prova soddisfazione come la tua.
      Quindi il mio consiglio è: continua ancora fino a che il tuo cuore te lo dice. Se per te e tuo figlio è ancora un piacere, una cosa che vi dà pace e serenità, continuate. Stai sicura che arriva un momento in cui sarà chiaro che invece è giunto il momento di smettere. Tu sarai davvero stremata dalla stanchezza, oppure tuo figlio avrà trovato altri modi per consolarsi accanto a te con coccole e abbracci. E allora anche il tuo cuore, e non solo la testa, ti dirà che è il momento giusto.
      Per adesso lasciati tranquilla. Non ti forzare. E soprattutto cerca di non ascoltare chi ti sta intorno. Sei tu la mamma. Non gli altri.
      Un grande abbraccio.

      Rispondi
  • 25 gennaio 2017 alle 15:46
    Permalink

    Ciao Valentina che bello leggere il tuo post…io ho deciso stanotte di interrompere l’allattamento notturno, da un paio di giorno ho smesso quello diurno. Pensavo di tenere una sola poppata prima di andare a nanna e da lì di reggere tutta notte senza. Questa notte siamo stati svegli dalle 4 alle 6 e spero che la notte che ci aspetti sia più facile. La cosa che volevo chiederti è se smettendo di allattare hai rinunciato anche al co-sleeping perchè io vorrei continuare un pò con quello e fare un passaggio successivo fra qualche mese. Cosa ne pensi? grazie mille Arianna

    Rispondi
    • 25 gennaio 2017 alle 16:01
      Permalink

      Ciao Arianna, io non ho per niente interrotto il co sleeping e anzi continuo ancora oggi dopo più di un anno di stop dall’allattamento. Il momento di andare a nanna insieme, leggersi le favole, farsi le coccole è il più bello della giornata. Per me sicuramente.. e credo anche per mio figlio. Lui poi quando entra nel sonno dì istinto cerca con la manina il mio seno. Appoggia la mano lì, anche solo per un minuto, e crolla definitivamente. Secondo me dopo che si smette di allattare, ancora almeno un po’ bisogna dormire insieme. Non si può smettere tutto di colpo. Alla fine il contatto è quello che cercavano allattando ed è quello che continueranno a cercare fino a che non saranno grandicelli e quindi in qualche modo dobbiamo darglielo. Poi dipende ovviamente da come ti senti tu, come si sente il tuo compagno. Ci sono coppie che invece preferiscono far dormire il piccolo nella sua stanza e sono sereni così. L’importante è che il piccolo si senta sempre accettato e sempre tranquillo e può sentirsi tale solo se i genitori sono sereni e vanno d’accordo. Quindi fai la scelta che ti senti più affine e che ti fa stare serena: quella è quella giusta anche per il tuo bambino. Un abbraccio, Valentina

      Rispondi
  • 3 aprile 2017 alle 0:44
    Permalink

    Che parole belle, che mi fanno sorridere pur strappandomi una lacrima …!Sono qui che ti scrivo con il seno dolente e stretto in una bella fascia elastica..ebbene sì ho preso da 5 giorni le tanto odiate pastiglie!e il mio seno ancora non ha capito che deve smettere …mi hanno ventilato l’ipotesi di prenderne altre due ( pastiglie) tra qualche gg. Allattare Alberto, il maschietto, il cocco di mamma del mio trio è stata un’esperienza unica. Per la prima volta però ho dovuto dire “basta” io forse perché di riflesso alle parole del pediatra “signora il bimbo non è cresciuto abbastanza” ( aiuto , diteci che il bimbo non cresce e diventiamo paranoiche!)…forse perché in effetti ero stanca pure io, ho cavalcato volentieri quest’onda. ammetto che con le sorelle , non mi sono mai posta il problema : alle prime pappe hanno abbandonato più che volentieri il mio petto rispettivamente a 5 e 6 mesi…Alberto invece lo alternava a tutto, alla pappa, alla frutta…ai primi assaggi del mio cibo .Fino ai 12 mesi e qualche settimana.Adesso vivo però quel leggero senso di vuoto, di colpa, che ti lascia. Lui l’ha presa fin troppo bene, confermo anche io che dorme meglio e mangia più di gusto . Io mi trovo a guardare il mio seno ancora duro e dolente con la lacrimuccia e il magone. Ma so che ho fatto la cosa giusta per noi .

    Rispondi
    • 3 aprile 2017 alle 8:58
      Permalink

      Ciao Monica, che belle parole le tue!
      E’ sorprendente scoprire come le esperienze di allattamento siano diverse di figlio in figlio, vero?
      Ti sento serena in quello che scrivi. Consapevole, con qualche rimpianto, ma serena. E questa è la cosa fondamentale per il tuo bambino. Unico consiglio: le pastiglie la maggiorparte delle volte non svuotano il seno come si crede. Se il seno è duro e ti fa male, svuota qualche goccia con la spremitura manuale finchè non senti sollievo. Altrimenti rischi un ingorgo mammario. Io ho fatto così per una decina di giorni: ogni volta che avevo seno gonfio e dolente, spremevo via un pochino di latte. La produzione è cessata così da sola, senza bisogno di nessuna pastiglia.
      un caro abbraccio,
      Valentina

      Rispondi
      • 3 aprile 2017 alle 15:17
        Permalink

        Si, ho usato il sistema del “sottovuoto”..stando ovviamente attenta a non bruciarmi. Da oggi sto decisamente meglio…e quando il pupo come prima ha un po’ di crisi pre nanna ..se lo gode finalmente un po’ di più il papà , che lo fa addormentare sorprendentemente bene ( perché non ci ha pensato prima?)..io arrivo alla sveglia con tante coccole .un abbraccio, buona giornata !

        Rispondi
  • 3 luglio 2017 alle 10:13
    Permalink

    Ciao, mi chiamo Nicoletta e ho 24 anni, ho un bimbo di 3 mesi, racconto il mio problema. Ieri ho preso due volte 0,5mg dostinex a distanza di 12ore ciascuna, oggi non ho ancora preso nulla…Ho deciso di far andare via il latte perché mio figlio non vuole più il mio seno per mangiare, ma solo per addormentarsi, faccio presente che lui dall’inizio ha preso anche latte artificiale oltre al mio seno perché a me è arrivata la montata tardi, (1 mese dopo)…infine, ora ha 3 mesi e prendeva il seno solo al mattino per riaddormentarsi, ma di giorno non ne voleva proprio sapere e nemmeno la sera,io stavo male perché mi venivano gli ingorghi e i noduli perché poi di latte ne avevo tanto,allora ho deciso di interrompere visto che lui nemmeno dal biberon voleva il mio latte..ora sto tanto male e mi piange il cuore perché stamattina cercava la tetta per riadormentarsi,piangeva infatti glielo data solo poco per vedere la sua reazione, infatti l’ha presa ma non ha mangiato nulla e in un minuto si è riadormentato,mamme sto tanto male e mi sento tanto in colpa ora al mattino non so come fare per farlo riadormentare, il ciuccio non lo vuole per niente lui è abituato al biberon per mangiare però la tetta la voleva solo per qualche minuto per dormire..mi date qualche consiglio? Vi prego, sto malissimo ho fatto male a prendere questa decisione? Grazie a chi mi risponderà

    Rispondi
  • 25 luglio 2017 alle 10:43
    Permalink

    Cara Valentina,
    non avevo mai visto il tuo blog e stamattina mi ha proprio fatto bene leggere il tuo articolo.
    Sono Manuela, mamma di Davide da 19 mesi. Il mio bimbo è un piccolo gigante, mangia di tutto e ama la sua “po” (poccia). Piano piano dopo lo svezzamento ho diminuito l’allattamento al seno, ora la prende solo per dormire, ma vorrei ormai toglierla del tutto. Questa cosa mi crea non poca ansia e non per me, ma per come reagirà: so che piangerà per averla e mi si spezzerà il cuore non poterlo accontentare. Mi dico che l’hanno fatto tutte e che ci riusciremo anche noi, anche se non so come.
    Soprattutto perchè non sono favorevole all’allattamento per lunghi tempi (ho letto in giro di mamma che sono arrivate ad 8 anni!! )
    Vorrei provare questa estate con le ferie estive, così da avere più tempo. Hai qualche consiglio da darmi? Ti ringrazio in anticipo, Manu

    Rispondi
    • 25 luglio 2017 alle 17:08
      Permalink

      Ciao Manuela,
      innanzitutto sappi che sei stata molto brava a riuscire a allattare Davide solo di notte. Molto spesso i bimbi che prendono il latte di mamma, nonostante mangino già di tutto, richiedono la loro “coccola” anche durante il giorno. Quindi sei già a più di metà del lavoro. Non ho capito se Davide prende la tetta solo per dormire o anche durante la notte e se si sveglia più volte per la sua coccola. Se la prende solo per dormire e tu sei convinta di volerla togliere non sarà difficile: basta organizzarsi con tanta pazienza, tante favole, tante coccole, tanti librini da leggere, magari qualche cartone nelle serate più difficili da gestire, e tanta determinazione per non “cedere”. Dopo qualche settimana il tuo Davide si sarà abituato al nuovo modo di addormentarsi e lo farà senza problemi.
      Se invece devi togliere anche le poppate notturne ti consiglio di farti dare una mano dal papà o da una nonna. Sei tu quella che dovrà fare il lavoro duro di coccolarlo e cullarlo durante i risvegli notturni dei primi giorni -e saranno molti e abbastanza disperati- , però se ci saranno dei momenti in cui sarai esausta è bene avere una persona di fiducia che ti aiuterà a prendere il bambino mentre tu riposi un poco. Comunque te lo assicuro: dovrai tenere duro qualche giorno, massimo un paio di settimane, e poi il tuo bambino si abituerà alla nuova routine e dormirà e si addormenterà come se non fosse mai stato allattato. Sicuramente rimarrà la coccola del seno con carezze e qualche manina che si infilerà nel reggiseno di mamma a trovare conforto ancora per qualche tempo. Però ricorda: sei tu che devi essere convinta, non ti fare condizionare dalle opinioni degli altri. Sei tu che devi essere determinata a smettere di allattare. Non è vero che i bambini tengono il vizio per anni e decenni se la mamma non gli toglie “il vizio” prima. Loro si sanno regolare man mano che crescono. E sono sicura che le mamme che allattano fino a 8 anni, di cui tu hai sentito parlare, sono loro che insistono nell’offrire il seno a bimbi che magari nemmeno ci pensano più. Se per te ancora allattare per far dormire Davide non è un peso, continua. Se dover smettere ti genera ansia e sensi di colpa, prima risolvi questa sensazione dentro di te e poi prendi la tua decisione.
      Io avevo deciso di smettere a 14 mesi perché ero esausta e Davide allattava ancora moltissimo durante il giorno. E la mia stanchezza ha vinto su tutto il resto. Anche sui sensi di colpa. Però se tu ancora non ti senti arrivata al “dunque”, aspetta ancora un poco. Altrimenti c’è il rischio che il senso di colpa ti faccia desistere nella determinazione di smettere.
      In bocca al lupo in ogni caso e un abbraccio a te e a Davide!

      Rispondi
  • 26 ottobre 2017 alle 16:15
    Permalink

    Ciao Valentina! Bellissimo post, complimenti! Mi sono ritrovata molto nelle tue considerazioni. Sono mamma di due bambini, Liam di quasi 4 anni e Lene che il 30 ottobre compirà 18 mesi. Sono al sesto giorno del mio percorso di fine allattamento, sto scalando le poppate in modo molto graduale perché non voglio prendere medicinali, né far vivere un trauma troppo improvviso a mia figlia. L’ho allattata in modo esclusivo per 6 mesi e poi ho continuato anche dopo lo svezzamento fino ad ora. Nell’ultimo periodo mangiava sempre meno cibo solido e si attaccava al seno molto spesso durante il giorno e la notte. Nell’ultimo anno ho dormito poco e niente dal momento che si svegliava per poppare dalle 3 alle 13 volte a notte, no non scherzo. Non so come ho fatto a resistere tutto questo tempo, anche perché la maggior parte delle volte non riuscivo a recuperare il sonno perso nemmeno di giorno. Ho provato diverse volte ad iniziare a toglierle la tetta, ma ogni volta mi assaliva il senso di colpa quando la vedevo piangere. Solo da pochi giorni ho capito che ero io quella non pronta, poi è scattato qualcosa e mi sono sentita più tranquilla anche nel modo di tranquillizzarla per spiegarle che il latte non può più prenderlo dal seno e lei mi sta stupendo. Fa i capricci e si lamenta eh, però meno di quanto mi aspettassi ed, inaspettatamente (davvero!!!) sta dormendo molto di più, cosa che non riesco a spiegarmi, ma va bene così. Finché c’è amore comunque possiamo star sicure che i nostri bimbi cresceranno al meglio, con o senza tetta. Un bacio

    Rispondi
    • 27 ottobre 2017 alle 14:39
      Permalink

      Grazie a te per aver condiviso la tua esperienza. Sono completamente d’accordo. Bisogna trasmettere serenità e sicurezza e questo si riesce a farlo solo se noi siamo convinte della scelta. Vedrai che tra pochi giorni il tuo seno risponderà bene alla minore richiesta e tu starai bene senza aver preso alcun medicinale. Un abbraccio

      Rispondi
  • 27 dicembre 2017 alle 9:29
    Permalink

    Grazie per questa testimonianza. Quasi 19 mesi di allattamento a richiesta, felicissimo nei primi mesi ma a lungo andare motivo di stanchezza fisica come dicono molte mamme ma soprattutto psicologica. Sto maturando l’idea di toglierla del tutto anche se i sensi di colpa sono tantissimi e mi chiedo se così facendo si romperà quel legame unico che si è creato allattando. Ho letto che consigli di iniziare dalla notte al contrario di molte consulenti che consigliano di giorno. Posso chiederti come mai? Perché a me è quella che pesa di più appunto per i risvegli continui e se così fosse meglio visto che in queste vacanze natalizie mio marito è a casa partirei subito da quella….

    Rispondi
    • 28 dicembre 2017 alle 14:14
      Permalink

      Ciao Elena, innanzitutto sappi che anche se sembra impossibile, arriverà un momento in cui non allatterai più. Quindi goditi questi momenti anche estremamente stancanti. Io sto allattando ancora la mia seconda bimba e ti capisco perfettamente. Sono DISTRUTTA ma cerco pian piano di diminuire le poppate, senza stressarmi troppo se certo giorni non ce la faccio. Detto questo, io consiglio di iniziare gradualmente: non per forza dalla notte o dal giorno, ma dal momento che per te è più faticoso da gestire. Per il mio primo figlio era la notte: non riuscivo più a gestire i molti risvegli notturni e la mia stanchezza, e così decisi di iniziare a eliminare le poppate notturne. Riacquistata un po’ di energia, dormendo di più, dopo 4 mesi iniziai a togliere le poppate diurne.
      Conosco mamme che invece si trovano meglio a togliere le poppate di giorno e solo in seguito quelle della notte, perché magari per loro non sono frequenti e quindi non troppo stancanti.
      Devi decidere tu. E devi essere molto sicura di farcela. E farti aiutare.
      Una volta presa la decisione già metà dell’impresa è fatta e sarà più semplice di quello che credi.

      E il legame non si spezza. Anzi godrà di questa storia di allattamento che lo ha costruito in modo speciale.

      Rispondi
  • 26 gennaio 2018 alle 2:45
    Permalink

    Ciao Valentina! Ho allattatato mio figlio a richiesta in modo esclusivo per 6 mesi e poi con l’introduzione del cibo piano piano le proposte di sono ridotte fino ad assestarsi su mattina, nanna pomeridiana, nanna serale e poi tutti i risvegli notturni. Non mi è mai pesato allattare e, a parte un ingorgo e un principio di mastite, non ho mai avuto problemi. Non ho mai neppure pensato a trovare soluzioni per smettere perché nella mia mente questa situazione idilliaca pian piano sarebbe da sola giunta al termine. Ed ecco che qui le cose si complicano… questo termine non è mai arrivato e mio figlio ha ora 34 mesi! Io sono stanca, vorrei che capisse che non è un abbandono da parte mia e che per lui non fosse un trauma, ma non c’è verso davvero. Abbiamo provato a lasciarlo piangere, fatto regali, libri, coccole, cartoni ma non c’è niente che lo consoli. Magari sfinito dal pianto si addormenta, ma si risveglia dopo poco e si ricomincia. Purtroppo i questa battaglia sono sola e questo mi ha portato a vedere di nuovo per sfinimento. Se parlo con qualcuno di questa situazione me ne senti dire di ogni colore. Ti dico solo che mia suocera a 10 mesi gia mi diceva che ero esagerata… Dei giudizi degli altri non mi importa nulla, ora però vorrei davvero essere più forte e farcela, per il mio bene in primis ma anche per mio figlio.
    Scusa per questo mio sfogo e grazie per i tuoi consigli!

    Rispondi
    • 31 gennaio 2018 alle 21:21
      Permalink

      Ciao Anna, innanzitutto complimenti per la tua perseveranza e per la gioia con cui hai portato avanti questo allattamento così lungo. Ti sei affidata all’istinto materno e mammiferi è quello ti ha guidato fino a qui. Adesso però lo stesso istinto ti dice che è l’ora di smettere e entrare in una nuova fase. Quindi lo devi seguire. Ma deve essere proprio l’istinto che ti guida, quel qualcosa che parla alla “pancia”. Se sei sicura, stai certa che una volta presa la decisione la seguirai fino in fondo. Immagino sia difficile trattare con un bambino di quasi tre anni a cui si vuole negare una cosa così importante. Io ho già esperienza di litigate enormi con il mio treenne su questioni più piccole e quindi immagino cosa possa succedere su un tema così delicato. Però devi essere irremovibile: se non c’è più la tetta, non c’è più. Spiegalo con dolcezza e chiarezza il perché, ma una volta spiegato basta. Non si torna indietro. So che saranno momenti complicati, ma vedrai che se tieni duro qualche giorno poi il tuo bambino capirà. Abbi fiducia in lui e non sentirti in colpa di niente. Sei la sua mamma sempre e comunque. Un abbraccio!

      Rispondi
  • 27 marzo 2018 alle 23:50
    Permalink

    Ciao…leggendo il tuo articolo e anche altri che ho trovato navigando in rete ho visto che molte mamme consigliano di togliere le poppate in.maniera graduale…ebbene…io é da MESI che allatto la mia bimba solo 2 volte al giorno (mattina e sera)…il latte non é diminuito e anzi!!! Ora sono 2 giorni che ho smesso di botto. Stop. Nisba. Nada de Nada. Mia figlia é serena e la mattina mangia altro mentre la sera si addormenta tra le mie braccia con il suo ciuccio. Il problema è che ho il seno che esplode ( indossavo una quinta…quindi immagina!) e come hai detto tu oggi me lo sono “spremuto” perché mi sono accorta che avevo macchiato reggiseno canottiera e maglia! Ho seriamente paura che mi si creino ingorghi ma non sono ancora andata dal medico per chiedere un rimedio per far andare via il latte perché ho sempre il timore che da un momento altro alla la venga una crisi e debba darglielo di nuovo!

    Rispondi
    • 3 aprile 2018 alle 23:12
      Permalink

      Ciao Graziana, scusa per il ritardo con il quale rispondo al tuo commento. Probabilmente avrai già risolto e il tuo seno sarà finalmente morbido e meno dolorante, però ti assicuro che è normalissimo avere il seno gonfio e teso nei primi 15 giorni dopo aver smesso di allattare. Bisogno speremere quel poco che basta per sentire meno dolore e tensione e ricorrere al tiralatte solo in caso di seno veramente duro e caldo: in tal caso l’ingorgo mammario potrebbe essere dietro l’angolo e quindi bisogna svuotare completamente il seno. I rimedi chimici per far andare via il latte, a mio parere, non servono a niente se non a farci spendere denaro. Il latte arriva in modo naturale e in modo naturale se ne va. Basta avere pazienza e stare attente per qualche giorno a seguire gli accorgimenti che faranno capire al seno che non deve produrre più latte. Come sta andando adesso?

      Rispondi
  • 18 aprile 2018 alle 7:49
    Permalink

    Grazie! Nelle tue parole ritrovo la situazione che sto agfrontando io e la mia cucciola. 14 mesi, sono io che sono stanca, lei che non mangiava abbastanza e adesso è una mangiona. Dorme tutta la notte anche se ha come tutti i bimbi micro risvegli in cui allunga la mano verso me. A distanza di una settimana cerca, appena ha un momentino no, il seno. Lei lo vuole vedere e toccare. A volte le basta e ci fa una grossa risata, altre mi molla un bello schiaffone ed altre ancora prova ad attaccarsi. Sensi di colpa ci sono e ci saranno… ma grazie anche al tuo messaggio un po’ cerco di rincuorarmi. Uno problema è il seno: devo spremerlo per fare unscire il latte per evitare degli ingorghi pazzeschi. Ma quanto ci mette ad andar via?? ho certi dolori!!

    Rispondi
    • 20 aprile 2018 alle 7:39
      Permalink

      Il senso di colpa è normale, ma altrettanto normale è che i bimbi ad un certo punto della loro crescita smettano di prendere il latte della mamma. Quindi prima o poi capita a tutti. Il seno ci mette almeno un paio di settimane e smettere di produrre latte. È normale che sia dolorante e teso, ma fai sempre attenzione a che non diventi durissimo e rosso perché allora sta arrivando un ingorgo mammario e in quel caso devi assolutamente spremere il latte, meglio se lo tiri con un tiralatte. Andrà tutto bene, stai tranquilla!

      Rispondi
  • 18 luglio 2018 alle 23:58
    Permalink

    Che emozione leggere questo articolo. La mia storia è simile in molte cose. Mi sono fatta anche io tutti questi pensieri mentre smettevo di allattare. Addirittura avevo pensato di ricominciare, perché vedevo il mio piccolino molto molto triste. Ma poi abbiamo instaurato un rapporto nuovo, fatto di coccole e abbracci. Proprio mentre leggo sento i piedini del mio cucciolo che arriva dalla sua stanza nel lettone grande, con la sua bottiglietta di acqua in mano – sostituta del seno 🙂
    Si arrampica sul lettone, si mette comodo e coccolone e si addormenta. E va bene così. Mi godo anche questo momento della sua crescita.

    Rispondi
    • 19 luglio 2018 alle 20:16
      Permalink

      Grazie Monica, mi piace e mi fa piacere leggere e condividere esperienze come la tua. I bambini crescono in un’infinità di piccoli modi e si trasformano nei gesti e nelle abitudini. Nostro compito è seguirli sempre in ogni passo con infinito amore e sostegno. L’allattamento è stato solo il primissimo momento: ne seguono moltissimi altri! Buon cammino.

      Rispondi
  • 24 agosto 2018 alle 22:54
    Permalink

    Ciao Valentina, la mia piccola ha 11 mesi. Mi piace tantissimo allattarla e non vorrei smettere. La allatto sempre a richiesta. Il giorno dorme pochissimo e la notte ha iniziato a svegliarsi a tutte le ore, io non ce la faccio più a non dormire. Da poco ci siamo trasferiti e abbiamo iniziato a farla dormire nel suo lettino. Io sono tanto stanca e stressata fisicamente e mentalmente. Tutti mi dicono che tolto il seno dormirà tutta la notte e non so che fare. Non ce la faccio davvero più così ma l’allattamento per me è una gioia.

    Rispondi
    • 28 agosto 2018 alle 22:35
      Permalink

      Ciao Giulia, mi sembra un momento di forti cambiamenti quello che mi racconti. Nuova casa, nuovo letto,… è normale che la bimba si svegli spesso e cerchi il tuo contatto. Ed è normale che tu sia stanca. Se ti piace allattarla, e non vuoi smettere, cerca una via alternativa. Prova a metterla nel lettone di notte e vedere se così dorme più a lungo senza svegliarsi per chiedere il latte. Provate a riposare insieme il pomeriggio (se non sei rientrata già a lavoro, naturalmente). Non ti preoccupare, i bimbi non prendono il vizio. Se le farai capire le cose al momento giusto non ci sarà alcuna bambina di 5 anni nel lettone 😉
      Prova a rallentare il ritmo e lasciare alle spalle tutto ciò che non è indispensabile.
      Se invece credi che sia giunto il momento per te di smettere di allattare perché la stanchezza è troppo intensa , ti consiglio di seguire i passaggi che ho indicato nel mio articolo e che io ho trovato di aiuto nella decisione di smettere di allattare. Tuttavia se è già un momento stancante e stressante, il mio consiglio è: non mettere altri eventi stressanti sul fuoco. Rallenta per quanto puoi. Coccola la piccolina e falla sentire tranquilla. Vedrai che riprenderà a riposare più a lungo e tu avrai un po’ di sollievo.

      Rispondi
  • 3 settembre 2018 alle 0:10
    Permalink

    Ciao Valentina, oggi ero molto triste e ho pianto anche perché questi sensi di colpa non mi danno pace… Da 4 giorni ho smesso di allattare il mio bimbo che adesso ha 18 messi, quindi ho allattato fin da subito senza avere dei problemi…ma adesso ero arrivata ad un punto in cui non c’è la facevo più, ero molto stanca perché lui si svegliava tantissimo di notte, voleva stare con la teta in bocca fino al mattino ed io a volte non riuscivo a toglierla perché lui piangeva tanto. Fino a quando ho deciso di diminuire le poppate, per una settimana gli ho dato solo di mattino e di sera, ma lui che voleva anche di notte si svegliava sempre e piangeva! Non riuscivo a fare niente così perché lui non capiva cosa volevo fare io.. Lui non capiva che io volevo dargliela solo matino e sera. E così ho smesso di tutto da 4 giorni, posso dire che il mio cucciolo non a reagito così tanto male, la prima notte si è svegliato a cercarla due volte, ha suchiatto un po’ di aqua poi si è addormentato veloce,la seconda notte lo stesso ma senza piangere, poi di giorno solo qualche volta che viene a tirarmi la maglietta, ma poi se ne andava a giocare! Ma son io che non sto bene, nell senso che mi sto chiedendo se ho fatto bene a smettere e se dovevo continuare ancora per un mese o due… Mi si spezza il cuore quando lo vedo che cerca la sua tetta ancora e poi io ho amato tantissimo ad allattare, e stata una bellissima esperienza, per questo adesso che mi chiedo come mai ho potuto rompere un legame così forte e bello tra me e lui solo perché ero stanca. Spero che andrà tutto bene, spero che lui si dimentichi subito la sua adorata tetta e così forse se lui non la cerca più, mi sentirò anche io meglio! Ciao, un bacio!

    Rispondi
    • 15 settembre 2018 alle 20:47
      Permalink

      Alina, stai tranquilla. Comprendo benissimo quello che provi. Un mese o due in più non avrebbero cambiato molto, se non la tua stanchezza che sarebbe aumentata tantissimo e forse avresti interrotto più bruscamente e con meno dolcezza. Cerca di coccolarlo tanto, e coccolati anche tu. Ve lo meritate.

      Rispondi
  • 26 ottobre 2018 alle 11:18
    Permalink

    Ciao Cara,
    leggendo le tue parole sono scoppiata in lacrime! La mia bimba deve fare 13 mesi l’11 novembre. Ho fatto lo stesso tuo percorso di allattamento: esclusivo fino a 6 mesi inoltrati, per poi inizare con lo svezzamento ( durissimo perchè voleva solo tetta tetta e tetta). Attualmente Ginevra fa i suoi 2 pasti principali e le sue merende. Premetto che quando vado a lavoro non cerca latte,tette della nonna ecc. Ha il rifiuto del biberon per il latte. Lei beve solo acqua dal bibe. Insomma, a quasi 13 mesi della mia bimba, ho deciso, più o meno, di smettere di allattare…. perchè sono stanca, stanca morta, di notte è un continuo risveglio per attaccarsi. Mi sento dire dalla nonna paterna che sono i denti….e mi viene l’omicidio perchè io so benissimo che è solo ed esclusivamente un vizio, una voglia di sentirmi, di attaccarsi. Insomma non so come fare, da dove cominciare. Però so che è arrivato il momento di farlo.
    Grazie per le tue parole e scusa lo sfogo.
    Angela e Ginevra

    Rispondi
  • 29 ottobre 2018 alle 11:04
    Permalink

    Salve a tutte
    complimenti x il bellissimo blog

    io sono mamma da 34 mesi e sono orgogliosa di comunicare che fino alla scorsa settimana ho allattato la mia bimba…

    l allattamento dopo il dono di un bimbo è la cosa più bella… devo dire che non è una passeggiata… pensavo di interrompere a soli 3 mesi dalla nascita… perché ero troppo stanca i seni dolenti… poi a 6mesi hanno iniziato a dirmi che era ora di interrompere fino ad una settimana fa… questo stress è ancora più pesante della stanchezza fisica… specie quando viene detto dalle persone a te vicine . cmq restavo male, quasi dicevo la bugia che oramai non lo davo più ma in fondo visto il benessere che nutrivo sia io che la mia bimba, ho fatto in modo che queste parole entravano da un orecchio e uscivano dall’ altro.

    adesso ho deciso di smettere soltanto xc per un paio di notti a seguire la mia bimba si svegliava ogni 2.3 ore solo x averlo come ciuccio… questa volta ragazze la stanchezza non ha retto, quindi ho preso questa decisione…. lei lo cerca ancora xo si lascia convincere. sono tentata di darlo ancora, non lo nego, xo a distanza di una settimana penso che farei un grosso errore specie x lei… stringo i denti ma già questa bellissima esperienza mi manca!

    forza e coraggio a tutte. baci

    Rispondi
    • 31 ottobre 2018 alle 18:24
      Permalink

      Complimenti per la perseveranza e la tua forza! E grazie di aver condiviso la tua esperienza sul mio blog. È un bellissimo esempio per tutte le mamme che lo leggono.

      Rispondi
  • 19 novembre 2018 alle 6:55
    Permalink

    ..in questa 180esima notte sveglia dalle..01.20 ed ora sono le 06.39 vado cercando articoli che mi dicano come smettere di allattare esclusivamente a richiesta. A me certo i complimenti per la tenacia non si potranno fare. La piccina compie 6 mesi oggi ed io non ne posso più. I complimenti me li faccio da sola comunque per tutte le notti insonni come questa, dove o mi sta attaccata o non si dorme. Adesso è nel sonno profondo, ma se la stacco..si sveglia e ricominciamo da capo.
    Responsabilità mia che non avevo letto a cosa si va incontro con l’allattamento a nastro come l’ho battezzato io.
    Dopo i 35 anni gli effetti sono devastanti per non parlare del lavoro. Come faccio?
    Non so se ridere o piangere. Tutte sanno quali poppate fanno a momenti precisi della giornata. Per me è impossibile davvero. È sempre attaccata e non ho più idea di quali siano i momenti in cui mangia.
    Da 2 giorni assaggia la frutta ma vedo lontano il momento del distacco totale e mi sento mancare il fiato. Non mi passa per la testa a 42 anni di portarla per 14, 16,18,24 mesi. Dovevo fare il mosto e ora rifiuta tutto che non sia la tetta. Mi sembra di non venirne fuori mai più seppur sappia che ha un termine naturale, io non ce la faccio più. Sono ridotta uno straccio e no,,non riesco a dormire con lei addosso che mi macera i capezzoli.
    Vorrei smettere ma tra milioni di articoli e consigli simili non trovo nessuna che ha la mia situazione e possa darmi soluzione.
    Comunque grazie per gli spunti.
    Spero di dormire almeno un’ora ..

    Rispondi
  • 9 gennaio 2019 alle 13:25
    Permalink

    Salve, mi chiamo Sara e sono mamma di una bimba di 18 mesi.. Con l’anno nuovo e approfittando delle vacanze natalizie ho deciso di smettere di allattare (cosa che facevo solo per addormentarla e la notte dato che dorme con noi).
    Son stata malissimo per una settimana: seni che esplodono, noduli e dolore psicologico dato dal non poterla prendere in braccio per giorni a causa del dolore fisico. Mi sento tanto in colpa anche perché da quando è nata ha sempre dormito minimo 12h la notte mentre adesso, dato che non ha mai preso né ciuccio né biberon, se dorme 5h siam fortunati!
    Mangia di tutto dallo svezzamento e in grandi quantità, d quando ho smesso di allattare beve moltissima acqua, soprattutto la notte, ma rifiuta latte o altro..
    Ah! Dorme interamente spalmata su di me!
    Aiuto.. Come posso far sì che riesca a dormire più serenamente?
    La coccolo molto, la cullo e consolo, ma bensì non cerchi più il “nenne” consapevole che mamma ha la bua, non dorme bene..

    Rispondi
    • 9 gennaio 2019 alle 18:34
      Permalink

      Ciao Sara, mi sento di dirti con serenità di stare davvero tranquilla. Perché è passato poco tempo da quando hai smesso di allattare, nemmeno un mese! È normale che la bimba senta il cambiamento, normale che beva molta acqua, normale che voglia dormire su di te. Stai tranquilla: non durerà per sempre. Datevi qualche settimana ancora di tempo, e vedrete che il tuo seno starà meglio (hai fatto la spremitura manuale quando lo sentivi teso?) e la tua bimba si adatterà alla nuova routine. Stai già facendo tutte le cose giuste e con i giusti tempi, quindi abbi solo pazienza ancora per un po’.
      Un abbraccio a entrambe.

      Rispondi
  • 18 gennaio 2019 alle 10:01
    Permalink

    Vedo che anche a distanza di anni questo post riscuote molto successo e, che dire, anche per me è stato assolutamente illuminante sia nei contenuti principali che nei commenti. Ho un bimbo di 13 mesi che ha iniziato il nido già da 5 mesi e che ha smesso di poppare al seno senza particolari problemi nelle ore diurne. Per quanto riguarda la notte invece siamo in altissimo mare e forse addirittura in regressione: se prima si svegliava una volta o per niente, adesso si sveglia 3 volte a notte, piangendo, e si calma soltanto (indovina?) con la poppata. Io vorrei smettere ma non so proprio da dove cominciare. Come dici tu sono stanca e assonnatissima e il pensiero di passare delle notti in bianco con lui che strilla inconsolabile mi spaventa terribilmente. Lui il biberon non lo prende volentieri, il ciuccio sì, si addormenta con quello, ma quando si sveglia e sa che lo allatterò la prima cosa che fa è toglierselo con foga e infilare il suo faccino sul mio petto. Rinunciare all’unica “arma” che possiedo per farlo riaddormentare mi sembra impensabile. Eppure stando alle tante testimonianza ce le si fa… ognuno a suo modo ce la fa. Devo solo capire a quali risorse appellarmi per farcela anche io :-/

    Rispondi
    • 18 gennaio 2019 alle 21:47
      Permalink

      Ciao Rosemary, eh sì, ormai sono 3 anni che ho smesso di allattare il mio primo bambino e quasi un anno che ho smesso di allattare la sua sorellina, ma torno sempre sul tema volentieri perché vedo che collega tantissimo noi mamme, forse più di quanto ci lega l’allattamento nel suo svolgimento.
      Che il tuo bambino sia tornato a svegliarsi più di frequente ora che frequenta il nido mi sembra naturale. Ti vede meno durante il giorno, ha iniziato a affrontare un luogo e persone “esterne” e questo sappiamo quanto costi energie fisiche e mentali anche a noi adulti. Il suo cercare il latte di mamma quanto più possibile quanto siete insieme è il suo modo di ritrovare “casa” e energie.
      Comprendo però bene anche la tua stanchezza e il tuo sonno perduto, tuttavia non mi sembra di cogliere in quello che scrivi quel punto di non ritorno che a volte colgo nelle parole di altre mamme. Intendo quella volontà estrema di smettere perché proprio si è al limite delle risorse. Per questo secondo me devi ancora prenderti il tempo per trovare, come dici tu “le risorse” per farcela. Ovvero la feroce determinazione e infinita pazienza.
      Una volta che sarai pronta, potrai iniziare a dire “basta” e vedrai che dopo nemmeno una settimana il tuo bambino dormirà senza cercare il latte di mamma. Però goditi ancora questi momenti, coccolati quel cucciolo di 13 mesi e confida che te, come migliaia di altre mamme, troverai il momento giusto per smettere. E, mi raccomando, quando lo farai abbi cura non solo del tuo bambino ma anche di te e del tuo seno!

      Rispondi
  • 25 gennaio 2019 alle 8:23
    Permalink

    Ciao, mi hai rincuorata e rassicurata!
    Ho allattata la mia quarta bimba per quasi 14 mesi anche io, ma ora non ce la faccio proprio più! La stanchezza e gli impegni hanno preso il sopravvento e ho deciso di smettere! Non è facile, ho fatto la prima notte passeggiando e mia figlia non vuole assolutamente nè ciuccio nè biberon! Ma ce la farò e dopo che ho letto il tuo articolo mi sento meno in colpa, meno sbagliata, ma ora finalmente potrò dedicare più tempo anche ai suoi fratellini e magari fare qualche giochino insieme

    Rispondi
    • 26 gennaio 2019 alle 23:08
      Permalink

      Sono contenta Ilenia di esserti stata di sostegno anche solo con le parole. Allattare la quarta figlia fino ai 14 mesi è qualcosa di eroico! Stampatelo bene nell’anima e goditi i tuoi bambini tutto insieme. Un abbraccio.

      Rispondi
  • 1 marzo 2019 alle 15:41
    Permalink

    Ciao!!! È incredibile come mi rispecchi completamente nelle tue parole..
    ho smesso di allattare da due giorni dopo 13 mesi. Ho semplicemente spiegato al mio
    Bimbo che la tetta era andata via, l’ha capito e non ha fatto niente per cercala. Ci sono rimasta malissimo, ogni tanto mi capita di piangere. Mi sembra di aver rotto qualcosa .
    Spero sia soprattutto un questione ormonale tutto questo.
    Grazie davvero per condividere i nostri pensieri.

    Rispondi
    • 1 marzo 2019 alle 18:18
      Permalink

      Ciao Enrica! È incredibile, vero, quando i bambini capiscono e si abituano a una nuova routine? Eppure è così naturale e normale! Siamo noi adulti che spesso ci “incanaliamo” in routine o rapporti collaudati e facciamo fatica a cambiare. E in questo caso facciamo fatica a accettare che i nostri piccoli crescono e sono sempre meno cuccioli è sempre più “bambini”.
      Ma piano piano ci si abitua e si imparano sempre cose nuove.
      Buon cammino in questa nuova fase della tua maternità.

      Rispondi
  • 7 marzo 2019 alle 14:27
    Permalink

    Ciao.
    Sono mamma di due bimbi. Il più grande ha tre anni e mezzo mentre la più piccola ha 16 mesi e la sto allattando ancora. Ultimamente sono andata dal pediatra e dallo psicologo x il più grande perché sembra che la sua difficoltà di linguaggio sia dovuta alla forte gelosia nei confronti della sorellina. Entrambi mi hanno consigliato di smettere di allattare, anche se, a mio avviso, il problema non è quello, in ogni caso devo ancora farlo. Sono molto turbata e preoccupata. Inoltre siamo in procinto di traslocare e non vorrei creare un ulteriore stress inutile…
    Dopo quanto tempo, una volta cambiato casa posso eventualmente pensare di smettere di allattare?
    Grazie di cuore!
    Anna

    Rispondi
    • 10 marzo 2019 alle 18:14
      Permalink

      Ciao Anna, in effetti i cambiamenti in corso sono molti. Il piccolo di tre anni e mezzo ha visto arrivare una sorella e ora vede la sua routine cambiare da una casa all’altra. La piccola avvertirà la stanchezza dei suoi genitori, stanchezza inevitabile in un momento di trasloco, e il nervosismo del fratello. Quindi io ti consiglio di prendere le cose con molta calma. Fai una cosa per volta. Trasloca, riposati, fai ambientare i due piccoli ai nuovi spazi, e quando li vedi entrambi tranquilli, prova a interrompere l’allattamento. In quei giorni inevitabilmente dovrai stare più vicino alla piccola, quindi assicurati di trovare qualcuno che ti aiuti a distrarre il grande. Quando anche la piccola si sarà abituata e non prenderà più il tuo latte, allora dedicati per qualcosa di speciale solo al grande. Non so, un corso di musica da fare insieme, una piantina da curare solo voi due e vedere crescere.. qualcosa solo vostro che gli faccia capire che sei sempre la sua mamma speciale. Vedrai che andrà tutto bene, basta avere pazienza e anche i problemi di linguaggio se ne andranno. Respira profondo e datevi tempo.
      Un abbraccio.

      Rispondi
  • 15 aprile 2019 alle 12:26
    Permalink

    Il mio bimbo ha poco più di 2 anni e sto smettendo di allattarlo perché mi sono resa conto che era troppo dipendente della tetta.
    Ti faccio veramente i miei complimenti perché credo che tu non possa aver rappresentato meglio tutto ciò che si attraversa…che si pensa…
    Ti ringrazio perché in alcun modo ho sentito di condividere la mia esperienza e questo mi rassicura…

    Rispondi
    • 15 aprile 2019 alle 15:08
      Permalink

      Grazie Maria per le tue parole. Sapere che le mie possono essere state di conforto a qualcuno o che abbiano potuto per un attimo lasciarti il pensiero di non essere sola, mi riempie di orgoglio. In bocca al lupo. Valentina

      Rispondi
  • 8 maggio 2019 alle 10:07
    Permalink

    Grazie! Finalmente mi sono rincuorata! Ho smesso di allattarlo da 10 giorni, dopo 21 mesi…Mi sono rivista nel tuo racconto, e ora mi sento bene!

    Rispondi
  • 27 giugno 2019 alle 7:46
    Permalink

    Grazie, bellissimo post e ancora più belli i commenti! Io forse sono stata una mamma fortunata perché verso i 9-10 mesi Paolo da solo ha iniziato a dormire tutta la notte senza svegliarsi per ciucciare. Il momento più duro per noi è stato togliere la tetta per addormentarsi la sera. Eravamo verso i 14 mesi, la sera lo attaccavo e quando vedevo che si stava addormentando, gentilmente lo staccavo e gli sussurravo che se aveva sonno era ora di fare la nanna. Qualche protesta le prime sere, poi man mano bene anche senza ciuccino preliminare. Di giorno invece ho tenuto una o due poppate fino a 20 mesi, o appena sveglio o dopo il pisolino, poi ho iniziato a diradarle a giorni alterni…poi ogni due giorni.. Due settimane fa ho avuto una brutta gastroenterite, alla fine della quale il mio cucciolo non aveva più interesse a prendere il seno, a due anni precisi. Posso considerarmi contenta del nostro percorso, anche se ha preso molto tempo. Adesso ho il seno un po’ gonfio e non so chi ascoltare tra chi mi consiglia assolutamente di mettere la fascia elastica al senoe chi invece la demonizza. Consigli in merito? Un abbraccio, Diana

    Rispondi
    • 29 giugno 2019 alle 17:03
      Permalink

      Ciao Diana, iniziamo dal fondo: nessuna fascia elastica! Spremi il seno se lo senti gonfio e dolorante, fai uscire qualche goccia di latte finché hai sollievo, e basta. Il seno in qualche settimana tornerà quello di una volta, senza fasce, senza medicine e senza dolore.
      E poi complimenti per il bellissimo e completo percorso di allattamento. Sei stata brava e Paolo è un bambino fortunato a ad avere una mamma come te.
      Grazie per aver condiviso la tua esperienza!

      Rispondi
  • 23 luglio 2019 alle 16:55
    Permalink

    Buongiorno. Sono un padre. Dopo 13 mesi a richiesta mia moglie Emanuela ha smesso di allattare pre problemi di salute. Mi sono dovuto occuapre io della piccola passando da tante poppate al giorno a praticamente nessuna. Ero spaventato della proma notte che avremmo dovuto passare insieme io e la piccola ma….. sorpresa! Nessun trauma. Mia figlia ha dormito, e tutt’ora continua a farlo senza problemi per tutta la notte. Mamme, mon abbiate paura di svezzare i vostri bimbi e…. evviva anche i papá!

    Rispondi
    • 1 agosto 2019 alle 22:10
      Permalink

      Che bello sentire anche la voce di un papà! E che bello quando si condivide un’esperienza positiva. Grazie Marco.

      Rispondi
  • 17 agosto 2019 alle 18:42
    Permalink

    Ciao la tua testimonianza mi ha dato la carica per smettere di allattare il mio piccolino a 14 mesi .. lui era proprio tetta dipendente e dopo un mese in cui gliela davo solo la sera e la notte mi sono venute le ragadi e un dolore pazzesco quando si attaccava .. usciva sangue e io piangevo mentre allattavo . Grazie a mio marito che ha preso in mano la situazione 10 GG fa abbiamo deciso di concludere definitivamente( io vi dico la verità non lo avrei fatto se non fosse stato per il dolore fisico che provavo ) ovviamente Leo ha rifiutato il ciuccio dai 3 mesi e il biberon lo prendeva solo per bere acqua quindi la prima notte ha fatto 3 ore di pianti inconsolabili e io piangevo x il dolore al seno. Il giorno seguente ho sentito la gine che mi ha dato le famose pastiglie .. ma una volta prese il seno sx è diventato enorme e rosso così sono finita il ospedale xchè avevo febbre e dolori terribili .. per fortuna presa in tempo sono riuscita ad evitare una mastite ma cmq i primi GG ho dormito in cameretta mentre mio marito cullava il piccolo per farlo addormentare.. insomma dopo il secondo giorno già piangeva meno e dopo il quarto sono tornata io a farlo addormentare usando lo stesso rituale tutte le sere.. contro ogni aspettativa ora mi fa una sola sveglia verso le 2 e poi dorme fino alle 7.30 filato mettendolo a letto alle 22.. e cosa ancora più pazzesca beve il latte mattina e sera dal bibe!!!!!l’unica cosa è che il mio seno è ancora dolente e cmq lui ancora me la cerca ogni tanto anche se nn più in “crisi di astinenza”. Io spero che nel giro di un paio di settimane prenda il giro giusto perché davvero siamo stanchi .. un abbraccio a tutte e grazie Per aver condiviso le vostre esperienze .. è un appoggio grande sapere che nn siamo sole e che anche le cose che sembrano più difficili e insuperabili alla fine si risolvono .. basta sempre chiedere aiuto senza vergognarsi perché essere mamma e un dono grande ma anche il lavoro più faticoso che ci sia

    Rispondi
    • 20 agosto 2019 alle 1:05
      Permalink

      Ciao Maristella, grazie anche a te per aver condiviso la tua esperienza.
      Dici bene, non siamo sole e tutte, per un motivo o l’altro, ci sentiamo impreparate di fronte ai nostri bambini. Ma alla fine ce la facciamo sempre. Tieni duro, andrà tutto sempre meglio.

      Rispondi
  • 15 febbraio 2020 alle 21:41
    Permalink

    Ciao mamme!Non ci si abitua mai anche con il terzo figlio.Ho solo lacrime da piangere non parole.È da lunedi che non allatto più mio figlio.Purtropo sono finita due volte al pronto soccorso in giro di una settimana e ho staccato mio figlio altrettanto per quasi 12 ore per i farmaci che mi hanno dato. Non mi sembrava giusto continuare nel caso ricadessi di nuovo,quindi ho preso la dolorosa decisione .Dico cosi perche anche se ho avuto mal di schiena,notti in bianco e stanchezza,non cambierei niente e per nessuna ragione il legame che si crea,la magia che si vive in questo rapporto, un posto magico solo per me e mio figlio e nessun altro. Mi cerca ancora ma anche un po rasegnato,visto che la mamma la coccola come può senza darli la tetta.Spero che non duri tanto questa tortura per tutti e due.Sono veramente giù ma anche cosciente di aver fatto la scelta giusta.Grazie per questo spazio ,e stato consolante!

    Rispondi
  • 26 febbraio 2020 alle 7:27
    Permalink

    Ciao e complimenti per le tue parole, mi sono piaciute. Sono anche io qua a chiedere un consiglio, il mio bimbo ha 7 mesi (e già per questo mi sento in colpa, leggo che siete quasi tutte mamme di bimbi più grandi) e da due mesi è come regredito, prima tirava anche le 5 ore senza svegliarsi di notte mentre adesso ogni 2 ore vuole la tetta. Per me ora è gestibile perché sono ancora a casa ma sa aprile comincerò a lavorare e non potrò più permettermelo, il mio lavoro è impegnativo anche come orari (starò via sicuro più di 8 ore da subito). Sto cominciando a svezzarlo per renderlo indipendente di giorno ma devo assolutamente togliere la parte di notte altrimenti rischio di impazzire. Con il primo figlio è stato facile, a 4 mesi dormiva tutta la notte e siamo riusciti a sei mesi a lasciare solo poppatina al mattino e prima della nanna fino si 9 mesi, con questo bimbo non so come fare. Mi dispiacerebbe tanto togliere del tutto la retta ma come fare? Ha senso provare a dare integrazione di latte prima della nanna? Grazie dell’aiuto

    Rispondi
    • 1 marzo 2020 alle 19:40
      Permalink

      Ciao Claudia, innanzitutto fai bene a pensarci adesso e prenderti il tempo necessario per abituarlo al cambiamento.
      Il fatto che “regrediscano” è normale, soprattutto nel periodo vicino agli 8 mesi quando cominciano a rendersi conto del distacco, ovvero che la “mamma è altra persona e può staccarsi da me”. È un periodo molto complesso perché devono gestire questa sensazione, imparare a capire che chi se ne va poi ritorna e a fidarsi dell’ambiente circostante.
      Quindi la “regressione” succede più spesso di quanto si creda.
      Io ritengo che abbia senso provare a dargli integrazione del tuo latte prima di dormire, magari dal biberon e non dalla tetta, oppure proporgli un mezzo yogurt, un qualcosa cioè che sia leggero e digeribile ma lo renda più sazio e quindi più incline al sonno.
      Se anche così non dovesse funzionare, prova adesso che hai più tempo a disposizione, a eliminare le poppate notturne. Dai solo quella della sera e poi stop categorico fino al mattino. Questo non significa che dormirà di colpo 8 ore perché probabilmente essendo un bambino “che ti cerca” -a differenza del primo già più “indipendente”- si sveglierà ugualmente per trovarti al suo fianco. Tuttavia sarà già abituato a non cercare il seno e piano piano saprà gestire il sonno.
      Fammi sapere come procede!
      In bocca al lupo.

      Rispondi
  • 7 ottobre 2020 alle 22:20
    Permalink

    Ciao Valentina (siamo omonime ). Bellissimo articolo❤️
    Io ho una bimba che farà 1 anno tra 10 giorni e sto cercando di togliere la poppata diurna complice il fatto che io sono tornata a lavoro, lei la mattina va al nido e poi sta con la nonna almeno fino alle quattro e mezza (quindi riesco a “distrarla” fino alla cena).
    Sono tre giorni che lo faccio ma vedo che lei la cerca proprio disperatamente e mi vengono lacrime e sensi di colpa. Però resisto. O almeno voglio vedere se dopo una settimana due si sta abituata oppure no (e se non fosse pronta?).
    Non so come farò quando toglierò quella della sera e della notte ma leggere la tua esperienza mi ha dato molto coraggio
    Lei farà 14 mesi prima di Natale quindi potrei approfittare anche io delle vacanze estive
    E poi si, anche io vorrei che mi abbracciasse senza fissarmi come fossi una tetta gigante

    Rispondi
  • 20 ottobre 2020 alle 15:06
    Permalink

    Ho letto e riletto le vostre esperienze mentre decidevo di porre fine a queste incredibile (e faticosa) esperienza dell’allattamento e mi ero ripromessa che avrei contribuito anch’io a questa preziosa raccolta..
    Da quando il mio piccolo aveva circa 14 mesi, iniziavo a vivere l’allattamento con un po’ di insofferenza.. momenti di felicità massima, nel vederlo abbandonarsi alla sua coccola serale, a momenti di stress fortissimo, quando non riuscivo nemmeno a fare pipì perché in quel preciso momento lui PRETENDEVA la tetta. Sensi di colpa a manetta perché con il lavoro a tempio pieno (e conseguente nido a tempo pieno) non me la sentivo di togliergli questo momento.
    Il lockdown mi ha dato la spinta per togliere definitivamente il seno durante il giorno (il week end ero in sua balìa giorno e notte): sentivo che potevo serenamente rimpiazzare quei momenti con altre esperienze e coccole.
    Per il riposino pomeridiano, mi ha aiutato il papà: hanno creato una routine tutta loro che non prevedeva le tette.
    Per le nanne serali e notturne, mentre speravo che lui si stufasse da solo (sì ciao, solo agli altri capita..) o che mi sparisse improvvisamente il latte, siamo arrivati ai due anni..
    Da qualche mese gli stavo dicendo che a due anni il latte va via.. ma faceva orecchie da mercante.
    La prima sera che abbiamo provato ad addormentarlo senza la tetta siamo rimasti tutti svegli fino a mezzanotte, dopo infiniti tentativi: acqua, latte, te deteinato, libri, coccole, lucine colorate, luce spenta, luce accesa, musica rilassante, cullato in braccio (urla), cullato sul passeggino (urla su urla su urla), non trovava il modo di rilassarsi. Si è addormentato dopo una bella dose di cartoni animati…
    Si è svegliato alle 2.30/3 pretendendo le tette, dopo tanto tanto piangere inconsolabile abbiamo deciso di cedere.. non era il modo in cui volevo finisse questa esperienza. Non volevo lasciare che si addormentasse soltanto perché sfinito dal pianto.
    E’ stato quasi liberatorio per entrambi.. lui finalmente sereno (ha ciucciato per pochissimi minuti per poi cadere in un sonno profondo), io felice di poter costruire un distacco tutto nostro..
    Nei giorni seguenti, è stato sempre un po’ più facile, a parte qualche crisi, anche se non si addormentava facilmente come prima.
    Ho iniziato però a notare che di notte si svegliava più spesso, forse aveva capito che era l’unico momento per ciucciare??
    Dopo due settimane, abbiamo deciso di approfittare del week end per togliere le poppate notturne (e avere modo di recuperare un po’ il sonno). Mi dilungo un po’… perché prima di tentare l’impresa cercavo disperatamente su internet i dettagli delle prime notti per capire cosa mi dovevo aspettare.
    Prima notte senza : sveglio alle 2, ha piangiucchiato per un bel po’, non voleva bere, coccole, non voleva che lo toccassi e ci dava le spalle.. poi ha deciso che voleva andare in soggiorno.. siamo tornati a letto due ore dopo e con calma si è riaddormentato.. alle 7 si è svegliato piangendo perché voleva ciucciare, diciamo che abbiamo superato l’ostacolo andando a fare colazione..
    Durante il giorno però è stato bello, simpatico, allegro… e sereno.
    Notte n.2: si è svegliato alle 3.45 e alle 5.15, piangiucchiando.. arrabbiato, non voleva abbracci, non voleva che lo toccassi.. si è addormentato entrambe le volte nel suo lettino, quasi volesse stare solo nella sua sofferenza..
    Notte n. 3: si è svegliato più volte ma, piangiucchiando, si è rimesso a dormire nel suo lettino (sembra che si svegliasse consapevole che non avrà ciò che vuole). Alle 3.45 circa si è svegliato e ha avuto una crisi come la prima notte… non riusciva a tranquillizzarsi, non ne voleva sapere di me, di biberon, di niente.. è sceso dal letto per andare in soggiorno, quindi ci siamo trasferiti tutti sul divano per un’oretta circa, poi siamo tornati (a forza) nel letto, ha pianto ancora un po’ fino a quando non è venuto ad accoccolarsi tra le mie braccia e si è finalmente addormentato.
    Siamo alla quarta notte ed è andata decisamente meglio… inizio a vedere la luce in fondo al tunnel..
    E’ una prova dura, emotivamente e fisicamente. Ma ce la si fa.. Io non ho optato per la soluzione “lasciamolo al papà” perché il mio bambino non ne voleva sapere e non volevo che associasse il papà alla privazione del seno… però ho preteso che mi stesse accanto tutto il tempo.. il mio bimbo aveva bisogno di me e io del suo papà..

    Rispondi
  • 9 gennaio 2021 alle 23:12
    Permalink

    Ho smesso di allattare da una settimana il mio bimbo di 20 mesi… E mentre lui è in camera da letto con il papà che cerca di farlo addormentare io sono qui che penso esattamente quello che leggo nel tuo articolo. Umore altalenante, senso di colpa che viene e che va e lacrimuccia facile… Quindi grazie per aver scritto questo articolo, è stato provvidenziale averlo trovato e letto in questo momento

    Rispondi

Rispondi a Sara Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.