Smettere di allattare
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Smettere di allattare è la cosa più difficile di tutto l’allattamento. Non ci sono ragadi, ingorghi, mastiti, che possano reggere il confronto con quanto sgomento comporta in ogni madre il pensiero di smettere di allattare. Credo che il motivo sia perché smettere di allattare non è, come i precedenti, un problema fisico, un dolore che si cura con tachipirine, pomate o impacchi. Smettere di allattare è una questione psicologica molto più che fisica. Smettere di allattare è una questione di istinto, di pancia, di cuore. E in ogni mamma crea ansia, dubbi, domande, ripensamenti, sensi di colpa, tristezza.

Io ho smesso di allattare Davide a 14 mesi perché ero rientrata a lavoro da 4 mesi e in tutti quei 4 mesi le ore che passavamo a casa insieme erano un continuo “attacca-stacca” dal seno. Non riuscivo a fare niente se non consolare lui con il mio seno. Ero stanca e arrabbiata. Lui lo sentiva e non si rilassava nemmeno più con le nostre poppate e così decisi di non andare oltre. Dovevo continuare a regalargli un gesto che non vivevo più con gioia oppure dovevo regalargli una mamma serena e rilassata quando stava con lui? Ho capito che la seconda cosa era la migliore e così ho smesso di allattare dopo mesi e mesi di allattamento totalmente a richiesta.

Quando ho scritto il post in cui ho raccontato come e quando ho smesso di allattare Davide, ho ricevuto un sacco di mail private da mamme che mi chiedevano consigli su come smettere di allattare e ho scoperto ognuna di noi ha un suo motivo di fondo per il quale decide di smettere. Ogni motivo è diverso, ma ognuna di noi condivide con le altre la paura enorme di non farcela, il senso di colpa gigantesco di togliere al proprio bambino qualcosa di essenziale e il terrore di non riuscire a colmare quel vuoto con un qualcosa di altrettanto unico e speciale.

Quindi ho deciso di raccogliere qui i vari consigli che mi sono trovata a dare alle mamme su come, quando, perché smettere di allattare. Sempre chiarendo a tutte loro e a tutte voi che forse mi leggete adesso che sono solo consigli di una mamma. Di una mamma che ha una formazione di mamma alla pari ma comunque non sono consigli professionali di un’ostetrica o di un’infermiera pediatrica.

1. Fermarsi a riflettere

Quando decidete di smettere di allattare, prendetevi tempo. So per esperienza che questa decisione viene in mente almeno dieci volte al giorno quando si è stanche e si passano notti insonni una dopo l’altra. Però è necessario che vi prendiate qualche giorno o almeno qualche ora di disconnessione da tutto e da tutti per guardare in fondo alla vostra decisione. Dovete capire il perché decidete di smettere. Può essere stanchezza, può essere che dobbiate affrontare una cura che richiede farmaci incompatibili con l’allattamento, può essere la pressione dei giudizi esterni di parenti e familiari, può essere che il bambino non si rilassa più al seno come prima. Qualsiasi sia il motivo che vi spinge a interrompere l’allattamento, focalizzatelo bene, e togliete qualsiasi voce dalla testa che non sia la vostra. Ascoltate il vostro cuore di mammifero.
Sapete perché è indispensabile? Perché una volta presa la decisione non si deve tornare indietro. Bisogna essere fortissime e irremovibili. E se la motivazione per la quale si intraprende un cammino non è forte e salda, ogni gesto diventa traballante. E un bambino che cerca il seno può essere fortissimo, decisissimo a prenderselo, può piantare pianti e capricci estenuanti e se voi non siete altrettanto fortissime e decisissime e sicure di quello che avete scelto di fare, non ce la farete.

2. Essere decise

Ecco quello che dicevo. Una volta che la decisione è stata presa bisogna essere coerenti e irremovibili. Non è questione di essere sergenti di ferro dure e pure. Il fatto è che questo è l’unico modo di venirne fuori. Perché esistono bambini che non fanno problemi e scivolano facilmente dalla routine del seno a tante altre routine di consolazione. Ma esistono bambini forti e molto attaccati alla coccola speciale che dà l’allattamento e quindi bisogna essere pronte a affrontarli.
Un bambino ha sempre bisogno di scelte coerenti. In ogni decisione che i genitori prendono per lui deve poter riconoscere una sola direzione. Ogni tentennamento o cambio di rotta lo confonde e lo destabilizza. Quindi una volta che avete deciso non si torna indietro.

3. Procedere con gradualità

Non bisogna pensare di poter togliere da un giorno all’altro tutte le poppate. Bisogna dare modo a noi stesse, al nostro bambino e al nostro corpo di abituarsi a qualcosa di diverso: ovvero una minore produzione di latte. C’è chi toglie per prime le poppate che precedono i pisolini, chi toglie la poppata della stanchezza delle sei del pomeriggio, chi toglie la poppata notturna.
Io per esempio ho tolto prima le poppate della notte, e solo dopo qualche mese, quelle diurne. Ho fatto così perché mi ero resa conto che le poppate notturne erano una brevissima consolazione data dall’abitudine – soprattutto mia! – di attaccare al seno mio figlio appena lo sentivo lamentarsi nella notte. Le poppate diurne invece erano proprio una grande consolazione per lui, erano il suo modo di dirmi “Mamma dove sei stata tutto il giorno? Mi sei mancata tanto, adesso stai con me e basta!”. Quando ho tolto le poppate diurne eravamo ancora a quota 3-4 poppate e ho scelto di toglierle tutte insieme perché erano poche e soprattutto erano diventate “ciucciatine” più che poppate. Non quindi erano associate a una grandissima produzione di latte.

La gradualità infatti aiuta anche il nostro corpo a passare in modo naturale a una sempre minore produzione di prolattina e quindi di latte. Il seno nei primi giorni si riempirà in corrispondenza di quelle che erano le poppate, ma basta avere la pazienza di fare un poco di spremitura manuale (sotto la doccia o su un lavandino) e togliere quel poco di latte che ci permetta di non sentire più tensione o calore. Il latte non va spremuto tutto, altrimenti si manderebbe al cervello il falso messaggio che qualcuno ha ancora bisogno di latte. Bisogna spremere solo il tanto che allevia la tensione e pian piano, nel giro di qualche settimana, la produzione di latte cesserà.

Molte mamme si fanno prescrivere le famose pastiglie che “mandano via il latte”, che dovrebbero inibire da subito la produzione di latte. Io non l’ho usata, ma conosco molte mamme che prendendola non solo hanno avuto spiacevoli effetti collaterali ma soprattutto non hanno avuto l’effetto sperato: il seno infatti si riempiva ancora di latte e quindi sono comunque dovute passare alla fase della spremitura manuale.

Quindi, la parola d’ordine è gradualità: siccome smettere di allattare è una fase importante, stressante e a volte faticosa, affrontiamola a piccole dosi. Con decisione ma a piccole dosi.

4. Cercare e accettare aiuto e sostegno

Io ho smesso del tutto di allattare durante le vacanze di Natale perché sapevo che avrei avuto a disposizione in casa con me il papà, i nonni e la zia che mi avrebbero aiutato a distrarre Davide quando avesse cercato il seno. E ha funzionato. Se guardo indietro verso quei giorni in realtà mi accorgo che sono stata quasi sempre io a distrarre Davide con coccole, giochi e letture quando lui cercava il mio seno, ma sapere che attorno me c’erano delle persone che lui amava e che sarebbero potute intervenire in mio sostegno quando non ce l’avessi fatta mi ha dato un fortissimo aiuto psicologico.

Io infatti non sono d’accordo con chi per smettere di allattare decide di allontanarsi per qualche giorno dal proprio figlio in modo tale che lui non vedendo la mamma si dimentichi del seno. Ci sono mamme che dormono per qualche giorno in hotel, chi trasferisce il bimbo dai nonni, chi si nasconde a dormire in salotto. Io credo che sia la mamma in prima persona a dover dire e far capire al proprio bambino che c’è un nuovo modo di addormentarsi o consolarsi. Perché in ogni caso, quando il bambino vedrà di nuovo la propria mamma, anche se è stato tre giorni senza un goccio di latte, probabilmente lo cercherà di nuovo proprio perché lo associa alla sua mamma. Certo, anche io, durante alcune notti, non ce la facevo più. Anche io mi sono rifugiata nella camera a fianco e mio marito ha percorso la casa in lungo e largo con Davide in braccio per fargli vedere che la mamma non c’era. Però l’ho fatto al terzo o al quarto risveglio della notte, dopo che avevo tentato almeno per qualche volta di consolarlo in altro modo e fargli capire che la mamma c’era, era lì con lui, ma non lo allattava più.

Quindi il mio consiglio è quello di pianificare un pochino prima il periodo in cui volete smettere. Cercare un periodo in cui magari non dovete lavorare e potete recuperare un po’ durante i giorno il sonno perduto, oppure un periodo in cui qualcuno sia disposto a aiutarvi per qualche giorno.

5. Dotarsi di pazienza e fantasia

Quando un piccolino decide che vuole il seno della mamma e la mamma di punto in bianco decide di non darglielo più, è abbastanza complicato convincerlo razionalmente che è la cosa giusta da fare. Sia che il bimbo sia piccolo (il mio aveva 14 mesi) oppure sia più grandicello e già in grado di comprendere motivazioni e conseguenze delle azioni, le parole funzionano poco, meglio passare alle azioni.
Bisogna arrivare preparate con “armi di distrazione di massa”, come le chiamavo io. Che siano canzoni, giochi, cartoni animati, qualsiasi cosa che sapete che il bambino ama particolarmente. Può essere utile comprargli qualche giochino nuovo (basta una sciocchezza da pochi euro!) e tirarlo fuori quando non riuscite a distrarlo in altro modo. Si può provare a uscire e andare al parco in corrispondenza dell’orario della poppata. Si può fare scorta di qualcosa di buono che il bambino ama.
Io, una notte particolarmente critica, ho dato a mio figlio uno yogurt e due fette di panettone, ad esempio. L’importante è che nessuna di queste cose diventi il sostituto della poppata: altrimenti si cade nella trappola di un’altra routine che poi andrà tolta. Però qualche strappo alla regola, qualche concessione può essere di grande aiuto nella fase più “acuta” dell’allontanamento dal seno. E poi naturalmente dotarsi di taaaaanta pazienza, tanto amore, tante tantissime coccole e molta elasticità: è giusto concedere anche a noi stesse un piccolo premio dopo un “match tetta sì- tetta no”. Quindi se alle 3 di notte vi va una fetta di pane con la nutella mangiatela senza sensi di colpa. Ce la meritiamo.

6.Smettere di allattare e poi?

Molte di noi credono che smettere di allattare sia la soluzione per diversi problemi, altre credono che ne comporti altri. Io, per quanto ho vissuto sulla mia pelle e per quanto ho appreso parlando con altre mamme, ho capito che alcune cose.

Non è vero che i bimbi dormono di più.

Mio figlio ha dormito di più. Senza tetta notturna è arrivato a farsi anche 10 ore di sonno di fila e io sono rinata. Ma molte mamme che conosco sono invece ancora costrette a svegliarsi perché il loro bambino vuole il latte nel biberon (che è arrivato a sostituire quello materno…!), oppure cerca il contatto fisico con la mamma, oppure semplicemente si sveglia e non riesce a addormentarsi da solo. Quindi se volete smettere di allattare per dormire di più, mettete in conto che a volte la ricerca del seno non è il solo motivo per cui si sveglia un bambino.

I bimbi mangiano di più.

Solitamente sì. L’ho riscontrato in quasi tutte le mamme con cui ho parlato. Il latte che infatti arrivava dalle poppate, anche se pochissimo, riempiva quel buchino di stomaco che magari si saziava proprio con quel dolce di mamma. Quando il latte non c’è più tendenzialmente i bimbi hanno più appetito e quindi attenzione a non cedere alla “trappola” di cui parlavo poco fa: il gioco del “non ti dò il seno, eccoti il dolcetto che ti piace tanto” deve esser fatto solo nei momenti di vera emergenza.

I bimbi si dimenticano il seno? No!

No. Non se lo dimenticano. Magari non cercano più di essere allattati, ma il seno e il calore della mamma resterà per sempre un rifugio sicuro. Per mesi e mesi anche dopo la fine dell’allattamento i figli che sono stati allattati si addormentano con la manina sul seno della mamma oppure lo cercano nei momenti in cui sono stanchi o di difficoltà. Quindi al parco dopo una lite o una brutta caduta potrete trovarvi con le mani di vostro figlio nel reggiseno. Mettetelo in conto.

La mamma è insostituibile.

Moltissime mamme, e io stessa insieme a loro, sono preda del senso di colpa dopo aver preso la decisione di smettere di allattare. Anche se le motivazioni sono solide e la volontà ferrea, il pensiero di togliere al proprio figlio quel nutrimento speciale che solo loro potevano donargli e gli hanno donato dal primo giorno in cui sono venuti al mondo, le fa sprofondare in un pantano di sensi di colpa. Ci si sente egoiste, incapaci, poco tenaci. Si pensa di aver tolto al proprio bambino un alimento magico che riusciva a nutrirli e consolarli e guarirli come niente riuscirà mai a fare per il resto della loro vita.
E poi si diventa preda della paura di essere messe da parte. Poiché l’allattamento era una cosa a due, un rapporto unico mamma-figlio, si crede che nessuna cosa sarà mai più speciale come quello. Tutti gli altri potranno dare lui quello che gli dà una mamma: si pensa che tutti potranno nutrirlo, lavarlo, potranno giocarci insieme, cantargli le canzoni esattamente come fate voi. INVECE NO. La mamma è solo una, ed è la mamma. Questo dovete stamparvelo nel cuore. Una mamma e il suo bambino solo legati da un legame di natura e di istinto e di sangue più forte di ogni allattamento. Altrimenti le mamme che non possono allattare o scelgono l’allattamento artificiale come farebbero? Sarebbero meno madri delle altre? NO.

La mamma, qualsiasi mamma, ha portato in grembo il proprio bambino per nove mesi e lui ha imparato già nella pancia a conoscerne suoni e odori. La mamma ha un tono di voce speciale per lui, un odore che riconoscerebbe tra mille. Magari la mamma non sa cantare, cucina male e non ha fantasia nel giocare. Magari il papà o la nonna sanno farlo divertire giocando a calcio o facendo con lui la pasta per la pizza. Ma l’abbraccio di una mamma non lo sostituisce nessuno. La carezza di una mamma nella notte non la sa dare nessuno. La luce che brilla negli occhi di una mamma e di un figlio quando incrociano il loro sguardo non si accende negli occhi di nessun altro.
Quindi state tranquille: anche se si smette di allattare, saremo per sempre le madri dei nostri figli. Per sempre.

Smettere di allattare

151 pensieri su “Smettere di allattare

  • 8 ottobre 2017 alle 15:38
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    Grazie mille per questo post e per quello precedente. Io ho smesso di allattare da 4 giorni perché ho preso un farmaco assolutamente incompatibile con l’allattamento. Era da un po’ che ci pensavo, dopo 6 mesi di allattamento esclusivo e 8 di allattamento a richiesta. Mia figlia va già al nido e io sono già tornata al lavoro. Lei mangia, gioca, sta bene, la tetta era diventata una schiavitù per me ma, pur essendo giudicata per questo allattamento prolungato (‘allatti ancora!!!????’ era la frase che più mi sentivo dire), nessuno ha saputo/voluto aiutarmi a smettere. Sono persino andata in un consultorio qui a Torino, dove ci siamo trasferiti da poco, e mi hanno proposto di andare dalla psicologa…non ho capito se per togliere la tetta a mia figlia oppure perché mi consideravano mentalmente instabile! Dove abitavano prima avevo una folta e nutrita rete di amiche mamme, ostetriche e consultori ai quali rivolgermi…qui mi sono sentita molto sola. Quindi grazie per i tuoi post, mi hanno rassicurata. nel frattempo io continuo decisa a non allattare più, nonostante i pianti e le scenate e il seno che ancora fa un po’ male. Ma sono sicura che è la scelta giusta. Grazie ancora!

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    • 10 ottobre 2017 alle 16:36
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      Grazie Chiara per il tuo commento. Smettere di allattare è un momento faticoso, sia esso dopo un mese, un anno o tre anni. Quindi tieni duro. Coccola tanto la tua bambina e anche te stessa. Un abbraccio, Valentina

      Rispondi
    • 7 dicembre 2018 alle 6:28
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      ciao ho letto il tuo commento e vorrei dei consigli su come fare…

      Rispondi
    • 22 marzo 2021 alle 1:24
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      E come fai. ? Io sono disperata, non riesco proprio a farlo addormentare senza tetta… Ci provo mio marito ma nulla ,piange disperato che vuole me e la tetta. Le sto provando tutte la sfortuna è che non prende nemmeno il ciuccio e biberon. Non so più come fare… Ha 12 mesi e voglio togliergliela assolutamente..

      Rispondi
      • 6 aprile 2021 alle 22:24
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        Anche io…e più passa tempo e più l’attaccamento dta diventando morboso

        Rispondi
      • 8 maggio 2021 alle 0:43
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        Inizia con il riposino pomeridiano

        Rispondi
      • 25 giugno 2021 alle 23:17
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        Sto nella stessa situazione. Tra due giorni compirà 15 mesi e allatto ancora a richiesta. Non vuole il latte che non sia mio, non vuole il biberon, non vuole il ciuccio.
        Bello l’articolo, ma manca una cosa che per me è fondamentale. Cosa dare in sostituzione la sera prima di dormire e la mattina a colazione? Durante il giorno a volte la nonna riesce ad addormentarlo, ma non ci riesce sempre e, quindi, con la tetta diventa tutto più facile. Io sto cercando di abituarlo sempre più al latte fresco. Preparo un pappone di frutta (mela o pera grattugiate con un pezzetto di banana, biscotti e poco latte) e lui ci fa colazione, merenda e alla sera diventa dessert. Non so se faccio bene, ma se non gli dò queste cose si attacca e si stacca continuamente perché vedo che lo fa per fame. Pranzo e cena sempre pappe perché odia la minestrina e così a volte penso di avere un mangione. Ecco credo che lui si svegli la notte più per fame che per coccole, cos’ come durante il giorno ho notato che se mangia bene non mi cerca per ciucciare.

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        • 28 giugno 2021 alle 12:32
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          Ciao Sara, hai provato a dare lo yogurt intero? Con i miei bimbi funzionava. Non volevano il latte che non fosse di mamma, ma gradivano molto lo yogurt. Ci mettevo qualche biscottino plasmon e a volte un po’ di frutta e li riempiva abbastanza. A colazione ho sempre dato questo, fino a che piano piano con i mesi non siamo passati al latte vaccino.

          La sera, prima della nanna, ufficialmente sarebbe meglio non abituarli a avere niente. Bisognerebbe concentrare tutto durante la cena, eventualmente presentando “lo yogurt” come fine cena, ma non come un “pre nanna”. Ho visto bambini che poi si abituano a un sostituto della tetta per addormentarsi e poi bisogna fare fatica a disabituarli anche a quello.

          In bocca al lupo!

          Rispondi
          • 13 luglio 2021 alle 7:35
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            Ciao ValeMama. Grazie per la risposta. Provo a dargli lo yogurt da mesi perché è stato uno dei primi alimenti che la pediatra mi consigliò, magari era troppo presto per cominciare, infatti gli si facevano delle macchie rosse intorno alla bocca, ma anche provandoci in questo ultimo periodo non ho avuto successo. Fa le boccacce, non gli piace e riesce a sentirne il sapore anche mischiato alla frutta, per solo due cucchiaini e a quel punto non mangia più. Se non gli dò il pappone di frutta verso le 21 – 21,30 è la fine. Passiamo la notte a fare continui risvegli e lunghe ciucciate. Ho un figlio schizzinoso. Adesso ho cominciato l’inserimento in asilo e mi pare di esser tornata indietro. Sono raddoppiate le ciucciate ed è tornato a dormire mattina e pomeriggio, mentre fino al giorno prima dormiva solo dopo pranzo. Passerà…

      • 16 agosto 2021 alle 22:14
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        Ciao ! Leggendo il tuo commento mi sembrava di averlo scritto io
        Sono ora nella tua identica situazione, vedendo che il commento é stati scritto a marzo, alla fine sei riuscita!? Se si posso chiederti come ?

        Rispondi
      • 11 settembre 2021 alle 5:52
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        Mi dai notizie come hai fatto ??

        Rispondi
      • 31 ottobre 2021 alle 10:54
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        Buon giorno Come ci sei riuscita dopo la mia a 18 messi e o iniziato a lavorare

        Rispondi
        • 1 novembre 2021 alle 22:15
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          Ciao Salvina, per smettere di allattare puoi seguire i consigli che dò nell’articolo qui sopra.
          Non c’è una ricetta magica, ma solo tanta determinatezza. A 18 mesi i bimbi sono pronti per smettere l’allattamento, mangiano ormai quasi tutto e sono sicura che hai già introdotto lo yogurt o il latte vaccino. Quindi il latte materno, anche se fa benissimo ancora al tuo bambino, non è però più necessario per la sua sopravvivenza. Devi dotarti di tanta pazienza e importi di non allattare più il tuo bambino se davvero vuoi smettere: devi trovare giochi, coccole, canzoni, passeggiate, e distrazioni da mettere in campo nel momento in cui lui vorrà il latte e tu non vorrai darglielo. Naturalmente assicurati sempre che quella voglia di latte non sia fame! Se è fame, il bimbo va nutrito (yogurt, latte, una banana…), se invece è abitudine e voglia di coccole fagli sentire la tua vicinanza e il tuo affetto in tutti i modi in cui sarai capace, ma non dare il seno. Vedrai che in questo modo in pochi giorni la richiesta di latte diminuirà e piano piano cesserà del tutto.

          Rispondi
  • 26 ottobre 2017 alle 15:20
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    Ciao, vorrei smettere ma sono ancora nella fase 1 ma ho un dubbio/ansia rispetto alla tua affermazione : ‘La mamma è solo una, ed è la mamma. Questo dovete stamparvelo nel cuore. Una mamma e il suo bambino solo legati da un legame di natura e di istinto e di sangue più forte di ogni allattamento. Altrimenti le mamme che non possono allattare o scelgono l’allattamento artificiale come farebbero? Sarebbero meno madri delle altre? NO’
    Sono dáccordo al 2000% che una mamma che non ha allattato e’ mamma allo stesso modo, ma mi chiedo: in quel caso per il bimbo quello E’ il suo rapporto con la mamma, basato su altro tipo di coccole non sulla tetta. Ma su un bimbo a cui viene levata?
    Si si sono ancora al punto1…..

    Rispondi
    • 27 ottobre 2017 alle 14:43
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      Un bimbo a cui viene tolto il seno, viene tolto solo uno dei tanti modi che ha di relazionarsi alla propria mamma. Sono sicura che se ti soffermi a pensare troverai decine di cose che solo tu sai fare per lui (o per lei, non mi hai scritto se hai una bimba o un bimbo!): cantare, cucinare, tenerlo in braccio in un certo modo, insegnargli a guardare il cielo… Ogni bimbo sa perché la sua mamma è speciale, al di là di ogni allattamento. E anzi, direi, che il legame che si costruisce senza il “vincolo” dell’allattamento è ancora più duraturo perché crescerà e si evolverà per tutta la vita.
      Tu intanto stai tranquilla e fai tutti i tuoi pensieri. Quando avrai metabolizzato la tua scelta, mettila in atto senza ripensamenti. Sia essa la scelta di continuare a allattare o quella di smettere. Un abbraccio.

      Rispondi
  • 24 novembre 2017 alle 7:58
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    Grazie, era il post che cercavo.con mila (11 mesi) siamo in trattativa da un mesetto, lei beve solo di notte da almeno 5 mesi (e nemmeno so come abbia fatto a non allattarla più di giorno, ma mi è venuto così semplice). poi invece a letto urla troppo di notte, oppure è raffreddata,oppure io voglio dormire più a lungo ecc. Insomma sempre un buon motivo per rimandare,x evitare sti sensi di colpa in un senso o nell’altro. Lei capisce perfettamente, a volte se ne fa una ragione che dobbiamo trovare un nuovo metodo per farci le coccole. Io a volte sono sulla giusta onda e funziona bene, altre non ce la faccio.mi sento incoerente, il mio compagno non ne può più, io sono a pezzi.Ma forse hai ragione tu, trovare un momento giusto nelle prossime vacanze di Natale può essere una soluzione. E niente, da questi post sento un po’di solidarietà e un po’ di forza x affrontare questo passo, che mi sembra molto più complicato di tanti altri. Grazie!

    Rispondi
    • 24 novembre 2017 alle 18:18
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      Ciao Marta, se ti può dare ulteriore forza, sono di nuovo anche io in questa situazione. La mia seconda bimba ha 11 mesi e è mamma dipendente di notte. Ancora non ho trovato la forza di smettere di allattarla di notte perché ha da poco iniziato l’ambientamento al nido e io il rientro a lavoro. Però sto raccogliendo le forze per questo passo. Ti sono vicina. Stai tranquilla: ogni ripensamento, ogni gettare la spugna, ogni frustrazione è normale. Dopo un poco lasciano spazio alla determinazione e sarà fatta. Un abbraccio!

      Rispondi
  • 12 gennaio 2018 alle 15:20
    Permalink

    Per me smettere di allattare è stato facilissimo. Con entrambi i miei bimbi intorno all’anno di età e senza ansie né ripensamenti. Nessuna trattativa, era una mia decisione, serena, e quindi loro l’hanno accettata di buon grado, anche perché non gli ho dato tutto questo peso o chissà quale importanza. Allattare è bello e fa bene, si sa, ma certe volte viene enfatizzato come l’unico modo per trasmettere, oltre al latte, l’affetto, mentre ci sono tanti modi alternativi e comunque validissimi. Entrambi hanno reagito benissimo, mai un capriccio: non si sono per niente mostrati nervosi né insofferenti per questa mia scelta, anzi hanno accolto con entusiasmo la tazza di latte o di yogurt. Ormai da tempo davo loro solo la colazione e dormivano tutta la notte senza risvegli da quando avevano 9 mesi, quindi senza poppate notturne da circa tre mesi. Questa la mia esperienza: smettere di allattare = una delle normalissime tappe di crescita di un figlio.

    Rispondi
    • 14 gennaio 2018 alle 14:52
      Permalink

      Ciao Laura, questa tua testimonianza è davvero una perla rara! Complimenti e grazie per averla condivisa. Sarà di aiuto a tutte quelle mamme che invece, come è successo a me, hanno trovato e trovano difficoltà in questa particolare ma, hai ragione, normalissima tappa di crescita di un figlio.

      Rispondi
    • 5 maggio 2020 alle 15:59
      Permalink

      Beata te… io ho tolto da un paio di mesi (ora ne ha 8) la poppata della mezza mattinata, portandola fuori non ne sente il bisogno, di pomeriggio sono più stanca e faccio più fatica ad addormentarla senza attaccarla al seno, la notte non ne parliamo… un risveglio continuo, ora per mal di pancia, ora per il mal di denti, ora per sonno leggero… e non c’è niente che la consoli! La devo mettere con me nel letto e attaccarla… il padre lavorando preferisce dormire sul divano e, a parte addormentarla prima di andare a dormire, non si alza durante la notte… sono un po’ stanchina!!

      Rispondi
      • 5 maggio 2020 alle 19:30
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        Immagino la situazione Chiara! Soprattutto a 8 mesi è difficile perché cominciano a comprendere il distacco dalla figura di riferimento, e quindi è come se ci sembrasse che “tornino indietro” anziché progredire… ma ti manca poco.. verso i 12 mesi le cose si stabilizzano e potrai introdurre anche il latte vaccino per provare a far abituate la tua bimba a qualcosa di diverso dal latte di mamma.

        Rispondi
      • 24 maggio 2020 alle 5:36
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        Ti capisco ! Sono nella tua stessa situazione . Penso che sia anche fondamentale L aiuto del papà ma vedo che mio marito preferisce dormire piuttosto che sostenermi . Temo che più vado avanti più sarà complicato … Comunque penso che ogni mamma attenta segue il suo istinto e sa quale è il momento giusto per interrompere. Un aiuto però è fondamentale

        Rispondi
  • 3 febbraio 2018 alle 16:34
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    Ciao, io ho provato oggi a smettere di allatare, dico provato xché ho già fallito :'( stamattina per il pisolino ci sono riuscita.. si è addormentata senza puppa e senza replicare più di tanto.. infatti mi è sembrato strano… ho riprovato dopo pranzo x il pisolino pomeridiano…. ed è stata una tragedia…. pianti e divincolamenti tanto da non riuscire a tenerla in braccio… alla fine dopo un ora ho ceduto…. cosa sbaglio?? Forse non è pronta? Forse sbaglio il metodo? Brenda ha 14 mesi… è arrivato il momento di smettere… non la vivo più serenamente x non parlare dell’esterno, compreso mio marito che continua a dirmi di iniziare a togliergliela…. non ce la faccio più….

    Rispondi
    • 4 febbraio 2018 alle 14:32
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      Ciao Elena, per non fallire c’è un unico modo. Essere sicuri di voler smettere. Sei sincera con te stessa? Vuoi davvero smettere o sono le spinte dall’esterno che ti condizionano? Se sei sicura è convinta vai avanti con la tua decisione. Brenda si ribellerà e piangerà molte volte, ed è normale. Le stai togliendo una cosa che fa dalla nascita e che le piace, ha 14 mesi e ancora non può capire spiegazioni logiche, quindi reagisce d’istinto. Quindi preparati a momenti difficili che si presenteranno più volte. Se però tu sei sicura e decisa, le mostrerai con serenità che non la privi del tuo affetto e anzi la riempi di coccole, e stai sicura che dopo una settimana non farà più scenate o pianti. Capirà con l’istinto che la sua mamma è ancora lì vicino a lei, anche senza puppa. In bocca al lupo!

      Rispondi
      • 14 dicembre 2020 alle 0:37
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        Ciaoo io ho un bimbo di 11 mesi.. tra meno di 20 gg devo rientrare a lavoro.. lui fa il pranzo e la cena con le pappe e pastine… di mattina di pomeriggio per addormentarsi e la notte quando si sveglia vuole la tetta… Ho provato a dargli il biberon la sera ma non ne vuole sapere.. ho deciso di smettere perché con il rientro a Lavoro deve riuscire a dormire senza di me e anche a mangiare… mi date dei consigli su come posso fare ???

        Rispondi
  • 14 febbraio 2018 alle 10:14
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    Grazie mille per questo articolo. In questo momento difficile mi è di grandissimo aiuto. Sono mamma di due bambine, estremamente diverse con esperienze di allattamento diverse.
    Ora sto cercando di smettere di allattare la secondogenita di dieci mesi…ho tolto il seno di giorno già da un paio di mesi senza problemi e in maniera naturale per entrambe grazie allo svezzamento e al fatto che la bimba mangia serenamente e volentieri ogni tipo di cibo.
    Purtroppo il dramma è la notte: si sveglia anche ogni ora in cerca della tetta. Stanca stremata nervosa e avvilita non ce la faccio più…mi sento un ciuccio vivente e mi sembra di aver sbagliato completamente la gestione di questa piccolina. Con il supporto di mio marito ho deciso di smettere. Questa è stata la prima notte in cui ad ogni minimo risveglio non le ho offerto il seno. Un incubo…non tanto perchè vuole il seno, mi sembra che accetti di non attaccarsi, quanto perchè vuole solo stare in braccio, solo a me, con mio marito strilla e inoltre si è svegliata anche ogni mezz’ora! C’è una fine vero?
    Io sono convinta e determinata perchè so che lei capirà che la amo con tutta me stessa anche se non la allato più. Non può non capirlo perchèmnon devo fingere in niente…devo solo essere me stessa.
    Ma sono stanchissima, infinitamente stanca.
    Spero passi..
    Grazie se mi potrai rispondere.
    M&A

    Rispondi
    • 14 febbraio 2018 alle 17:23
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      Ma certo che passa! Certo che passa! Sono sicura che già stanotte sarà diverso. E domani notte ancora diverso. È normale che lei voglia stare solo con te. Che cerchi le tue braccia. Vedrai che se la riuscirai a rassicurare che anche senza la coccola del seno tutto va bene e tutto è uguale a prima, pian piano lei si lascerà andare anche alle coccole del papà. Sei stanca ed è normale. Se non si dorme si è stanchi e da quanto ho capito hai anche una bimba più grande da seguire e che richiede le tue attenzioni. Cerca quindi di non mettere troppe cose da fare in questi giorni: dedicati solo alle tue piccole, ordina la pizza per cena e lascia la casa in disordine. Quando la fase critica sarà passata riuscirai a tornare alla serenità di sempre. In bocca al lupo!

      Rispondi
  • 4 aprile 2018 alle 14:47
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    Splendido articolo..che per qualche ragione mi ha fatto scendere una lacrima!! Il mio bimbo compirà un anno fra 15 giorni. Allattato con tanto amore a richiesta da sempre!! Ho combattuto contro tutti quelli che mi dicevano e dicono “ma allatti ancora? É grande ormai”, “se non smetti non si staccherà mai da te” etc etc. Io, mamma che si è licenziata per stare con il proprio bimbo, mamma che non dorme una notte intera da quando è nato..mamma che ama allattare e che adesso è tanto stanca!!! Sono stanca perché se siamo fuori il seno non lo chiede più, invece la notte 4 o 5 volte.. e se lo chiede di giorno, lo vuole in modo disperato, buttandosi per terra se glielo tolgo, urlando in preda a vere e proprie crisi..sempre quando siamo da soli!! E io sono tanto stanca..troppo..e non riesco a gestire i momenti in cui si dispera!!! Inizio a chiedermi se forse avrebbe bisogno di trovare qualche altro modo per essere consolato, perché quando “impazzisce” non so più se gli sto facendo davvero del bene…

    Rispondi
    • 14 aprile 2018 alle 15:07
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      Ciao Jenny, la stanchezza è la prima nemica dell’allattamento. Non bisogna sentirsi in colpa se si è stanche. È assolutamente normale. Ed è normale decidere di smettere di allattare per la stanchezza. La cosa più importante è che tu sia serena sempre quando stai con il tuo bambino e se smettere di allattare ti farà riposare un poco di più, soprattutto di notte, smetti. Il tuo bimbo percepirà la tua serenità e sono sicura che “impazzirà” molto meno. Io credo che quell’impazzire non sia dovuto al volere il latte, ma alla percezione chiarissima che ha della tua stanchezza e magari nervosismo in quei momenti in cui lui cerca il seno. E il suo modo per reagire è quello. Una volta che avrai trovato la tua serenità vedrai che sarà più tranquillo anche lui.

      Rispondi
  • 13 aprile 2018 alle 11:00
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    ciao, sono una mamma che sta allattando da 18 mesi, non vorrebbe smettere perchè mi piace tantissimo quando finisce di bere e ti guarda con un sorriso angelicooo.
    Purtroppo prima o poi…a giugno il papà lo porterà un po al mare un mese…io potrò raggiungerli solo una settimana, quindi è giunto il momento di staccare anche perchè io non mi sto curando le tonsille perchè dovrei prendere delle medicine…
    Mi sento in colpa perchè so che lui vuole quella ed inoltre per mangiare fa sempre capricci…alle volte vuole solo quella.
    Lui va al nido sta 8 ore e quando torna a casa vuole la tetta! come fare?

    Rispondi
    • 14 aprile 2018 alle 15:03
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      Ciao Laura, come racconto nell’articolo, l’unico modo per farcela è essere sicure della decisione. Una volta presa devi essere ferma. Armati di tantissima pazienza, dotati di qualche gioco nuovo, di qualche libro nuovo da mostrargli, chiedi aiuto a chi ti è vicino, e poi inizia a dire no. Vedrai che in una decina di giorni sarà tutto risolto e tu e il tuo bambino avrete imparato un nuovo modo di stare insieme.
      Ps. Altro suggerimento: non smettere. Goditi questo momento se a te e al tuo bimbo piace. Quando starà al mare con il papà capirà da solo che non ci sei e che quindi il latte di mamma non c’è e non vedendoti non farà tragedie, te lo assicuro. E quando vi rivedrete se vorrai lo allatterai, se invece sentirai che è giunto il momento di smettere lo farai allora. La cosa più importante è che tu sia serena e senza sensi di colpa, altrimenti il bimbo lo percepisce ed è peggio.

      Rispondi
  • 22 aprile 2018 alle 15:26
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    Grazie per il tuo articolo,
    Molto utile e toccante!
    È davvero un momento difficile, ma è come un ri-nascere insieme al proprio bambino. È un momento di crescita per entrambi!

    Rispondi
  • 8 giugno 2018 alle 16:34
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    Domanda un po’ particolare…ma se tolgo poppata del pomeriggio (x la nanna) e lascio quella della sera e quelle notturne confondo il mio bimbo? ha 19 mesi, ho tolto poppate diurne senza problemi ma tetta = nanna si sta rivelando fatale. Oggi una vera tragedia, ha pianto disperato x un’ora…Ha un carattere molto forte e testardo…

    Rispondi
    • 11 giugno 2018 alle 15:45
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      Ciao Ilaria, non è una domanda particolare. Molte mamme hanno questo dubbio. Addormentate il proprio bimbo con la coccola dell’allattamento è normale, cambiate abitudine diventa piuttosto difficile. Però se tu inizi dalla poppata pomeridiana e gli fai conoscere un nuovo modo di addormentarsi vedrai che prima o poi capirà e si abituerà ai nuovi ritmi. Una volta introdotta la novità per la nanna pomeridiana procederai con quella notturna.
      Stai tranquilla, andrà tutto bene. I pianti disperati le prime volte sono normali. Devi solo armarti di tanta pazienza e determinazione.
      Un abbraccio!

      Rispondi
      • 2 luglio 2020 alle 12:23
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        Idem come sopra, anche io vorrei anche solo diminuire le poppate e farle capire che ci si può rilassare anche senza seno, anche perché Rebecca, 18mesi, spesso ciuccia e poi gioca anziché addormentarsi. Gira per il letto e poi si butta in braccio quando é stanca, quindi spesso non lo usa neanche per dormire. Non mi dispiacerebbe lasciare ancora quella della notte o della “colazione”, ma ho bisogno che la cosa sia più rilassata. Specie per il pisolino diventa una belva, la vuole e basta! Non so come farle capire che sono li per lei ugualmente, che é in braccio, ci teniamo la mano, ma lei si dimena..

        Rispondi
  • 5 luglio 2018 alle 14:25
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    Ciao. Grazie per l’articolo. L’ho trovato utile. Il mio figlio ha 11 mesi. Ci sto provando ormai da 15 giorni di diminuire le popatte, ma niente da fare. Lui mangia di tutto. Mangia bene e cresce bene pero dopo 9 mesi ha iniziato a prendere di più la tetta. A volte di notte succede che dorme con la tetta in bocca. Non riesco a toglierla. Nei migliori casi, di notte si sveglia ogni ora o ogni mezzora per la tetta. Di giorno dipende. A volte, usando tantissimi trucchi riesco a farli solo la poppata di pomerggio quando lo metto a dormire, però tante volte, come oggi pe esempio, fino a mezzogiorno solo mi fa altre 5-6 poppate e mi salta le pappe.
    Io avevo deciso di toglierli la tetta xche stiamo cercando una seconda gravidanza xò non trovo più una soluzione e la cosa inizia a preoccuparmi. Non ho ai sentito casi di bambini così attacati alla sua eta

    Rispondi
    • 5 luglio 2018 alle 22:43
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      Ciao Arianna, non devi preoccuparti. I bimbi sono attaccati al latte di mamma anche fino ai tre anni, quindi a 11 mesi è tutto normalissimo. Probabilmente se lui si attacca ancora così tanto vuol dire che ne ha bisogno. Forse ha iniziato l’asilo nido? I miei bimbi quando iniziarono la frequenza al nido raddoppiarono le poppate! Tuttavia, se davvero vuoi smettere e sei decisa, devi essere irremovibile e forte nell’affrontare anche diversi giorni difficili e pieni di pianto. Poi vedrai che passerà. Tuttavia io ti consiglio di aspettare che la situazione si assesti, trovare un momento di tranquillità (magari in vacanza!) e poi iniziare a diminuire le poppate, una dopo l’altra senza ripensamenti. In bocca al lupo!

      Rispondi
  • 22 luglio 2018 alle 0:01
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    Sono andata a cercare qualcosa per supposrto alla fine dell allattamento e ho trovato questo bell articolo. Grazie. Ho smesso da una settimana di allattare(bimba di 20 mesi) che la prendeva per dormire, non è facile lei la chiede, piange un pò e poi si fa raccontare una storia stando in braccio. ma sono io quella che si sente un pò in colpa, latte ancora ne ho ma ho voluto smettere per scelta mia,sn convinta, se no avrei aspettaro ancora, ma certe volte è complicato e sembra più per me che per lei.
    Ma grazie ancora per aver pubblicato questo post è stato di aiuto non provare solo io certe emozioni.

    Rispondi
    • 1 agosto 2018 alle 0:51
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      Grazie a te per avermi scritto queste parole. Condividere le emozioni è un toccasana, sempre. Buon cammino!

      Rispondi
      • 21 dicembre 2020 alle 3:40
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        Cara mamma
        Un gran bell’articolo. La mia bimba ha quasi 20 mesi e dopo tanti tentativi di smettere di allattare finalmente sono super convinta e anche il papa a darmi una mano. Sono 4 notti che dormo nascosta e con papa dopo un po di pianti si riaddormenta ( fa ancora 3/4 risvegli) stanotte e’ venuta da me e non ho trovato modo di consolarla e ci ha riprovato papa. Dopo quanto si dimenticano? Dopo quanto posso tornare ad abbracciare la mia bimba come prima senza che scappi dalle mie braccia arrabbiata perche non le do cio che vuole? Grazie non vi nascondo che piango molto mi chiedo se la scelta sia giusta e se tornera a dormire con me

        Rispondi
  • 22 luglio 2018 alle 0:18
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    Sono sempre s. è molto dura quando lei piange a pieni polmoni e si divincola tutta e non riesco a tenerla in braccio o magari e lei che non vuole starci, e li è difficilissimo non cedere, ma ho sempre in mente le parole del post : se siete convinte non mollate!

    Rispondi
    • 1 agosto 2018 alle 0:52
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      Esatto! Se si è convinte, la determinazione vince. Vedrai che tra poco tempo tutto cambierà e ti sembrerà incredibile che ci siano stati momenti complicati.

      Rispondi
  • 30 luglio 2018 alle 9:55
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    Ciao. Il mio bimbo ha 26 mesi ed è stato allattato fino ad oggi a richiesta senza nessun ripensamento ( di notte si sveglia 4/5 volte e può restare attaccato anche per 40/50 min), si addormenta solo con la tetta , però se di pomeriggio non sta con me si addormenta in braccio e senza ciuccio che non ama. Sono in attesa di un secondo bimbo e la mia ginecologa mi ha detto che devo smettere, più o meno mi ero data questa già questa data per provare a smettere….ora aldilà del dispiacere perché è stato bellissimo allattarlo, ho proprio paura….paura di non riuscire a trovargli delle alternative specie di notte e nell’addormentamento che anche con tetta comunque dura un’ oretta la sera….in più non ho molto tempo per procedere con gradualità ….come posso fare?togliere tutte le poppate insieme non si può proprio? Grazie mille se riuscirai a rispondermi…

    Rispondi
    • 1 agosto 2018 alle 0:57
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      Ciao Luna, certo che si possono togliere tutte le poppate. Sarà un pochino più impegnativo ma si può fare. Regola 1, stai attenta al seno. Appena lo sentirai teso e dolorante, fai la spremitura manuale e togli quel poco di latte che ti farà diminuire la tensione. Durerà un paio di settimane e poi inizierà a non farti più male e la produzione di latte cesserà. Non prendere pastiglie e non tirarti il latte. Se sei costante e paziente il metodo naturale è il più sano di tutti.
      Per il tuo bambino sarà complicato solo per qualche giorno abituarsi al cambiamento, ma poi, vedrai, con estrema facilità si adatterà. Tu devi avere infinita pazienza e infinito amore e vedrai che troverai il modo per addormentarlo e coccolarlo. Anzi! Approfitta di questi mesi in cui ancora non c’è il futuro fratellino per riempirlo di coccole, leggere libri con lui, giocare…sarà un regalo enorme. In bocca al lupo per tutto!

      Rispondi
  • 30 luglio 2018 alle 23:57
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    Grazie, veramente!
    Non mi vergogno di dirlo, cercavo in rete degli aiuti per il difficilissimo inizio al distacco.. e sono incappata nel tuo articolo e… grazie!!! Ho letto quello che volevo sentirmi dire da parenti e conoscenti, senza rivolgermi a professionisti, ma che non è mai arrivato.
    Qui, a quasi 14 mesi, abbiamo poppate/coccole notturne, addormentamento attaccate e pianti irrefrenabili che si placano solo con il seno.. ma credo sia giusto, per me e per la mia bimba, iniziare il distacco.
    Come hai detto tu, inizierò la notte.. sostituirò le poppate a passeggiatine e coccole, sperando possano via via bastare.
    Spero di essere sufficientemente decisa e ferma (la bimba sa come “fregarmi” ).
    Credo che questo aiuti a stare con altri (anche asilo), in mia assenza, con più serenità… spero!!

    Rispondi
    • 1 agosto 2018 alle 1:00
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      Ciao Valentina, vedrai come sembrerà incredibile fra qualche settimana assistere al cambiamento della tua piccola che sembrerà non aver mai avuto bisogno di poppate notturne. Dopo qualche notte movimentata, dormirà. Magari si sveglierà per una coccola ma si addormenterà facilmente. Se tutto si fa con amore e convinzione i bambini lo percepiscono e si adeguano incredibilmente meglio degli adulti. Stai tranquilla e in bocca al lupo!

      Rispondi
  • 31 luglio 2018 alle 7:34
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    Ciao. Il mio bimbo ha 26 mesi ed è stato allattato fino ad oggi a richiesta senza nessun ripensamento ( di notte si sveglia 4/5 volte e può restare attaccato anche per 40/50 min), si addormenta solo con la tetta , però se di pomeriggio non sta con me si addormenta in braccio e senza ciuccio che non ama. Sono in attesa di un secondo bimbo e la mia ginecologa mi ha detto che devo smettere, più o meno mi ero data questa già questa data per provare a smettere….ora aldilà del dispiacere perché è stato bellissimo allattarlo, ho proprio paura….paura di non riuscire a trovargli delle alternative specie di notte e nell’addormentamento che anche con tetta comunque dura un’ oretta la sera….in più non ho molto tempo per procedere con gradualità ….come posso fare?togliere tutte le poppate insieme non si può proprio? Grazie mille se riuscirai a rispondermi…

    Rispondi
  • 14 settembre 2018 alle 22:11
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    Sagge parole che arrivano dritte al cuore…saremo per sempre la madre di nostro figlio,insostituibile!❤️

    Rispondi
  • 24 settembre 2018 alle 3:03
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    La mia bimba ha 15 mesi..l’unico modo x addormentarsi è mettersi al seno..il problema è ke durante il giorno nn fa altro che chiedermi d stare al seno…se rifiuto la cosa diventa una pazza e mette continuamente le sue manine nella mia maglietta…è diventata molto morbosa e io non so trovare un’alternativa…non prende ciuccio e quando io sono a lavoro nessuno riesce a farla addormentare col risultato che è molto nervosa e irrequieta..io vorrei smettere d allattarla anche xke ho dolore ai seni e ancora incorro in mastite..cosa mi consigliate? Grazie

    Rispondi
    • 24 settembre 2018 alle 23:04
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      Ciao Dalila, innanzitutto il 99,9 dei bambini allattati al seno si addormenta solo se allattato, quindi tutto normale. Faticoso ma normale.
      Invece il fatto che durante il giorno lei sia sempre morbosamente, come dici tu, interessata al seno può avere altre motivazioni: tu dici che lavori. Quante ore state divise? Da quanto tempo hai ricominciato a lavorare? Chi si occupa di lei quando non ci sei?
      Io quando ho ricominciato a lavorare, avevo i bimbi di 10 mesi. Li lasciavo per 6-7 ore al nido e quando li riprendevo stavano attaccati a me almeno 1 ora e mezzo. Poi qualche gioco, la cena, e di nuovo attaccati come cozze. Era il loro modo di “riappropriarsi” della mamma dopo tutto il giorno. Infatti notavo che durante il weekend questo non accadeva e il loro cercarmi in modo affannoso non si manifestava.
      Forse prima di smettere del tutto puoi provare a trovare dei momenti in cui, quando torni da lavoro, se puoi, state solo voi due. La allatti un po’, poi la stacchi e giocate. Solo voi due, niente distrazioni o altra gente. Lei capirà che la mamma è lì con lei al 100% anche senza la tetta e piano piano si abituerà a questo stare insieme diverso. Se invece vuoi smettere del tutto, come consiglio nel mio post, la cosa fondamentale è la ferma decisione e tantissima tantissima calma. I bambini non sono mai nervosi per conto loro. Lo sono se sentono agitazione e irrequietezza intorno a loro.
      Stai tranquilla. E andrà tutto bene.

      Rispondi
  • 24 ottobre 2018 alle 12:02
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    Il mio bimbo ha 17 mesi ho smesso da poco di allattare durante la giornata tutto ok ma la sera lui diventa nervoso e non riesco a trovare un metodo per allattato senza seno se non per sfinimento piange anche per ore come posso fare

    Rispondi
    • 31 ottobre 2018 alle 18:21
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      Ciao! Devi solo tenere duro e avere pazienza e dotarti di tante piccole distrazioni: favole, libri, piccoli nuovi giochi. Basta poco e vedrai che apprenderà un nuovo modo di stare con la mamma’

      Rispondi
  • 8 novembre 2018 alle 14:22
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    Ciao,
    La mia bambina ha quasi un anno e da un paio di giorni ho iniziato a darle il latte in polvere. Ormai le uniche poppate che facevo erano la sera prima di dormire, la notte ma appunto per coccola e la mattina… Ho dovuto smettere x il dolore, non so se a causa dei dentini, non ho mai avuto problemi fino ad ora ma nell’ultime settimane il dolore era insopportabile! Cmq in 2 giorni il seno continua a produrre e ovviamente è gonfio e mi fa male… Hai qualche dritta? Grazie e ciao

    Rispondi
    • 8 novembre 2018 alle 18:26
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      Ciao! Come spiego nel post devi dare il tempo al seno di adattarsi. Se è pieno e gonfio spremilo manualmente quel tanto che basta affinché non tu avverta più tensione e dolore, ma non svuotarlo troppo altrimenti il seno capirà di dover produrre nuovo latte. In circa due settimane la produzione di latte diminuisce progressivamente fino a sparire, ma è fondamentale prendersi cura del seno nel modo che ti ho detto. Non lasciare mai che ti faccia troppo male, intervieni prima. La regola è spremere poco ma in modo attento ai segnali del seno. In bocca al lupo!

      Rispondi
      • 21 novembre 2018 alle 16:46
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        Salve a tutti sono una mamma di una bimba di 23 mesi. Ho allattato Maria fino a 15 giorni fa. Purtroppo ho dovuto smettere perché ho dovuto curarmi con delle medicine che erano incompatibili con l ‘ allattamento. Le poppate ormai si erano ridotte solo alla sera per addormentarla e la notte ,come molte di voi quando si svegliava. Avevo iniziato a pensare già che volevo toglierle il seno da qualche mese e quindi quando ho iniziato le medicine mi è venuto naturale farlo..senza problemi la mia bimba .ne ha fatto a meno. Certo all’ inizio lo cercava ma io con dolcezza le ho fatto capire che ormai è grande e che la mamma è ugualmente accanto a lei. Maria dorme beatamente tutta la notte da quando non le offro più il seno. Cosa che non ha mai fatto da quando è venuta al mondo. Volevo chiedere soltanto una cosa. Smettendo di allattare a parte il seno che
        ovviamente è diventato dolorante questo mese ho avuto un ritardo di 15 Giorni, cosa mai successa, ed in più è durato solo due giorni . Domani ho il controllo dalla ginecologa vediamo che dice. Ma secondo voi può essere un collegamento con la fine dell’ allattamento?

        Rispondi
        • 27 novembre 2018 alle 7:48
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          Ciao Nancy, ti rispondo quando ormai sarai già andata dalla tua ginecologa che ti avrà dato una spiegazione medica professionale. Io potrei solo dirti che l’ormone che governa l’allattamento, ossitocina, può influire anche sul ciclo quindi tutto normale quello che ti è accaduto. Facci sapere come va! In bocca al lupo !

          Rispondi
  • 27 novembre 2018 alle 1:25
    Permalink

    Ciao a tutte, nonostante abbia letto tantissimo sull’argomento, come immagino tutte voi, è la prima volta che mi accingo a scrivere… E questo perché l’autrice del blog mi sembra un essere umano e non un manuale enciclopedico su quello che si deve per forza/non si deve assolutamente fare…
    Non trovo insomma voglia convincere nessuna di noi a smettere o continuare, come invece fanno in modo sotterraneo la maggior parte dei siti informativi, sulla base di informazioni scientifiche che ben poco tengono conto del peso psicofisico di questa decisione per una madre…
    detto ciò, io madre di una bimba di 13 mesi, allattata a richiesta, dalla nascita cerco di convincere il mio compagno a trovare un suo modo per addormentare la piccola, e lui non ha mai capito quanto sarebbe importante per me sentire di non essere così vitale per il sonno della nostra piccola! Premetto che in macchina o passeggino dorme tranquilla senza seno, con chiunque, ma posso uscire la notte per farla dormire? E poi se si sveglia nella notte apriti cielo senza tetta…io ho bisogno di riacquistare autonomia, di sapere che posso uscire una sera con le amiche e il mondo non finirà, che non sto abbandonando mia figlia nella disperazione! Chiedo troppo?
    Inoltre addormentarla la sera con la tetta è un calvario…niente lacrime ma ore di irrequietezza in cui si alza si gira e rigira migliaia di volte e devo letteralmente obbligarla a stare ferma e forzarle quasi la tetta in bocca pur di farla dormire…e che male i capezzoli dopo un’ora a masticarli! So che sente il mio nervosismo ma proprio non riesco a non innervosirsi in queste condizioni…sto pensando di smettere di allattare per uscire da questo vortice ma ho paura di far peggio, di avere solo meno strumenti una volta tolta la tetta…e non so quanto sia giusto chiedere aiuto al mio compagno, e quindi colpevolizzarlo perché non si impegna come vorrei, o cavarmela da sola, ma sono esausta…
    Grazie anche solo per avermi ascoltata

    Rispondi
    • 27 novembre 2018 alle 18:32
      Permalink

      Ciao Elena, purtroppo ci sono passata e adesso, a mente fredda, mi rendo conto di come siamo davvero difficili momenti come quelli che stai attraversando.
      Quindi andiamo per punti:
      1) finché tu sei presente nello stesso luogo il tuo compagno potrà anche fare i salti mortali, ma la bimba vorrà te e vorrà la tetta. Scommetto che se provi a uscire con le amiche e non tornare per la nanna, un modo per addormentarsi con il papà la bambina lo trova senza problemi. Pensa a tutti i bimbi che, pur allattati, dormono senza problemi al nido o con i nonni! Siamo noi mamme, la “droga”, ma solo quando siamo presenti.
      2) quindi come fare per alleviare questo momento? Io per il primo figlio ho provato per prima cosa a togliere la tetta di notte e mi ci sono messa a testa bassa per due settimane. Settimane insonni, durissime,dove mi sembrava di impazzire per la stanchezza, ma alla fine lui ha ceduto e ha capito che con me si sarebbe addormentato solo con coccole e ninna nanne. È una cosa tosta da fare, devi affrontarla in un periodo in cui sai che a lavoro sarai meno oberata, o magari sarai in ferie. Dove sai che magari durante il giorno ci sarà qualcuno che potrà aiutarti a tenere la bimba mentre tu riposi un po’, anche solo mentalmente.
      3)una volta tolta la tetta i bimbi dormono. Si addormentano e si calmano in altri modi.
      La tetta sembra insostituibile finché c’è, ma una volta tolta nessuno la rimpiange. Te lo assicuro.

      Quindi la questione sullo smettere o meno deve basarsi solo su due punti, secondo me:
      in primo luogo,il valore del l’allattamento dal punto di vista nutrizionale, che secondo l’OMS, dovrebbe essere messo al primo posto per almeno i primi due anni del bambino. Se riteniamo questo aspetto imprescindibile, non ci sono difficoltà che tengano. Si va avanti.

      In secondo luogo, la serenità della famiglia. Se la stanchezza e il nervosismo cominciano a sovrastare tutto il resto, non c’è valore nutrizionale che possa avere più importanza. La serenità non è data dalla composizione chimica del latte materno, ma da una componente di affetto e di dolcezza che solo in un clima tranquillo si può donare.

      Spero di averti dato un po’ di conforto.
      Qualsiasi sarà la tua strada, in bocca la lupo!

      Rispondi
      • 27 novembre 2018 alle 19:47
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        Confermo che tolto il seno alla mia bimba dorme senza i risvegli continui che faceva quando le offrivo il seno per farla addormentare. Sono stati i primi sette giorni più faticosi per farla addormentare ma a distanza di nemmeno un mese dalla fine dell’ allattamento si addormenta sola accanto a me. Quindi vai tranquilla sembra difficile ma una volta superato il problema ti accorgerai che è stato più facile di come pensavi. Ho allattato Maria per due anni.

        Rispondi
  • 27 novembre 2018 alle 16:24
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    Buon pomeriggio sono Nancy. Dalla visita ginecologica è riscontrato una cisti nell’ ovaio potrebbe essere questa la causa della mancata mestruazione di questo mese. Mi ha dato la pillola anticoncezionale per un mese e devo ritornare a controllo. Se la cisti rimane tale o diminuisce continuerò a prendere la pillola ma se cresce ancora dovrò ahimè toglierla. Cmq siccome sono un tipo che non mi accontento di un consulto con una ginecologa che ho conosciuto per la prima volta, giovedì ho appuntamento con un altro ginecologo. Non può essere che ci sia stato un accumulo di follicoli inesplosi causa del ritardo mestruale e si è formata questa cisti? Voglio vederci chiaro e non ho intenzione di operarmi se non è necessario perché se è come penso io dovrebbe assorbirsi tutto in alcuni mesi anche in modo spontaneo

    Rispondi
    • 27 novembre 2018 alle 18:16
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      Fai bene a sentire anche un altro parere. Da qui ti mando un grande abbraccio, forza!

      Rispondi
      • 27 novembre 2018 alle 20:19
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        Grazie mille. Sono un po’ in ansia sono sincera. Già il pensiero di un altro Intervento mi fa stare male. Speriamo bene

        Rispondi
  • 15 dicembre 2018 alle 8:22
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    Ciao, sono mamma di una bimba di 23 mesi, l’allatto ancora al seno dopo un inizio difficile con anche LA fino a 6 mesi. Ora lo prende mattina e sera, nei risvegli notturni e quando ci rivediamo dopo una giornata al nido. La poppata più importante è quella della colazione, le altre sono molto veloci perché quando ha sonno si addormenta davvero in pochi minuti. Io ormai sono esausta, ho la schiena a pezzi perché di notte dormo poco e male, ma soprattutto sono molto preoccupata perché ho cambiato ruolo a lavoro e capiterà spesso di dover stare fuori una notte o anche più. Come in molti casi, lei di giorno non ha problemi, se io non ci so o dorme con tutti in braccio, al nido addirittura da sola nel suo lettino (ci va da quando aveva 8 mesi per 10 ore al giorno). Il papà si agita facilmente e se io per qualche motivo la sera non ci sono e deve farla addormentare, appena lei inizia a cercarmi lui mi bombarda di messaggi dicendomi che non riesce a gestirla e che devo tornare (immagina i miei sensi di colpa anche se sono ad esempio, ad una riunione di condominio). Pertanto credo sia giunta l’ora di staccarla, soprattutto perché so di non poter sopportare di saperla disperata quando sono lontana per lavoro. Questo nuovo ruolo lavorativo é un’opportunità fantastica che però sto vivendo con grande disagio per il fatto che dovrò lasciare la bimba quando ha bisogno di me… vorrei poterlo vivere più serenamente e per questo sto pensando di sfruttare le vacanze di Natale per smettere. Che consigli mi dai? Lei dorme con noi ovviamente..devo farla addormentare con il papà anche se ci sono io? Nei risvegli devo solo coccolarla di più o deve consolarlo lui? Vorrei gestirla io perché diciamo che lui non è molto volto al sacrificio e si innervosisce facilmente se la bimba non collabora…preferisco un Natale insonne ma un risultato sereno e il più indolore possibile. Ce la posso fare? Scusa il post lunghissimo ma ho davvero bisogno di supporto.da chi mi può capire, grazie!

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    • 16 dicembre 2018 alle 8:20
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      Ciao Emanuela, mi sembra che la tua decisione sia già presa e sia quella giusta. Cogli l’occasione delle vacanze di Natale e interrompi l’allattamento. Se non puoi contare troppo sull’aiuto di altri, fai un “piano di attacco” consapevole, proprio come se fosse un progetto di lavoro. Ovvero, mettiti l’animo in pace, perché saranno giorni e notti molto dure, ma avrai successo. Io, dico sempre che, a smettere di allattare deve essere la mamma. Quindi quando la bimba si sveglia o ti cerca devi essere tu a avere la pazienza e la forza di distrarla in altro modo. Coccolarla. Offrirle altro (come avrai letto nel mio post io una notte ho dato a mio figlio una fetta di panettone e uno yogurt pur di farlo star tranquillo!), tieniti pronta dell’acqua o del latte in un biberon, anche se, ti consiglio, di non offrire subito un qualcosa da mangiare (se sei sicura che ha cenato bene e non può avere fame, stai sicura che cerca il latte e il seno solo per coccola) perché altrimenti capirà che la consolazione arriva solo dallo stomaco pieno di qualcosa. Conosco mamme che hanno smesso di allattare offrendo come sostituto il biberon e il risultato è stato che i bimbi si svegliano lo stesso di notte a cercare il latte!
      Piuttosto prima di dormire, dopo la cena, puoi offrire una piccola tazzina di latte caldo, come coccola prima di dormire.
      Cerca di avvisare chi ti stata intorno che dovrai affrontare un momento difficile: quindi, se di notte affronti la sfida da sola, almeno di giorno qualcuno ti dia una mano per qualche ora per farti riposare.
      Abbi cura del tuo seno. Quando lo senti teso e pieno intervieni subito spremendo manualmente quel tanto che ti dà sollievo: non esagerare mai, ma intervieni costantemente.
      Sarà tosta, ma dopo un paio di settimane vedrai che andrà tutto bene.

      Sono qui io. A disposizione per un abbraccio e un consiglio ogni volta che ne avrai bisogno.
      In bocca al lupo!

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  • 22 dicembre 2018 alle 14:32
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    Io non so più come smettere di allattare non c’è verso di togliere il latte al mio bambino di 15 mesi ho un esaurimento per questo motivo da quando aveva 6-7 mesi non ho aiuto da nessuno il mio pediatra dice di dargli il biberon ma mio figlio non ha intenzione di prenderlo, sono disperata spero che qualcuno mi possa aiutare

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    • 9 gennaio 2019 alle 18:35
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      Ciao Valentina, forse non è ancora il momento giusto! Perché vuoi smettere? Quante volte il tuo bambino prende ancora il tuo latte? Mangia bene tutti gli altri alimenti? A volte, lo “smettere di allattare” non funziona semplicemente perché non è ancora il momento giusto. Soprattutto per la mamma. Attendo tue notizie!

      Rispondi
  • 16 gennaio 2019 alle 0:01
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    Ciao sono mamma di una bimba dolcissima din14 mesi, allatto solo dal seno sinistro… grazie al cielo non è per niente morbosa della tetta durante il gg.. la allatto la mattina, dopo pranzo per addormentarla e la sera per addormentarla stop! Il problema è che la notte si sveglia almeno 4:5 volte per ciucciare ma non per fame… vorrei smettere di allattare per paura che più vado avanti più è difficile ma mi fa paura il fatto che ho provato a farle assaggiare il latte fresco ma non ne ha voluto sapere! Nel biberon beve solo l acqua, infatti quando vedo che è lagnosa le do il biberon con l acqua ma latte non ne vuole proprio sapere.. non voglio che le manchi in latte visto che è ancora piccina… come posso fare??? Grazie mille per la risposta

    Rispondi
    • 19 gennaio 2019 alle 7:31
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      Ciao Maria Rosa, anche i miei bimbi, come i bimbi di molte mamme che allattano al seno, non hanno voluto saperne di un latte diverso da quello al quale sono abituati. Io ai miei bimbi ho dato moltissimo yogurt bianco (intero e senza zucchero), prima di arrivare al momento in cui hanno accettato il latte. Durante i primi momenti di distacco dall’allattamento mi ricordo mangiate fameliche di yogurt di entrambi!
      Ovviamente mi ero consultata con la mia pediatra che mi aveva consigliato proprio lo yogurt come un valido sostituto del latte quando i bimbi non sono ancora pronti a berlo.
      Prova a proporglielo e vedi come va. E se va bene, inizia a proporre quello anziché latte di mamma. Per la notte invece devi armarti di tanta pazienza e determinazione! Vedrai che in una settimana si risolve tutto. Fammi sapere come va! Valentina

      Rispondi
  • 24 gennaio 2019 alle 21:03
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    Ciao il mio bimbo ha quasi 6 mesi e io tra poco dovrò rientrare al lavoro ed usando solventi devo amettere per forza di allattarlo.per ora gli ho tolto la tetta della notte dandogli il bibe di artificiale e la mattina lo stesso cercando durante la giornata di farlo attaccare poco per la merenda dopo la frutta e basta perche a pranzo mangia la pappa.ma è il senso di colpa la cosa peggiore non tanto il seno che comunque è abbastanza dolente.il sentirmi in colpa perché al primo figlio l ho potuta dare fino ad oltre l anno e invece mi sembra di dare meno affetto al mio piccolo…uff..che fatica essere mamma mi sembra di sbagliare sempre in ogni caso….Chiara

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    • 26 gennaio 2019 alle 23:12
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      È il senso di colpa quello che frega noi mamme. Sempre quello. Perché, razionalmente, sai vero che stai facendo tutte le cose giuste per il tuo piccolo? Sai vero che ti stai preoccupando affinché il tuo rientro sia per lui non un trauma ma un evento normale, eventi che la sua mamma ha ponderato in ogni passaggio? Sai vero che il tuo amore sarà sempre enorme e che non si conta in millilitri di latte? Stai facendo la cosa giusta, allontana il senso di colpa e sorridi al tuo bambino sempre. E in bocca al lupo per il rientro a lavoro!

      Rispondi
  • 9 febbraio 2019 alle 9:06
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    Ciao, mi unisco al gruppo, il mio bimbo ha 18 mesi e adora il latte!! L’ho al lattato esclusivamente fino a qualche mese fa, poi ho iniziato a dire no a qualche poppata fino ad arrivare a 3-4 al giorno, la notte fortunatamente lo tiene mio marito quindi non ci sono grossi problemi. Andrei avanti così ancora, se non fosse che lui non vuole mangiare nient’altro e il peso non aumenta! Anzi talvolta cala… a tratti mangia a tratti invece solo latte, magari perché ha un raffreddore oppure qualche malessere… Fatto sta che vorrei smettere di allattare per l’unico motivo di farlo iniziare a mangiare in maniera equilibrata. Al momento infatti oltre al latte devo dargli degli integratori di ferro, e la cosa mi sembra davvero assurda… Forse lo sta facendo il suo bene? Cosa mi consigliate?

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    • 9 febbraio 2019 alle 17:53
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      Ciao Chiara, a 18 mesi il bambino ha un fabbisogno nutritivo che non è più soddisfatto dal solo latte. Quindi un’integrazione è necessaria. Devi abituarlo a mangiare qualcosa di diverso anche perché immagino che ci saranno occasioni in cui non sarete insieme e quindi ha bisogno di imparare a nutrirsi diversamente. È importante che tu lo accompagni in questo percorso. Meglio di una mamma non può farlo nessuno. Vedrai che una volta iniziato, sarà più facile di quanto pensi. In bocca al lupo!

      Rispondi
  • 12 febbraio 2019 alle 7:43
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    Ciao! Sono la mamma di un bambino di 14 mesi. Sin dalla nascita mi sono proposta di allattare il mio figlio, anche se è stato difficile il inizio (pensavo di non farcela). Penso che si crea un legame molto forte e anche una cosa unica!! Andando avanti è cominciando lo svezzamento, le pompate si sono diminuite. Verso i 10 mesi, la sera, ho introdotto il latte in polvere.. Pensando pian piano di abituarlo. Il mio concetto sin dall’inizio è stato di non andare troppo in là con l’allattamento, per non farlo soffrire. Penso che quando è più grande, capisce meglio è più traumatico il distacco. Certamente questo è il mio pensiero, senza suggerimenti. Ultimamente, per voluta sua, prendeva la teta solo per addormentarsi. Da un po’ che ci penso interompere, senza sapere quando sarà il momento! Quindi le mie idee erano già chiare ed ero convinta della scelta che avrei fatto! Nel ultimo periodo beveva poco latte, il seno lo usava più come un abitudine.. Il giorno 11.02 senza aver pensato prima, mi sono “finalmente” convinta. La mattina mi sono decisa, è così ho fatto! Ero convinta da un bel po’di tempo , solo che non trovavo il momento giusto. Non mi aspettavo di farla così da un momento all’altro.. Però penso che è stato meglio così. Anche se ho interrotto da appena un giorno, e stata dura, da tutti i punti di vista! Avevo le idee chiare, però psicologicamente si vede che non lo ero così come me lo aspettavo. Forse nessuna di noi non lo è… Ormai ho cominciato una nuova tappa.. Anche se mi sento in colpa e non ho dormito quasi tutta la notte, voglio portare avanti la mia scelta. Se mi può dare un consiglio per come addormentare mio figlio, è molto benvenuto. So che ogni bambino è diverso, però spero di trovare un modo adatto a lui. Grazie del articolo, e molto utile.. Anche le storie di ogni una di noi…

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    • 17 febbraio 2019 alle 22:11
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      Ciao Larissa, grazie di aver condiviso la tua storia. È importante per noi mamme conoscere le esperienze delle altre per poter trarre insegnamenti. Perché ogni storia e ogni rapporto è diverso ma quando si condivide il proprio vissuto ci si sente sempre tutti un po’ meno “diversi”.
      Per far addormentare il tuo bambino ti suggerisco il mio metodo, che però non è niente di scientificamente provato. È solo la mia esperienza.
      Io sia con il grande che con il piccolo me li portavo a letto con me e leggevamo un paio di libri. Poi li mettevo nel loro lettino vicino a me, luce spenta, e una bella ninna nanna con la mia mano sulla loro pancia o sulla loro schiena come per dire “sono qui, stai tranquillo”. E così ha funzionato senza grandi traumi. Ovviamente ci vuole tempo per abituarsi. Non avere fretta e sii consapevole che tutto con il tempo migliora e si trasforma.
      Un abbraccio!

      Rispondi
  • 15 febbraio 2019 alle 16:38
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    Buonasera, sono mamma di Bianca di 15 mesi. Dopo un sempre felice ed abbondante allattamento ho sentito per più motivi che fosse il momento di smettere e, dopo vari tentativi di diminuire in maniera graduale, ho capito che la soluzione migliore per me e mia figlia sarebbe invece stata uno stop istantaneo e così ho fatto, oggi è 1 settimana.
    Devo dire che Bianca, contrariamente a ciò che temevo ha accettato bene la cosa, ogni tanto cerca ma niente di che, io invece sto passando un brutto momento fatto di importanti sbalzi d’umore, di tristezza infinita e pianti improvvisi e sentiti che si alternano a momenti d’ira e nervi a fiordipelle!
    Troppa disinformazione riguardo ad un momento così delicato e tappa obbligata per ogni mamma che decida di allattare, grazie per il tuo articolo

    Rispondi
    • 16 febbraio 2019 alle 9:19
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      Ciao Fede, è normale sentire tutta questa confusione in se stesse e nel proprio fisico. È un momento di passaggio. Esattamente come bisogna abituarsi a allattare, ci si deve abituare a non allattare più. Il fisico deve ritatarsi sulla nuova condizione e anche la mente. Datti almeno un mese di tempo, vedrai che tutto andrà bene pian piano e sempre meglio.
      Un forte abbraccio!

      Rispondi
  • 25 febbraio 2019 alle 21:09
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    Sono mamma di una bimba di 8 mesi.. a parte il primo mese che ho allattato almeno visto che nn cresceva perché pur avendo tanto latte lei si addormentava, quindi ho iniziato col tiralatte e ad oggi che me lo tiro ancora ho deciso di smettere perché ormai mangia pappa, frutta e gradisce anche quello artificiale. Il rapporto con mia figlia allattata poco al seno è stupendo, sempre dormito tutta notte anche ora! Quindi nn c’entra nulla che tipo di latte si da..ma l’amore con cui si da. E a chi dice che se una non allatta al senonon è una vera mamma nn si deve ascoltare!!

    Rispondi
    • 25 febbraio 2019 alle 23:03
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      Grazie Sara per la tua esperienza! Sono d’accordo: ogni rapporto madre-bambino è speciale e unico. Non è l’allattamento a renderlo tale ma l’amore che si riesce a trasmettere.

      Rispondi
  • 6 marzo 2019 alle 14:54
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    Bellissimo post! Ho smesso di allattare mio figlio di quasi 2 anni da pochi giorni e avevo bisogno di qualche parola di conforto. Mi manca tanto allattarlo e sono davvero a pezzi. Grazie per ciò che hai scritto.

    Rispondi
    • 10 marzo 2019 alle 18:05
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      Vedrai che tra poche settimane andrà tutto al suo posto. Inizieranno nuove routine e nuove abitudini e l’allattamento rimarrà tra i ricordi più belli della tua vita.

      Rispondi
  • 6 marzo 2019 alle 15:30
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    Buongiorno!
    Curioso come si parli così tanto di allattamento, ma non di come smetterlo mi son detta in questo ultimo mese. La mia bambina ha 10 mesi e io sono stremata dall’allattamento… dicono che bisognerebbe assumere circa 500 calorie in più quando si allatta? io ne assumo anche 1000 in più e sono più magra del periodo precedente la gravidanza: consumata.
    Da una settimana ho interrotto l’allattamento diurno, rimane quello notturno… Parlando col pediatra gli abbiamo chiesto se e come bisognerebbe integrare l ‘allattamento al seno una volta interrotto. Ci è stato detto che fino ai 12 mesi il latte vaccino non andrebbe somministrato in quanto contiene una proteina non digeribile (che non si ritrova nel prodotto cotto o nei formaggi ad esempio), e dunque bisognerebbe somministrare latte di crescita fino all’anno per poi introdurre quello vaccino. Ma da quel che capisco ci sono molti pareri discordanti in merito… non sono sicura sia la scelta giusta. qualcuno ha esperienza in merito? grazie!

    Rispondi
    • 10 marzo 2019 alle 18:08
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      Ciao Sara, io su questo aspetto ho sempre seguito le indicazioni mediche. Quindi quando volevo dare ai miei bambini qualcosa di diverso dal mio latte non davo loro latte vaccino ma yogurt intero bianco naturale, come mi aveva detto la mia pediatra. Poi con molta calma, dopo l’anno, ho introdotto il latte vaccino. Prova a sentire il tuo pediatra se approva lo yogurt. Se sí, è una soluzione comoda e che i bambini solitamente apprezzano e ti permette di dare un po’ di respiro al l’allattamento.

      Rispondi
  • 15 marzo 2019 alle 2:22
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    Buongiorno, il mio bimbo ha 16 mesi, l’ho sempre allattato in maniera esclusiva e a richiesta e con gioia ma ora sono pronta a smettere. Soprattutto perché si sveglia anche ogni mezz’ora e dorme solo addosso a me. Ho iniziato a ridurre un po’ le poppate perché in realtà sono ancora molte. Il mio problema è che lui associa la nanna alla tetta e senza tetta dorme solo in movimento (passeggino o auto). È testone, si arrabbia, piange dando testate a destra e a manca e Nemmeno il ciuccio prende se pensa di poter avere la tetta. A volte se è disturbato e nn riesce a dormire ma ha già ciucciato ed è pieno, e la tetta non la vuole più, lui risolve stando sveglio. Io provo a consolarlo a cullarlo a cantargli, niente, lui altri rimedi nn ne vuole, si arrabbia e stiamo svegli tutti Fino a che n abbia ancora voglia di latte, anche due ore. All inizio quando vorrebbe dormire e nn riesce piange, poi piangendo si sveglia e allora gioca. Ma nn dorme. Hai qche consiglio pratico? Il problema nn è tanto la sera Qdo è stanco ma dopo un paio d’ore o nella notte qdo ormai nn è così stanco e lui se ne starebbe tranquillamente in giro tre ore x casa. Grazie.

    Rispondi
    • 2 aprile 2019 alle 17:52
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      Ciao Chiara, scusa l’enorme ritardo con il quale rispondo. Chissà se nel frattempo qualcosa è migliorato. Il mio consiglio pratico, in casi molto difficili come questo, è agire in modo radicale. Prendersi qualche giorno di ferie (o di stop da qualsiasi attività) e concentrarsi solo su smettere di allattare. Non cedere mai e cercare di addormentare il bambino con tranquillità, senza portarlo in giro, ma mettendolo nel suo lettino o tenendolo in braccio e aspettando CON ENORME PAZIENZA che si addormenti.
      È un circolo vizioso quello in cui siete entrati e avete ancora tempo per interromperlo. ci vuole tanta pazienza e determinazione.
      Vedrai che riuscirai. Forza!

      Rispondi
  • 26 marzo 2019 alle 22:06
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    Ciao, grazie per il bellissimo articolo.. ho 2 bambini uno di quasi sei anni allattato fino ai 18 mesi e una bimba di quasi 2 anni che da 48 ore non ciuccia più… questa volta é stato più difficile, ogni bambino é a se e quindi anche smettere un gesto così meraviglioso è stato duro da accettare per me.. le parole di chi ti giudica dall’esterno.. mio marito che “non la so gestire vuole solo te muoviti torna a casa” anche se stai lavorando .. la stanchezza notturna e il lavoro sono state le mie motivazioni continuo a pensare che sto facendo la cosa giusta e che anche il grande ha bisogno della mamma che devo ritrovarmi come persona oltre che come “tetta” ma non é facile.. le ho spiegato che la mamma deve prendere delle medicine e che la tetta é diventata amara.. mi sento da schifo per avergli mentito ma se ne sta facendo una ragione.. stasera le ho detto.. shhh.. ascolta la pioggia… se facciamo silenzio forse sentiamo il gatto fuori se ci viene a trovare.. lei mi ha guardata e mi ha detto.. un abbraccio.. ha preso sonno abbracciata a me con la sua Minnietra noi.. sta dormendo da 2 ore… scusate se mi sono dilungata

    Rispondi
    • 2 aprile 2019 alle 17:55
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      Che belle le tue parole Giorgia. Grazie di averle condivise. È dura sempre la decisione di smettere di allattare, ma è sacrosanta la stanchezza ed è sacrosanto il diritto di ritrovarsi come persone. Stai facendo bene: la tenerezza, le coccole, gli abbracci, l’amore, sono quello che conta. Non il latte di per sé e basta. Buon cammino!

      Rispondi
  • 11 aprile 2019 alle 21:06
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    Ciao, sono mamma di Greta che ha 12 mesi finora sempre allattata al seno , con lo svezzamento va bene mangia e assaggia un po’ di tutto. Da qualche mese ho scoperto di essere in gravidanza ,per me è stata una gioia ma nello stesso momento ho provato tristezza perché so di dover smettere di allattare . La tappa più difficile è proprio quella di trovare la forza ed essere decisa di non allattarla più. Le si attacca ormai per consolazione e la notte mi cerca più volte . Lei è sempre con me , mi sono interamente dedicata a lei e forse anche per questo risulta difficile staccarmi . Il post è molto interessante e devo ammettere di essermi commossa . Devo inculcarmi in testa che la mamma è una sola ed insostituibile. Grazie in anticipo per una tua risposta !

    Rispondi
    • 12 aprile 2019 alle 22:51
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      Cara Giusi, che bello questo tuo commento, pieno di amore e consapevolezza. Posso dirti una cosa? Sei fortunata a avere la fortissima motivazione di una vita che ti sta crescendo in grembo per smettere di allattare. Perché è una grossa spinta per riuscire ad avere la determinazione per dire “basta”. Sei madre della tua prima dolcissima bambina ma anche del tuo futuro bambino. Che merita una mamma serena, e per quanto possibile, riposata e piena di energie. Ovviamente il mondo è pieno di mamme che continuano ad allattare anche due bambini in tandem, quindi smettere di allattare la prima figlia non è un “obbligo” per la tua salute. Però è molto faticoso e richiede tantissime energie e un aiuto intorno a te molto presente e forte, che nella vita quotidiana di oggi, frenetica e spesso condotta lontano dalla propria casa di origine, è molto difficile da ottenere.
      E ricordati: la mamma, qualsiasi mamma di qualsiasi bambino, è unica. E insostituibile.
      Un caro abbraccio e in bocca al lupo per tutto.

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  • 27 aprile 2019 alle 14:15
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    Ciao a tutte sono Mamma di Giulia quasi 12 mesi. Dopo 11 mesi di allattamento senza aggiunte di altro latte, piano piano voglio smettere di allattare la mia bimba. Giulia mangia in autosvezzamento con me ma come un pulcino, mentre al nido, che frequenta da due mesi, ha iniziato a mangiare in maniera più regolare e anche imboccAta. Da circa 1 settimana sto togliendo la poppata della notte inoltrata ( le 3) e Giulia non sembra essere molto contenta. Ha continui risvegli e piange ma io sto tenendo duro e l’allatto solo Al risveglio mattutino e poi nel pomeriggio e prima o dopo cena. Devo dire che sia al nido sia con me , dopo questa settimana , mangia con più appetito i cibi solidi. Però ora sto dormendo ancora meno la notte. Il motivo per cui ho deciso di togliere la poppata notturna è che sono molto stanca e vorrei dormire un po’ di più . Ma la piccola ha carattere e mi sta dando filo da torcere. Speriamo di resistere.

    Rispondi
    • 28 aprile 2019 alle 15:43
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      Cara Carla, dalle tue parole ti sento bella decisa e determinata. E consapevole che stai facendo bene per te e per la tua Giulia. E questo è l’ingrediente giusto per riuscire. Sono sicura che fra poco la tua bimba si abituerà al fatto che di notte non c’è più latte e dormirà di più. Potresti poi provare a togliere anche la poppata della mattina e introdurre una piccola colazione. Ai miei bambini proponevo lo yogurt con qualche biscottino sbriciolato è un pochino di frutta e l’hanno apprezzato subito senza chiedermi il mio latte subito dopo. Poi pian piano ti cimenterai con le altre poppate e vedrai che lei, mangiando di più i cibi solidi, sarà anche più pronta a dire “no” al seno.
      Fammi sapere come procede!
      Un abbraccio

      Rispondi
      • 24 maggio 2019 alle 10:48
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        Ciao ti aggiorno su come sta andando il mio distacco. Volevo dirti che questo tuo articolo, e le esperienze delle altre mamme mi hanno dato nuova linfa. Allora dopo circa 1 mese di percorso siamo arrivare a due poppate giornaliere: una a mezzanotte e l’altra alle 6 del mattino. Giulia ama lo yogurt, ma senza biscotti e frutta, e le do quello come sostitutivo della poppata del dopo cena e della merenda e per colazione prima del nido. Ha cominciato a mangiare più cibi solidi e anche a farsi imboccare, però in questi ultimi giorni è di nuovo una lotta. Ha comunque dei risvegli e passiamo notti insonni, non se dovuto anche ai dentini… ora il mio progetto è quello di levare la poppata del risveglio delle 6.00 con yogurt la prossima settimana. Secondo me smetterà di svegliarsi a poppate tolte definitivamente. Intanto beve pochissima acqua e fa pietre al posto della pupù. Poverina … Un grosso abbraccio Carla

        Rispondi
        • 18 giugno 2019 alle 22:35
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          Brava Carla! Stai facendo un percorso su misura sulla tua bambina. Vedrai che manca poco e il percorso sarà completo!

          Rispondi
  • 1 maggio 2019 alle 6:26
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    Sono le 5.40 e dopo il 4° risveglio di mia figlia che ha ormai 18 mesi, ho perso il sonno! ultimamente capita spesso che quando si sveglia intorno alle 3.30 l’attacco subito al seno, lei si riaddormenta e invece io perdo il sonno e mi innervosisco perché mi riaddormento quando è ora che suona la sveglia! Ormai è già da diversi mesi che penso, che voglio smettere di allattare, ma poi ai suoi repentini risvegli notturni cedo e le do subito la tetta appena la sento frignare, perché così lei si riaddormenta subito e spero di continuare a dormire anche io invece, ultimamente non è proprio cosi! La mia bimba va al nido e tutte le volte che la vado a prendere le dade mi dicono che durante il momento della nanna al pomeriggio dorme tranquilla 2 ore / 2 ore e mezzo di fila, e io ogni volta sbarro gli occhi incredula, perchè a casa qualsiasi dormita sia pomeridiana che notturta si sveglia un sacco di volte, da quando è nata non mi ha mai fatto una tirata continua. Adesso volevo cercare di smettere di allattare proprio perchè penso che a sto punto lei si svegli per cercare la tetta!
    Il nostro è sempre stato un allargamento a richiesta!
    Un allattamento inizialmente devastante, ma passati i momenti cruciali dell’avviamento dopo siamo andate con un filo di gas, e oltre ad essere nutrimento, è stato una coccola a 360° per entrambe! per quanto l’ho odiato primi 2 mesi per quanto l’ho amato gli altri 16, ma adesso credo che sia arrivato il momento di concludere questo magnifico percorso. L’unica mia paura è quella della “solitudine” perché so che non potrò fare affidamento su mio marito, come non l’ho potuto fare per l’inizio della”allattamento, non mi è mai stato di supporto e di sicuro non lo sará adesso per aiutarmi la notte! Per questo mi vedo un po’ disperata, perché non avendo il suo appoggio, Ho paura di cedere alla tenacia di mia figlia nel volere la sua tetta e di fallire in questa mia decisione.

    Rispondi
  • 16 giugno 2019 alle 10:33
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    Sto pensando di smettere di allattare mia figlia, ha quasi 1 anno. Mi sento stanca . Leggendo il tuo post mi sono commossa, so che sarà difficile e che lei cercherà ancora il mio seno la sera per addormentarsi ma sto passando un momento duro e ho bisogno di un po’ di indipendenza. Mi farà male ma sento di doverlo fare.

    Rispondi
    • 18 giugno 2019 alle 22:38
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      Mentre si allatta pare impossibile che il proprio figlio possa smettere un giorno di farlo. Invece succede. E più facilmente di quanto si pensa.
      Se senti che è il momento giusto, se senti che puoi farcela e ne hai bisogno, se ti senti “a posto” con tutto il percorso di allattamento che hai dato alla tua bimba, vedrai che non avrai troppi sensi di colpa. Tanto sarai sempre lì, per ogni cosa, per ogni abbraccio, per ogni bacio e sostegno, insieme a tua figlia.

      Rispondi
  • 19 giugno 2019 alle 12:27
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    Grazie per questo post. Sono
    Proprio in questo momento di difficoltà. Benedetta ha 10 mesi, è la mia seconda figlia. Con la prima a 9 mesi ho smesso senza problemi, lei invece è molto più attaccata a me, forse perché sono rientrata prima a lavorare, forse perché sono stata meno al 100% per lei… insomma mi sento in colpissima di smettere e di non esserci stata come per la grande forse è per questo che sono distrutta… ho paura di non riuscire ad essere il suo tutto…. grazie e scusa per lo sfogo

    Rispondi
    • 29 giugno 2019 alle 15:33
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      Susanna, tu non sarai il suo tutto. Perché lei ha anche una sorella più grande. E questo è un regalo enorme, molto più grande di quello che sarebbe essere solo tu e lei a continuare l’allattamento ancora a lungo. Pensa bene a questo e non sentirti in colpa. Amala e abbracciala tantissimo e alleggerisci il tuo cuore. L’allattamento non è tutto!

      Rispondi
  • 4 luglio 2019 alle 17:00
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    Ciao a tutte, ho una bimba di ormai 30 mesi che prende ancora il mio latte la sera prima di dormire e poi si sveglia intorno alle 5/6 per bere di nuovo e poi ancora intorno alle 7.. la settimana prossima dovrò iniziare una cura con medicinali incompatibili con l’allattamento..perciò sicuramente dovrò iniziare a togliere il seno.. mia figlia purtroppo odia altro latte.. ci ho sempre provato a dargli il latte vaccino,ma dopo 3/4 giorni che ne assaggia un po’ poi inizia a rifiutarlo!! Idem per lo yogurt,mozzarelle o ricotta..gli piacciono solo formaggi stagionati tipo parmigiano!! Mi chiedevo ma i vostri bimbi dopo aver tolto il seno hanno iniziato a bere il latte vaccino tranquillamente? Il latte è importante a questa età come posso fare…grazie a chi vorrà rispondermi

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    • 6 luglio 2019 alle 22:41
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      Ciao Marisa, io ho solo l’esperienza dei miei due figli che hanno sempre apprezzato lo yogurt anche quando prendevano il mio latte. Il latte vaccino invece lo hanno iniziato a bere solodopo che ho smesso di allattarli, prima di quel momento non ne hanno mai voluto sapere. Quindi abbi fiducia, prima o poi si abituerà al sapore e al gusto dell’altro latte.
      Per ogni dubbio nutrizionale, fatti consigliare dal pediatra che magari saprà dirti come fare se la tua bimba dovesse continuare a rifiutare il latte vaccino. In bocca al lupo!

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  • 15 luglio 2019 alle 0:52
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    Io dovrò smettere di allattare per un problema di salute e lo dovrò fare a data certa.
    Mi porto questa ansia da quando l’ho saputo e non avevo ancora partorito.
    Adoro allattare, lo faccio da 5 mesi e fino ad oggi siamo andati a gonfie vele. E questo mi rende tutto ancora più difficile.
    Mi è rimasto ancora un altro mese di allattamento e poi dovrò iniziare a ridurre fino a toglierlo entro settembre. Ad ottobre faremo anche l’inserimento al nido ed io tornerò a lavorare.
    Tutto questo mi sta uccidendo prima del tempo.
    Leggo che bisogna essere convinti della propria scelta per riuscire… Io invece vorrei allattare per mesi e mesi ancora, ma devo smettere, e la cosa mi mette ansia.
    Non so davvero come fare. Per il momento cerco di non pensarci per non rovinarmi questi momenti che mi sono rimasti.
    Ogni consiglio è ben accetto, perché sento di non essere per niente pronta e non so come fare.

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    • 1 agosto 2019 alle 22:30
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      Ciao Diana, sicuramente allattare è una cosa bellissima e intensa, ma ti assicuro che arriva un momento in cui sei così stanca in cui vorresti non avere mai iniziato. Un momento in cui sei piena di sensi di colpa e voglia di riappropriarti del tuo corpo.
      Tu questo momento non lo vivrai perché il tuo allattamento è “a scadenza” fin da quando lo hai iniziato. Il dover allattare già sapendo di avere una data in cui dover smettere rende tutto più “intenso”, un po’ come amare un fidanzato un’estate intera quando sai che da settembre non lo vedrai più. L’allontanamento forzato e predeterminato rende tutto più vivo e intenso, ma se quel fidanzato ti restasse a fianco per mesi e anni, probabilmente arriverebbe il momento in cui vorresti di nuovo il tuo spazio.
      La similitudine che ho fatto è forse stupida ma la trovo calzante per farti capire che molto probabilmente il dolore per il distacco che ora sento si nutre proprio delle condizioni “forzate” che ti trovi a vivere.
      Quindi non sentirti in colpa, non temere quello che avverrà. Abbraccia forte e fortissimo tuo figlio (o tua figlia) ogni volta che puoi e metti amore in ogni gesto. L’allattamento, fra qualche tempo, sarà stato solo un momento di questo amore continuo che saprai donare.

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  • 15 luglio 2019 alle 12:49
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    Ciao Vale e grazie mille per le tue parole/ il tuo post!!
    Sono ormai vicinissima alla decisione di smettere di allattare- la mia bimba ha compiuto 2 anni a maggio e prende il seno per addormentarsi e per riaddormentarsi dopo i risvegli notturni.. sono decisa al 99%, più che altro perché temo la sua reazione, è attaccatissima al seno.., perché non so bene se togliere tutte le rimanenti poppate (3-4 tra addormentarsi e notte) ad un colpo.. o se andare gradualmente.,, e perché temo il periodo di trasizione che sarà di sicuro duro…

    Cosa mi consiglieresti, gradualmente o in un colpo..?

    In ogni caso grazie mille, ripeto, già solo per il tuo post di tempo fa 🙂
    Julia (anche noi di Torino!)

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    • 1 agosto 2019 alle 22:19
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      Ciao Julia, scusa per l’enorme ritardo con il quale rispondo. Avrai già sicuramente risolto il tuo quesito e sarai andata avanti nella tua decisione. Tuttavia io provo a consigliarti ugualmente: smettere di colpo o gradualmente dipende dal rapporto di allattamento che hai con la tua bimba e dal tempo e la pazienza che hai. Smettere gradualmente permette al tuo fisico di abituarsi e alla tua bimba di gestire meglio il passaggio. Tuttavia un’interruzione brusca ha il vantaggio del minor tempo necessario per gestire il tutto e una più facile determinazione e gestione nel passaggio. Fammi sapere come è andata!

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  • 7 agosto 2019 alle 17:07
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    Ciao, io ho una bimba di 15 mesi, ho smesso di darle il seno durante il giorno, la mattina non me lo chiedeva e il pomeriggio la porto dai nonni o dalle zie (sono ancora in fase di stacco). Ho provato a togliere quelle della sera e della notte, è stato difficile, pianti traumatici fino allo sfinimento, ho cercato di essere coerente e ferma sul fatto di non cedere ma è lei che non cede assolutamente. È testarda e non molla, forse non è pronta!? Comunque ora le ora reintegrato quella della sera, della notte e della mattina appena si sveglia, perché poi si riaddormenta e fa ancora un paio di ore di sonno. Il mio dubbio è se devo aspettare ancora un pochino, se la sto confondendo, se ci sono metodi meno traumatici… Ho avuto un allattamento senza problemi, senza difficoltà e terminare così proprio mi fa star male e mi fa male vedere mia figlia nervosa e sofferente. Vorrei smettere perché sono esausta e anche un po’ esaurita

    Rispondi
    • 7 agosto 2019 alle 17:10
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      Volevo aggiungere che non si consola assolutamente in altra maniera, a meno che non si stanca con il pianto e poi si lascia accarezzare

      Rispondi
    • 8 agosto 2019 alle 9:10
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      Ciao Manu, se hai preso la decisione di smettere, segui la tua decisione. Se la bimba è “un osso duro” devi farti aiutare. Magari scegli un periodo di vacanza, quando sei con il tuo compagno o con qualcuno che possa farti compagnia di notte e darti il cambio durante i pianti della bimba. Se fai tutto da sola, rischi di non farcela. È questione di resistere ai pianti 3-4 giorni, poi i bimbi capiscono e si adeguano.

      Altrimenti puoi provare ad aspettare alcuni mesi ancora. Vedere se la bimba richiede le stesse poppate, e magari provare a toglierle durante le vacanze di Natale con qualcuno che ti aiuta. L’importante è non fare combaciare l’interruzione dell’allattamento con l’inizio del nido o di qualche altro cambiamento, sarebbe troppo stressante sia per la bimba che per te.

      Vedrai che riuscirai.

      Rispondi
  • 15 settembre 2019 alle 5:22
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    Ciao e grazie per il tuo post che è molto d’aiuto. Io ho una bimba di quasi 14 mesi allattata sempre a richiesta e che per fortuna mia ha sempre dormito di notte. Si è però sempre addormentata con l’ultima poppata quindi ad oggi non conosce altro metodo la sera per addormentarsi. Sono rientrata a lavoro da 4 mesi e ora ogni tanto la notte si sveglia una volta ma ho sempre risolto con qualche minuto di tetta. ( oramai la allatto principalmente solo la sera/notte) Ora devo smettere assolutamente perché devo iniziare a prendere una pastiglia non compatibile con l’allattamento. Attualmente sembra essere una tragedia. Lei di giorno con le nonne o il papà si addormenta senza problemi mentre io sono a lavoro, ma se provo la sera a non dargliela si dispera e addirittura cerca di darmi le
    Botte ( cosa che non ha visto da noi perché nessuno di noi alza le mani). Ho provato in vacanza perché pensavo fosse più semplice ma in realtà essendo sempre assieme me la chiedeva più spesso quindi è stato più complicato ancora. Piange inconsolabile e sembrano non funzionare coccole, canzoni , passeggiate ecc.. che di giorno con più fatica ma funzionano anche se l’addormento io. ciuccio non ne vuole sapere e ho paura di non riuscire ad affrontare questa situazione anche perché lei sembra viverla come un rifiuto. Ho pensato addirittura a mettermi l’aceto nel seno per farle capire che ora è “cattiva “ ma non so se questa sia la strada giusta da seguire.
    Grazie per il tuo aiuto

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    • 15 settembre 2019 alle 5:41
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      Aggiungo che mio marito ogni tanto di notte se si sveglia riesce a farla riaddormentare , se non mi vede. Purtroppo però non funziona sempre e soprattutto siamo spesso da sole perché lavora a turni e non sempre è a casa la notte , quindi è un “problema “ che devo riuscire a risolvere io

      Rispondi
      • 17 settembre 2019 alle 23:50
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        Ciao Giulia,

        nelle tue parole leggo non tanto sconforto, come forse credi di vedere tu, ma tanta determinazione. La decisione l’hai presa, e vuoi portarla avanti. È solo che ti dispiace. Lo so che sembra impossibile tentare con altre strade quando hai davanti a te una bimba determinata, ma vedrai che resistendo solo un paio di sere ai suoi pianti che paiono interminabili, tutto cambierà, quasi come in una magia. Davvero, non scherzo, resisti un paio di sere, un paio di notti e tutto si modifica.
        La tua bimba ha 14 mesi, è piccola, ma già comprende tutto e si adatta perfettamente alle situazioni. Abbi fiducia in lei e non temere mai di farle un torto. Sei sua mamma non sei “la sua tetta”, è questo che lei vuole: TE, tutta te stessa e non solo una tua parte. Vedrai che andrà bene. Forza!

        Rispondi
  • 4 ottobre 2019 alle 10:33
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    Grazie per le vostre preziose esperienze. Sono.un po’ disperata perché la situazione è molto pesante da mesi e io fisicamente e psicologicamente non ce la faccio.più.
    Mio.figlio ha 16 mesi, l’ho sempre allattato a richiesta giorno e notte ed è un.ciuccione. Si sveglia moltissime volte di.notte e io sono piena di dolori ( collo,testa, spalla, nevralgie varie) perché non dormendo mai i miei muscoli non riescono a recuperare..mi.passo le giornate piene di dolori da piu di 6 mesi e ovviamente questo mi.toglie energie e moi rende nervosa.
    Da un po’ abbiamo deciso di togliere le poppate notturne solo.che tu venga un calvario, il.mio.compagno lo porta avanti indietro cercando di calmarlo a volte con successo ma a volte no. Solo.che lui è dustrutto ( anche se magari in giornata riesce a recuperare qualche ora di sonno) è io comunque sentendolo piangere così non.è che riesca a riposare. Purtroppo anche durante il giorno mio figlio appena mi.vede mi si butta addosso cercando il seno e io appena adotto la posizione di allattamento comincio ad avere dolori perché muscoli, tendini e nervi sono molto provati. Comunque quando riesco a farmi almeno 4 o 5 ore filate di ssonno e magari poi altre 2 o 3 sto.gia meglio.
    Solo.che tutti danno il loro parere. Mia suocera con tutta la Buon a volontà e volendo aiutare mi.dice che devo smettere del tutto, che siamo distrutti, che non.si può andare avanti così. Solo che è tutti un controsenso perché poi se lo sente piangere disperato dice che fa pena e che non.si può torturarlo cosi. Io sinceramente sono stanca di sentire cose. Una non sa se ha fatto bene ad allattarlo a richiesta o ha fatto male.
    Io penso che sia meglio togliere le poppate notturne e poi pian piano le altre 3/4 diurne.
    Mi dicono che è sbagliato che si addormenti la sera col seno ( secondo voi?)
    mi.dicono che il bimbo se tolgo la terra di notte non capisce più niente e quindi la devo togliere del tutto… Quindi mi sento giudicata e mi da fastidio. Mi raccontano di Una che ha smesso di allattare a 3 mesi e il nonno dormo 12 ore di fila da allora. Di una mamma che per togliere il seno è andata via per una settimana. Ma a me sembra assurdo tutto questo…oltre a non essere possibile perché se li lascio il.bambino a papà e nonna li trovo sfiniti dopo 2 giorni. Ci sarà un altro modo..
    Vero?
    Grazie mille e scusate lo sfogo

    Rispondi
  • 22 ottobre 2019 alle 11:31
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    Ciao, sono Laura, anche io mamma di Davide che allatto con amore da 14 mesi. Sono capitata per caso su questa pagina e il tuo articolo è stato illuminante.. hai dato voce ai miei pensieri e alle mie paure. Si parla sempre tanto delle difficoltà dell’allattamento, ma la parte più difficile è davvero quella finale.
    La tua esperienza mi ha dato quindi la forza di concludere questo percorso e da una settimana ho tolto tutte le poppate diurne (tardo pomeriggio, quando subentra la stanchezza, e nel weekend prima dei sonnellini). Nonostante questo, tutte le sere la cerca (viene da me piagnucolante, vuole essere preso in braccio ma quando lo prendo in braccio di arrabbia perchè capisce che non arriverà la tetta). Propongo diversivi ma distrarlo è davvero difficile, e poi sempre lì torna.
    Per il momento continuo ad allattarlo prima di andare a dormire la sera ed eventuali risvegli durante la notte (uno o due).
    Ora, la mia domanda è: siccome prima di cena è sempre insofferente (perché la cerca ma non gliela do), è meglio togliere anche le poppate della notte per evitare di confonderlo (di giorno no, di notte si) oppure è meglio procedere con calma e tenere ancora per un po’le poppate notturne?
    La cosa che mi crea tanti dubbi è proprio il fatto che se io non ci sono quando arriva la crisi prima di cena (perché magari è da solo con il papà), lui è più tranquillo.
    Aiutami… Non so se sto procedendo per la strada giusta. Vorrei creargli meno sofferenza possibile.

    Grazie mille

    Rispondi
    • 24 ottobre 2019 alle 22:13
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      Ciao Laura, innanzitutto bravissima. Mi sembra di sentirti sicura e serena, nonostante i normali dubbi che ti assalgono. Io, se te la senti, ti consiglierei di togliere anche le poppate notturne, in modo tale che Davide capisca che il latte di mamma è “finito”. Se già sono passate due settimana dal togliere le poppate diurne, sei ed è pronto per togliere le notturne. Anche il tuo seno ha già ridotto la quantità di latte da produrre e sarà pronto per una nuova riduzione.
      Stai serena, a Davide non causi sofferenza. Si sta abituando a un passaggio. Una crescita. La sofferenza è ben lontana da questo!
      Sei una mamma in gamba e responsabile, fidati di te stessa!

      Rispondi
  • 20 dicembre 2019 alle 10:12
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    Salve! Sono molto disperata, ho una bimba di 17 mesi a cui ho tolto il latte da circa una settimana…. Inizialmente è andato tutto bene perché ho messo un cerotto sul capezzolo l’ho fatto vedere ed non l’ha voluto più vedere perché è come se si spaventasse… Adesso dopo 5 giorni cerca ancora il seno piangendo, non mangia molto già prima non mangiava chissa quanto ma adesso senza la sua tetta ancora di più… Io mi sento estramaente in colpa perché nonostante fossi determinata a toglierla, poiché non dormivo di notte a causa dei suoi continui risvegli per ciucciare e di giorno voleva solo latte e mangiava pochissimo, vederla così dimagrota e sofferente mi spezza il cuore…Sta sempre in braccio a me, non vuole giocare ne camminare sembra davvera senza forza… Aiutatemi vi prego

    Rispondi
    • 20 dicembre 2019 alle 22:59
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      Ciao Alessia, è normale questa reazione. Non allarmarti. Sono certa che fra un paio di giorni andrà tutto meglio. Tu prova a invogliare la tua bimba a mangiare cose che sai che le piacciono molto. Oppure qualche yogurt goloso (gli yogurt interi della Vipiteno sono super buoni e sani) o un piccolo gelato. Vedrai che comincerà a mangiare qualcosa. Poi invogliarla con pasta o zuppe gustose, qualcosa che vede anche nel tuo piatto. Sono sicura che inizierà a mangiare di gusto. Ormai ha 17 mesi quindi può mangiare tutto ciò che mangiate voi adulti della famiglia.
      In bocca al lupo!
      Valentina

      Rispondi
  • 31 dicembre 2019 alle 16:09
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    Ciao a tutte, e grazie per condividere. Io avrei un dubbio. Voglio cominciare a levare il seno a mio figlio Olmo di 10 mesi. Vorremmo anche che cominciasse a dormire nel suo lettino che sta in un altra stanza (nella nostra non c’é spazio). Fino ad ora ho allattato a richiesta contenta e felice. Da un mese non prende piú la tetta di giorno ma di notte si addormenta solo con tetta e poi si sveglia anche 6-7 volte a notte e la cerca e io la do per continuare a dormire. Posso levare la tetta e passarlo al suo lettino nello stesso momento? O meglio prima levare la tetta e poi fare il passo del lettino? Grazie mille. Lucia.

    Rispondi
    • 12 gennaio 2020 alle 14:56
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      Ciao Lucia, io voto prima la tetta e poi il lettino. Anche solo per una questione di comodità tua. In quanto le prime notti senza tetta richiederanno tante coccole alternative che sarà più facile dare se Olmo sarà vicino a te, anziché in un’altra stanza.

      Rispondi
  • 12 gennaio 2020 alle 10:03
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    Buongiorno, sono in cerca di aiuto… la mia prima bimba ha 21 mesi, allattata sempre a richiesta, fin da piccola ha avuto problemi alla pancia e anche all’ospedale mi hanno “prescritto” di offrire il seno in quanto unica sua consolazione. La bambina è solare, sta bene con tutti ecc… da due mesi è nata la sorellina, io ho continuato ad allattare la prima come tra l’altro consigliatomi da ostetriche e ginecologi… ma non parliamo di poppate, per lei sono più momenti di coccole, momenti in cui la mamma è tutta per se. Ho allattato due mesi in tandem, ma per la prima volta mi sto chiedendo veramente se ho creato un problema alla bambina. Tutti mi dicono che non è possibile così… il mio compagno continua a dirmi di smettere ecc… e io con entrambe attaccate riesco a fare anche tutto a casa, non faccio mai mancare niente a nessuno. Sono tanto stanca quello si. Ma si fa. Il benessere delle bambine per me viene prima di tutto. E non parlo dei valori nutrizionali del latte, ma del benessere psicologico. Io sono convinta che ci siano mille modi per dimostrare l’amore ad un figlio e la mia bambina lo sa e lo sente benissimo. Ma nulla. Da quando ho provato a negargliela sotto pressione del papà le sue richieste si sono fatte assillanti. Tetta tetta in ogni momento e ovunque. Per questo è iniziato ad essere un problema. Cerchiamo di distrarla, cerco di uscire… ma comunque mi vede che allatto la sorellina e vede il seno… (E il bello è che se piange la sorellina lei si preoccupa e mi dice che devo darle tetta perché sa che è più piccola e non può mangiare come invece può lei che è più grande). Cerco di ballare cantare le offro da mangiare, ma nulla dura due minuti e poi riparte la richiesta seguita da pianti inconsolabili e crisi isteriche. Ora io voglio smettere per ritrovare la serenità nel nucleo famigliare dopo le varie diatribe con il mio compagno sull’allattamento, voglio vivere senza l’incubo di sentir la parola tetta e non riuscire a dargliela con relative conseguenze e paralisi di qualsiasi cosa si stia facendo o si abbia in mente di fare. Ma. Ma quando e come farlo? Io passo anche nove ore da sola senza nessuno a casa con entrambe le bimbe. Come non farla soffrire? Io sono una persona forte, se è per un buon motivo posso sopportare strilli urla non dormire ecc, ma ciò che non voglio è che questo vada a incidere sulla sua solarità, che abbia delle ripercussioni psicologiche. È una bambina molto molto sensibile e molto molto attaccata alla sua tetta. (Da sempre abbiamo provato a darle ciucci, ma nulla). La sorella per ovvi motivi devo invece prenderla per farla mangiare… come devo comportarmi? Devo aspettare ancora un po’ per non avere troppo carico emotivo da dover gestire? O è meglio come sostiene il mio compagno essere già da ora fermi e negargliela? Se non ci fosse la sorellina non avrei dubbi, ma così è straziante dire a una di e l’altra no… forse è meglio che metabolizzi ancora la nascita? Se si quanto aspettare? mi scuso per essermi dilungata… e mi complimento per il blog e l’empatia che si percepisce nelle risposte date

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    • 12 gennaio 2020 alle 14:54
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      Cara Susanna, dal tuo commento si percepisce una perfetta consapevolezza della situazione e una capacità notevole di gestione. Il che non è affatto scontato con due bimbe così piccole e attriti in corso con il proprio compagno. Quindi innanzitutto, complimenti per la lucidità.
      A me, di pancia, viene da dirti di ascoltare il tuo cuore e la tua pancia: se senti che ancora non è arrivato il momento di smettere di allattare, o meglio, coccolare con il seno, la tua bimba più grande, segui il tuo istinto materno. So bene che agli occhi esterni questo può apparire insensato e “malato”, ma solo tu sai come gestire il rapporto tra te e tua figlia. Da quanto scrivi, mi sembra di capire, che nonostante tu sia per lungo tempo da sola con entrambe le bimbe, riesci a gestire tutto con serenità anche allattandole entrambe. È invece quando neghi il seno alla grande che iniziano le “tragedie” e le conseguenti tensioni familiari.
      Se è così, non farti problemi. Continua a allattare entrambe, fai metabolizzare bene alla tua bimba grande l’arrivo della sorellina, e aspetta momenti più tranquilli per poterle togliere “la tetta”(magari durante le vacanze estive: infatti, quando si cambia luogo e routine e si è fuori dal proprio solito mondo, i bambini sono più propensi a accettare i cambiamenti perché sono molto distratti a esplorare altro e a godere della presenza di entrambi i genitori).
      Probabilmente la tua bimba a settembre andrà alla scuola materna, quindi anche quello la farà sentire “più grande”. Pensare di combinare l’estate con le vacanze e poi l’inizio della scuola come momento di “ora si è grandi e la tetta non si prende più”, sarà un contesto adatto per farle accettare la cosa.
      Farlo adesso, dopo così poco tempo dalla nascita della piccola, quando tutto il giorno sta insieme a te e alla piccolina, secondo me è davvero molto difficile e richiede una rigidità da parte tua poco naturale e istintiva.
      Abbi fiducia in quel che senti. Sono sicura che la serenità del nucleo familiare, data dalla serenità della mamma, ovvero la tua serenità, si ripercuoterà anche sulle convinzioni del tuo compagno.

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  • 6 febbraio 2020 alle 22:35
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    Ciao, ho trovato questo blog cercando consigli su come smettere di allattare e le tue parole sono state le uniche che mi abbiano dato un po’ di speranza e fatto sentire meno sola. Ho un bimbo di 16 mesi allattato a richiesta sino ad oggi. Sono esausta per le notti insonni, il lavoro pesante che svolgo e soprattutto perché sono incinta di 2 mesi. Allattare la notte è diventato una tortura e inizio ad essere nervosa e depressa. Ho pensato di smettere e ho letto di tutto. ‘Fallo gradualmente’ ‘togli tutte le poppate altrimenti lo confondi’
    E in questa marea di consigli mi sento affogare e divorare dai sensi di colpa.
    In queste notti sto scappando in un’altra stanza mentre mio marito prova a dargli il biberon e quando lo sento strillare è come una pugnalata. La mattina al risveglio gli do il seno (lo confonderò ?) e lui sembra leccarsi le ferite e a me scendono le lacrime…
    Ma come continuare a svegliarsi 2-3 volte, andare al lavoro e non compromette la gravidanza?

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    • 14 febbraio 2020 alle 23:03
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      Ciao Tiziana, lo so che sentirselo dire da fuori sembra sempre un po’ “finto” perché solo tu sei dentro la tua situazione, però io ci sono passata per due volte e mi sento di poterlo dire: 16 mesi di allattamento a richiesta per tuo figlio sono un regalo enorme. Sii felice e orgogliosa di essere riuscita a assicurarglielo e non sentirti in colpa per niente. Meglio interrompere adesso l’allattamento e “imparare” nuove forme di stare insieme, piuttosto che prolungare e arrivare troppo a ridosso della nascita del futuro fratellino. Non sentirti in colpa, hai anche tu bisogno di riposo energie e forze per essere l mamma migliore per i tuoi bambini. E lo sarai non certo grazie a una poppata in più o in meno.
      In bocca al lupo e un abbraccio

      Rispondi
  • 14 febbraio 2020 alle 18:02
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    Ciao Chiara, grazie per le bellissime parole del tuo commento. Io ho deciso di smettere di allattare mio figlio di quasi 26 mesi dopo averci pensato per mesi e da due giorni non si attacca più al seno. Ciò che hai scritto è lo stato d’animo che ho in questo momento, sono psicologicamente a terra, sono gremita di sensi di colpa e sto male quando lo vedo piangere. Mio figlio restava attaccato a me in continuazione, la notte non ce la facevo più, sempre attaccato, si addormentava e restava attaccato al seno. Quando uscivamo era una tragedia, mi chiedeva in continuazione il latte ed anche una passeggiata in macchina, mi cominciava a pesare. Se avessi voluto ascoltare i commenti esterni, avrei dovuto smettere di allattarlo oltre un anno fa, ma nel mio cuore non volevo privarlo e privarmi di una cosa tanto importante. Sto cosi male che all’improvviso piango e mi fa ancora più male la modalità che ho adottato per staccarlo. Mi sono inventata che il dottore ha dovuto fare un intervento e per cui ho messo una fascia a un solo lato del seno. all’altro, per qualche giorno avrebbe potuto continuare ad attaccarsi, per non togliere cosi d’improvviso un momento tanto caro e bello. Ma lui il primo giorno non mi ha più chiesto nemmeno di prendere il latte dall’altro seno e cosi, il giorno successivo, quando me l’ha chiesto, non ho ceduto. E ora, come dicevi anche nel tuo commento, subentra la paura che possa non cercarmi più, non volermi più…e soprattutto che possa serbare nel cuore, di un periodo bellissimo della sua vita, solo un amaro ricordo…. com’è difficile essere mamme, com’è difficile cercare di fare la scelta giusta, anteponendo il bene dei tuoi figli e non il tuo egoismo… grazie ancora per le belle parole

    Rispondi
  • 7 maggio 2020 alle 16:29
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    Ciao ho appena scoperto questo sito e ho letto i vari messaggi,mi sono ritrovata in tutte voi, ho un bimbo che ha compiuto l’anno domenica, vorrei smettere di allattare perché forse devo riprendere una cura farmacologica per un disturbo d ansia che ho …le poppatina della mezze mattina non c è più da qualche periodo riesco a portarlo al pranzo senza, ieri e oggi ho cercato di farlo addormentare nel pomeriggio senza tetta ma dopo max 40 minuti eccolo che si risveglia in un pianto disperato che veramente non so come calmarlo se non con la tetta , la notte quando va bene due volte si sveglia e subito si mette in posizione per il seno, quando va male anche 3/ 4 volte si sveglia,insomma stancante ecco …volevo un consiglio urgente, grazie mille.

    Rispondi
  • 24 maggio 2020 alle 6:21
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    Ciao ! Grazie a tutte della condivisione e alla creatrice del blog. Sono Laura , La mia bimba ha 7mesi. Sento il bisogno di ridurre per poi sospendere L allattamento . Avendo iniziato le merende ( metà mattina e pomeriggio) , Maria Caterina riesce a tirare senza seno tutt’a la mattina mentre il pomeriggio la cerca o per il pisolino o tardo pomeriggio (a me sembra anche per fame ). Non so bene come procedere: pensavo di togliere prima di giorno e poi mattina e la notte … Mi chiedo comunque in che modo sostituire la poppata, ad esempio la mattina cosa dovrei dare al posto del seno ? Provare a farla familiarizzare con biberon e latte artificiale? Lei nn ha mai voluto biberon o ciuccio . Sospendere la notte so che sarà una pena per entrambe sia per frustrazione che per stanchezza , spero di resistere . Ciao grazie

    Rispondi
  • 28 maggio 2020 alle 22:15
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    Ciao, ho trovato il tuo articolo e i commenti delle altre mamme molto molto interessanti e di conforto. Anche io sono una mamma che allatta e che sta pensando sia l’ora di smettere. La mia piccola ha quasi 16 mesi e dice solo papà e tetta! Si attacca la mattina appena sveglia, il pomeriggio e sera per la ninna, ancora troppo spesso la notte.. In vari momenti di stanchezza ho pensato di smettere ma un po’ perché penso che le faccia bene, un po’ perché mi piace questo nostro momento insieme, un po’ perché è facile addormentarla con la tetta, non l’ho mai fatto. Adesso però il mio corpo mi manda segnali inequivocabili: la stanchezza sta diventando cronica (per cui difese basse, ho preso candida al seno, herpes al labbro, ho avuto un ingorgo e mi sa che mi sta tornando, mi è venuto il colpo della strega tutto nel giro di poche settimane). Anziché diminuire le poppate notturne le sta aumentando, probabilmente perché risente del nervosismo in casa. Perdipiù mangia poco di altro, a volte quasi niente. (Un altro buon motivo per smettere). Nonostante ciò sono ancora combattuta. Vorrei togliere solo quelle di notte. Ma non so come fare anche perché non prende ciuccio né biberon (né con il mio latte, né con quello artificiale, né con quello vaccino). Se le tolgo il seno di notte e glielo offro di giorno non la confondo? Grazie

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  • 7 giugno 2020 alle 21:56
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    Ciao, leonardo ha 20 mesi. è il mio secondo figlio, alice ha 4anni e mezzo e non l’ho allattata per tutta una serie di problemi che mi hanno portato a desiderare profondamente di farlo con il secondo è ce l’ho fatta.
    ora però sono stanca, stanca di non fare una notte decente da 1 anno e 8 mesi, di non riuscire a tornare ad avere una vita sociale ecc..
    avevo deciso di cominciare oggi ma niente.. non ce la faccio proprio.. piango piango piango.
    so che lo voglio davvero ma è un distacco che trovo difficilissimo. il lato psicologico è il peggio del peggio..
    vederlo piangere mi strazia perché non piange mai mai mai, è il bimbo più pacifico del mondo, ha solo un’ossessione: la titta.
    voglio farcela.. mi sembra di scalare l’everest..
    un abbraccio

    Rispondi
  • 11 giugno 2020 alle 10:12
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    ciao ValeMamma,
    ti ringrazio per quello che hai scritto: sono entrata in una crisi potentissima, da pandemia, da incertezza su tutto ma da quando la mia bambina di due anni ha iniziato ad attaccarsi di continuo, giorno e notte continua a cercare le “nenne” e addirittura fa anche solo finta di ciucciare ma io sento di essere stanchissima!
    E lei mi strappa la maglietta, credo di intuire un “capriccio” quasi nel richiedere il mio seno in particolare quando mi vede impegnata. Sono al telefono, in videoconferenza, sto mangiando e lei insiste per salirmi in braccio e ciucciare. Sono stremata!
    Non credo di avere la forza di impormi ma anche la pediatra mi ha suggerito di smettere, per evitare che il nostro rapporto si fondi e di radichi SOLO sull’allattamento: noto infatti che con la nonna, con il papà o la sorella grande ha una pluralità di attività che con me non trovano tempo, con me quasi solo ciuccia e questo soprattutto da quando siamo a casa tutto il giorno insieme.
    Come posso fare? A tuo parere una consulente del latte può aiutarmi?

    Ti ringrazio enormemente

    Rispondi
    • 27 giugno 2020 alle 21:29
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      Ciao Elisa e scusa l’enorme ritardo con il quale rispondo. Ho avuto qualche guaio e non ho seguito con costanza il blog.
      Dalle tue parole si capisce chiaramente la stanchezza, e proprio per questo “sfinimento” è giusto smettere di allattare. Ma per farlo in modo efficace tu devi trovare una grande forza in te stessa e raccogliere le energie per importi a questa situazione con determinazione.
      Quindi prima di iniziare, prenditi qualche pausa per te stessa, anche solo una passeggiata di un’ora, svuota la mente e focalizzati sul da farsi.
      Sei una mamma lavoratrice, che fa di tutto per far stare bene sua figlia e la sua famiglia, non sarà una ciucciata in meno che rovinerà il vostro rapporto. E anzi, troverete tempo e modo di stare insieme totalmente diversi.
      Un aiuto, certo, ti serve. Ma credo che ti serve un aiuto in casa (un compagno, una nonna, una sorella) che ti aiuti a tenere la tua bimba nelle “crisi da tetta”, in modo tale che tu possa raccogliere le energie per il round successivo.
      E poi, dura una settimana al massimo, stai tranquilla. La bimba si abituerà e inizierà un nuovo percorso.
      In bocca al lupo!

      Rispondi
      • 26 agosto 2020 alle 14:15
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        <3 grazie, sono passati altri mesi…ci riproviamo, più sereni e saldi!

        Rispondi
        • 6 settembre 2020 alle 21:32
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          In bocca al lupo e un abbraccio fortissimo!

          Rispondi
  • 27 giugno 2020 alle 7:46
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    Ciao! Grazie per l’articolo interessantissimo!
    Fra una settimana mia figlia compirà un anno ed io speravo di toglierle il seno.. Ma ultimamente, mi sono resa conto che cerca di più il seno rispetto a prima. È svezzata, mangia di tutto e la tetta é rimasta solo per colazione, sonnellino pomeridiano, prima di dormire e la notte… Invece ora anche di giorno si vuole attaccare morbosamente al seno, cosa che prima non faceva! Lei è risultata allergica al latte vaccino, quindi sto cercando delle alternative. Il suo latte speciale lo odia proprio, é amaro.. Terribile! E ora devo provare con il latte di soia o di asina se lo trovo. Io vorrei smettere di allattare perché sono veramente stanca. Ma non capisco se lei sta percependo la mia volontà di staccarla, dato che é come se avesse pochi mesi.. Vorrebbe stare sempre attaccata! Chiedo aiuto

    Rispondi
    • 27 giugno 2020 alle 21:36
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      Ciao! Il dodicesimo mese di età è un passaggio bellissimo. I bimbi sono sempre più consapevoli e coscienti della loro famiglia, dei tempi e dei luoghi che frequentano e scandiscono la loro giornata. Probabilmente in questo periodo tua figlia sta osservando un cambiamento (rifletti bene su quanto ti sta succedendo in casa o sul lavoro) e non riconoscendolo come “routine” si rifugia nel conforto del latte materno. Magari passato “il cambiamento” tornerà ai suoi ritmi normali.
      In ogni caso prima di smettere di allattarla devi trovare un valido sostituto del tuo latte. Parla con il tuo pediatra, magari può trovare un’alternativa: io ad esempio a entrambi i miei figli ho iniziato a dare lo yogurt subito dopo il latte materno perché il latte vaccino non lo gradivano. Solo dopo qualche mese hanno iniziato a berlo.
      Una volta che avrai chiarito questo punto, potrai partire per il percorso di interruzione dell’allattamento. Che sarà faticoso, molto faticoso, ma ti assicuro, breve, molto più breve di quanto immagini.
      In bocca al lupo per tutto.

      Rispondi
  • 9 luglio 2020 alle 0:17
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    Grazie mille di questo post. Mi ha fatto piangere. Io a breve dovrò smettere di allattare la mia bimba di 28 mesi perché devo prendere la pillola per delle cisti alle ovaie. Sono abbastanza disperata. Le tue parole mi hanno davvero commosso e rassicurata perché sono le paure che io ho… Temo di perdere quel legame speciale che abbiamo solo noi. So che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi ma non ci volevo pensare. A me allattare non pesa affatto. È una gioia. Ancora grazie. ❤️

    Rispondi
    • 14 luglio 2020 alle 17:42
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      ❤️ come dico sempre a me stessa: crescono i figli ma crescono con loro anche le madri. A me ha fatto paura diventare una “mamma grande” e non essere più una neo-mamma. Allattare era -per me – essere “neonata” insieme a loro, crescere ha significato imparare a dividersi, allontanarsi, volersi bene in modo altro.
      Quindi ti capisco infinitamente. Si fa, come si fa tutto, ma la fatica e la paura ci sono.

      Rispondi
  • 2 agosto 2020 alle 8:57
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    Ciao, sono una mamma che ha smesso di allattare al 16esimo mese di vita di mia figlia perché sono costretta a fare una cura incompatibile con l’allattamento. Io credo fermamente in questo gesto e penso che sia fondamentale sotto molti punti di vista. Ho dovuto levare il seno in poco meno di due settimane e mi chiedo se non sia stato troppo veloce. Lei già lo chiedeva meno quindi ho approfittato di questo sua poco interesse. Sono decisa e ferma, per via dei medicinali non posso tornare indietro. Credo che ne stia soffrendo più io che lei. Quello che mi chiedo è se non è stato troppo a veloce questo distacco, lei non la cerca più, non ha avuto problemi ma proprio questo fatto e il fatto anche che non la cerchi nemmeno con la mano, che pianga di più durante il sogno mi fa chiedere se non sono stata troppo veloce. Sono piena di dubbi.

    Rispondi
    • 3 agosto 2020 alle 17:13
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      Ciao Claudia, ti voglio rassicurare. Le mamme quando smettono di allattare sono sempre preda di dubbi e senso di colpa: sia che abbiamo smesso di allattare gradualmente, sia che lo abbiano fatto d’improvviso, sia che i bimbi piangano e cerchino il seno, sia che siano sereni, sia che sia stata una scelta voluta o una scelta forzata.
      È un sentimento di “spaesamento” normale. È un passaggio importante anche per noi mamme, non solo per i bambini e quindi ogni cosa che facciamo ci sembra di averla sbagliata.
      Ma non è così. È la tua bimba te lo sta dicendo. Non cerca, è serena, non ha problemi. Il fatto che pianga di più durante il sonno può essere dovuto a molti motivi, siamo noi mamme che rivestiamo quei pianti, molto spesso, del motivo dei “nostri sensi di colpa”.
      Mia figlia ha smesso da sola di allattare da un giorno all’altro. Di colpo. E non ha più cercato nessun contatto con il seno. Aveva 15 mesi e mi sono chiesta tantissime volte cosa “le avessi fatto”. Ma semplicemente era lei, era diversa dal mio primo figlio, e quindi non dovevo rivestirla di comportamenti “già visti” ma accoglierla per come era.
      Abbi fiducia in te stessa e abbracciati e coccolati tantissimo con la tua bimba. Funzionerà.
      Un abbraccio

      Rispondi
  • 15 settembre 2020 alle 22:50
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    Ciao sto cercando di smettere di allattare il mio terzogenito di 3 anni e mezzo (gli altri hanno 16 e 13 anni) ma ho molte difficoltà. Lui si addormenta SOLO con la tetta e poi ciuccia ad ogni risveglio notturno ( dai 2 ai 5)e la mattina appena sveglio. Mi sento molto esaurita in questo periodo anche perché non ho alcun aiuto e mi devo occupare da sola di tre figli, il lavoro, la casa e mio marito con problemi di salute…tutto questo carico mi sta creando molta ansia ma il medico mi ha detto che se non smetto di allattare non mi può dare nulla che il bambino è troppo grande ormai che non faccio del bene né a lui né a me continuando con l’allattamento e questo mi provoca forti sensi di colpa in quanto so che ha ragione ma mi si spezza il cuore a dover scegliere di smettere e tagliare questo legame fortissimo ed unico che solo chi allatta può conoscere. Sinceramente speravo che crescendo fosse lui a staccarsi di solo ma a quanto pare non ne ha nessuna intenzione, anzi. Hai qualche consiglio per me? Mi sento un po anormale in quanto da quello che ho letto finora le altre mamme hanno smesso quasi tutte dopo l’anno. ..io sono andata troppo oltre e gli creerà un trauma? O la mia ansia peggiorera? Sono molto combattuta! !

    Rispondi
    • 8 ottobre 2020 alle 13:25
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      Io ho smesso adesso, e mia figlia ha 3 anni compiuti. L’allattamento prolungato è un tabù nella nostra cultura, ma è assolutamente normale in altre. Non sei sola!

      Rispondi
    • 7 ottobre 2020 alle 23:30
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      Bravissima! Vedrai che andrà tutto bene. Il tuo bimbo sta spiccando il volo e tu piano piano inizierai una nuova fase della tua maternità. In bocca al lupo per tutto!

      Rispondi
  • 7 ottobre 2020 alle 23:32
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    Care mamme,
    Anche io ho appena smesso di allattare mia figlia (da 3 giorni esatti), ed avendo smesso, peraltro in modo drastico, un po’ per stanchezza mia ma molto di più per condizionamenti esterni (marito), mi ritrovo pienamente nello stato d’animo di alcune di voi: un po’ di amarezza e tanta nostalgia… Mia figlia devo dire che si lascia consolare anche in altri modi, ma il primo tentativo è quello di attaccarsi al seno supplicandomi con le lacrime agli occhi… uno strazio! Senza contare tutte quelle dinamiche “coccolose” e di gioco che ormai si erano consolidate all’interno di questo rituale così unico e bellissimo, e che non rivivrò più… che tristezza 🙁
    Detto questo, poiché ho visto qua e là che qualcuna di voi sta prendendo la decisione di smettere per incompatibilità con l’assunzione di alcuni farmaci, il mio consiglio è (per chi sta smettendo solo ed esclusivamente per questo motivo) di verificare l’effettiva incompatibilità chiamando il Centro Antiveleni di Bergamo (c’è una sezione dedicata a Gravidanza e Allattamento). Molti medicinali sconsigliati o addirittura vietati sono in realtà perfettamente tollerati in allattamento, ed il Centro Antiveleni di Bergamo è sempre perfettamente aggiornato rispetto alle ultime ricerche in materia (bugiardini e medici spesso non lo sono). Io ho potuto allattare e curarmi di alcuni disturbi, senza dover scegliere tra le 2 cose…
    Un abbraccio a tutte, e GRAZIE per questi post che ci fanno sentire meno sole 🙂

    Rispondi
  • 16 ottobre 2020 alle 4:03
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    Ciao, il tuo articolo è molto bello.
    Ma la mia situazione è veramente disperata, ora mi sono rifugiata in salotto e mi sento malissimo.
    Voglio smettere di allattare perché non ce la faccio più dal dolore, sono incinta del terzo bambino, ho iniziato il quarto mese. Te lo scrivo perché so che al quinto mese di gravidanza di solito il bambino smette l’allattamento, mi è successo con il primo. Ma ora, con il secondo, non riesco ad aspettare ancora un mese prima che si stacchi… Non ce la faccio psicologicamente, inoltre ho paura che con lui questa fase, anche se dovrebbe essere naturale, non avvenga. Non dormo più di un’ora di fila da più di tre anni. E sono veramente esausta. Ma guai a dirlo… Mia suocera mi rimproverebbe, e io sono ancora più adirata.
    Il primo bambino compie tre anni tra un mese, il secondo ha un anno e cinque mesi.
    In sostanza il mio secondo bambino vuole dormire sempre con il seno in bocca, passa anche ore senza poppare, ma guai se gli scappa il capezzolo dalla bocca. Di giorno sono riuscita a ridurre drasticamente le poppate, con tutte le possibili distrazioni. Al sonnellino del pomeriggio riesco a farlo addormentare e dorme anche 40 minuti o un’ora nel suo lettino. Nel frattempo faccio addormentare il primo, e subito dopo (se mi va bene riesco ad andare in bagno) si sveglia il secondo e non c’e’ modo di farlo dormire se non attaccato al seno… Per evitare che le urla sveglino il primo, attacco il secondo al seno, e rimane incollato per tutto il tempo finché il primo non si sveglia e mi chiama. La casa è piccola e quindi anche se in stanze diverse un bambino sveglia l’altro.
    Ma di notte, in queste notti, tragedia. Io non riesco a tenerlo attaccato per il dolore, per la stanchezza di chi non dorme ormai da troppo tempo, per la terza gravidanza in tre anni… Insomma credo di avere tutto il diritto di poter riposare, non chiedo di più, ma almeno tre ore di fila! Sono molto decisa a smettere. Ma lui non ne vuole sapere… Se sente che ci sono deve per forza attaccarsi, non gli basta stare in braccio, o dormirmi addosso, la bocca deve essere fisicamente attaccata al capezzolo. Del ciuccio non ne vuole sapere. Ora è in camera con il papà che mi ha chiesto di uscire, ma lo sento che gli ringhia di stare zitto, di smettere di piangere, gli dice basta! Perché in queste sere ovviamente il pianto del secondo ha svegliato il primo, e il papà finisce a dormire nel lettino del primo e ovviamente dorme male. Anche se per tutto questo tempo ho sempre cercato di non disturbare il papà, di lasciarlo dormire visto che il giorno dopo si sveglia presto e nel suo lavoro fatto di relazioni, non può sembrare uno zombie. Io invece posso anche essere esausta, “tanto” rimango a casa tutto il giorno… a smazzarmi le faccende di case e i bambini… Io non mi sveglio per andare al lavoro, come direbbe mia suocera (ovviamente sono ironica). Chi non capisce quanto sia difficile occuparsi 24 ore su 24 di due bambini piccoli e della casa, non merita neanche risposta.
    Ora veramente non so che fare, non so di notte come calmarlo senza tetta, senza svegliare tutti, senza arrabbiarmi per la stanchezza e per il dolore tra calci e pugni involontari che il mio bambino mi dà perché cerca in tutti i modi di strapparmi i vestiti per riuscire ad attaccarsi al seno. Mi sale un nervoso e una tristezza insieme.
    Con la pediatra e la ginecologa che mi dicono che devo assolutamente riuscire a staccarlo per salvaguardarmi come persona, e salvaguardare la terza gravidanza.
    Devo dire che finché ero convinta che finito l’allattamento con il secondo non avrei più allattato (e mi sarebbe mancato moltissimo) ero disposta a non dormire ancora per altri mesi, visto che poi non avrei allattato mai più nella mia vita. Ma ora che sono incita e che so che non dormirò per almeno altri due anni…. Voglio e devo riuscire a far staccare il secondo. Ma non voglio creare traumi, ne a lui ne a me. Allattare mi è sempre piaciuto tantissimo, anche se lo ritengo fin troppo doloroso per essere una cosa naturale 🙂 , ma ho sempre stretto i denti e spesso anche pianto ma sono andata avanti, convinta nella mia scelta.
    Ma ora non so veramente come farlo smettere. So che prima o poi succederà, ma io e il papà abbiamo bisogno che succeda ora.
    Per caso hai gentilmente qualche consiglio da darmi? Grazie

    Rispondi
  • 27 novembre 2020 alle 12:02
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    ODDIO! Mi sono commossa. Io sto cercando di convincermi ad interrompere l’allattamento e mi attanaglia il senso di colpa, già prima di avere intrapreso questa difficile impresa! che poi.. non ho (quasi) deciso di smettere di allattare esattamente di mia iniziativa: mi è stato suggerito da mia mamma, da mia suocera, da mia zia (senza figli), dalla mia ginecologa, (ultimo, ma non ultimo) dal mio compagno.. Altre figure, al contrario, mi hanno sempre rassicurata e continuano a farlo: la pediatra di mio figlio, le mie amiche mamme.. Eppure mi accorgo che una parte di me sente che sia davvero arrivato il momento di smettere di allattare: rivoglio il mio ciclo (anche se so che è da pazzi!), desidero che mio figlio si distacchi un po’ da me a favore innanzitutto del papà, ma pure delle altre figure che ruotano da sempre attorno a noi, come i nonni ed i prozii. Penso che dedicherò le vacanze natalizie all’impresa.

    Rispondi
    • 27 novembre 2020 alle 20:36
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      In bocca al lupo Francesca. Io dico sempre: ascolta pure tutte le voci che ti parlano intorno, ma poi decidi tu. Ascolta solo la voce tua e dai ascolto solo a quella. Sennò qualsiasi scelta prenderai ti sentirai comunque in colpa e avrai il timore di non aver fatto la cosa giusta. Un abbraccio.

      Rispondi
  • 9 dicembre 2020 alle 1:43
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    Ciao il tuo post ha centrato esattamente nel segno. Sono mamma di una bimba di 14 mesi ke allatto ancora a richiesta ho provato già varie volte a toglierle il seno ma con risultati pessimi poiché a perdere sono solo io , so di essere io debole e questo mi demoralizza molto . Ora però il problema è ke aspetto un altro bimbo quindi devo per forza di cose toglierlo come posso fare? Devo sostituire le poppate con il biberon? Sono davvero disperata !!

    Rispondi
  • 22 dicembre 2020 alle 21:31
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    Ciao ho letto il tuo post, e anche a me è scesa una lacrima nel leggerlo…condivido tutto ciò che dici…
    Sopratutto come descrivi i sentimenti che una mamma può provare nel prendere una decisione per me tanto difficile.
    Io allatto ancora il mio bimbo di 20 mesi.. io non lavoro sono sempre con lui ed è perciò molto legato a me. Ho avuto un parto difficile e ho rischiato di non riuscire ad allattarlo naturalmente, ma con tanta determinazione ce l ho fatta facendo allattamento misto fino a 6 mesi..dopodiché Mathias ha voluto solo il seno. Sono però stanca la notte si sveglia ancora ogni 2 anche 1 ora e perciò vorrei cominciare a smettere ,considerando che anche il giorno se dorme 2 ore si fa una nel lettino e una in braccio. Per farla breve io non sono pronta a togliergli il latte definitivamente ma la notte vorrei… ma leggevo che alcuni bambini possono svegliarsi ugualmente, questo è il mio timore. Almeno adesso si riaddormenta subito al seno. E altra cosa, ma essendo per loro un modo per consolarsi, non si sentono rifiutato quando gli neghiamo il seno?mi sento in colpa. Grazie se mi risp

    Rispondi
    • 23 dicembre 2020 alle 21:43
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      Ciao Eleonora, inizio dal fondo. Una madre ama il suo bambino in modo istintivo e naturale in ogni momento. Quindi il tuo bambino non si sentirà mai rifiutato. Tu abbraccialo, consolalo, anche quando piange e strepita disperato, non perdere la pazienza, e vedrai che non si sentirà mai rifiutato.
      Da come parli tuttavia mi sembra che tu non sia ancora convinta di togliere il seno. Forse dovresti pensarci ancora un po’, oppure iniziare in modo molto graduale, togliendo una poppata soltanto. Così potrai vedere le sue reazioni e soprattutto le tue. Vedrai che piano piano imparerai a gestire il nuovo modo di stare insieme e anche il tuo bimbo capirà. Così poi sarà più facile togliere il resto.

      I bimbi, dopo che finiscono di prendere il latte al seno, dormono molto di più. Importante è non sostituire la tetta con un altro “palliativo”: biberon, acqua, eccetera. Altrimenti si instaurerà di nuovo la routine dei risvegli.

      Ti auguro buone feste. E ti mando un grande abbraccio per la tua avventura di mamma.

      Rispondi
  • 4 gennaio 2021 alle 12:19
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    Ciao, grazie per questo articolo…anche io leggendolo mi sono commossa perché centra in pieno pensieri e sentimenti di chi inizia a pensare di smettere di allattare. Per me l’allattamento è stato fortemente voluto e cercato dopo un cesareo ed è una bellissima esperienza. Vivo da sempre però con timore la fase di stacco.
    Mio figlio ha 10 mesi e per 6 mesi l’ho allattato esclusivamente e ,adesso che mangia quasi tutto, continuo a dargli il mio latte la mattina, per i pisolini e soprattutto la notte…la notte si sveglia ogni 2 ore circa e a volte si riaddormenta subito soltanto cullato, mentre se si agita sono io stessa che lo attacco nella speranza che si riaddormenti e funziona. Adesso i risvegli sono diventati tanti perché lui si addormenta con il seno verso le 21 e nel suo lettino accanto al mio lettone e poi a mezzanotte di solito si sveglia di nuovo e gli do il seno e poi da mezzanotte alla mattina può svegliarsi anche 5 volte e spesso passa anche nel nostro lettone…La mia motivazione per smettere di allattare riguarda la speranza che questi risvegli diminuiscano e la paura che staccandolo da più grande possa soffrirne di più, nonché una mia maggiore difficoltà nel contenere le sue emozioni che potrebbero essere più forti da più grande. Mio figlio di giorno si addormenta con la nonna in braccio o nel passeggino quando lavoro e a volte anche con me di giorno, mentre di sera non ho mai provato senza seno.
    Non avrei molta collaborazione paterna perché il bambino non si è quasi mai addormetato con mio marito che ha cmq poca pazienza specie di notte. Pensavo di iniziare a togliere una poppata diurna cercando di farlo addormentare in braccio o nel passegino senza dargli prima il latte e poi quando fa 1 anno, cioè tra 2 mesi, iniziare a fargli prendere il latte fresco di mattina, specifico che non ha mai voluto il latte in formula che pure qualche volta ho provato a dargli. Penso inoltre di togliere del tutto il seno d’estate che sarò in vacanza così sarei più tranquilla e di toglierlo prima di settembre quando dovrei inserire il bimbo al nido all’età di 18 mesi circa. Come ti sembra come strategia? O forse farei meglio a levare prima quelle notturne? Grazie.
    Francesca

    Rispondi
    • 5 gennaio 2021 alle 21:46
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      Ciao Francesca, mi sembra una strategia perfetta. Brava!
      Anche perché mi sembra di capire dalle tue parole che, a parte la stanchezza per i risvegli notturni, non ci sia fatica per te nell’ allattamento, anzi!
      Togliere il seno qualche mese prima del nido è una buona idea anche perché ho visto in entrambi i miei figli, che una volta iniziato il nido, il seno diventa la “valvola di sfogo” quando rientrano a casa dopo una giornata di scuola. Entrambi si attaccavano per più di un’ora quando li riportavo a casa dal nido, come per dire “eccoti qua mamma dove eri finita?”. Togliere poi anche quella poppata diventa difficile perché devi aspettare che si adattino alla nuova routine prima di poter intervenire.
      Quindi approvo in pieno il tuo piano!
      Goditi ancora questi mesi di allattamento al coccole e buona fortuna!

      Rispondi
  • 30 maggio 2021 alle 9:29
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    Salve Valentina, cercavo in rete qualche informazione o esperienza sulla fine dell’allattamento ed ho trovato te, e mi sono sentita improvvisamente capita e meno sola. Il mio secondo figlio ha 16 mesi ed è attaccatissimo al seno ma io sono stanchissima e dopo esser finita pochi giorni fa in ospedale per una mastite ho deciso di dire basta. Ultimamente lo allattavo solo la sera e raramente il mattino. Ora sto sopportando j dolori al seno (ma ad un certo punto si svuoterà autonomamente??), faccio le spremitura solo quando è troppo teso togliendo il minimo per evitare nuova produzione. Ma sono terrorizzata perché mio figlio non mi vede da due giorni, cioè da quando sono tornata dall’ospedale, perché stavo troppo male per affrontarlo. So che sarà durissima perché piangerà come un disperato, ma so che ho fatto la scelta giusta per entrambi.

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    • 8 giugno 2021 alle 21:54
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      Ciao Laura, scusa se rispondo con ritardo. Hai fatto la scelta giusta. Allattare è un gesto di relazione: se la relazione non è biunivoca e non dona piacere a entrambe le parti, non funziona.
      Il tuo bimbo piangerà come un disperato per qualche giorno perché quello era il suo modo di consolarsi, di rilassarsi e lasciarsi andare in un luogo sicuro. Per questo devi essere fortissima e bravissima per qualche giorno a abbracciarlo forte, accoglierlo, rassicurarlo, anche quando avresti solo voglia di dargli una botta in testa (è normale e lo proviamo tutte!). Basterà poco, meno di quanto immagini, per fargli capire che la mamma c’è anche così. Anzi probabilmente ci sei già riuscita in questi giorni trascorsi da quando mi hai scritto.
      Spero che anche il tuo seno stia meglio: i primi giorni fa male e ed è teso e gonfio, poi da solo, anche lui, si regola sulla nuova situazione.
      Ti abbraccio forte.
      Forza!

      Rispondi

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