Telefonata con la nonna (che abita in Toscana e quindi non vede il nipote per settimane)

Io: Ciao Ma, come stai?
Nonna: Io bene, ma che importa, piuttosto il mio nipotino come sta?
Io: Bene. Oggi ha imparato a rotolare da pancia in su a pancia in giù, uno spasso, si fa certe risate!
Nonna: Sì, ma come sta? Quanto pesa?
Io: Sta bene ti ho detto, che ne so quanto pesa, l’ha pesato la pediatra una settimana fa, non l’ho mica pesato di nuovo
Nonna: Ma come? E se non cresce? Lo devi pesare, sennò come fai a sapere se cresce?
Io: Mamma, ma fa la pipi, la cacca, ride, impara cose nuove, si muove tutto il giorno: vuoi che stia male o non mangi abbastanza?
Nonna: Va beh, che c’entra, queste sono altre cose; te lo devi pesare. Dai, pesalo, poi stasera ti richiamo.

Ecco qua. L’incubo della bilancia. Che già ce lo abbiamo noi donne a cose normali, per non parlare del post parto quando non vedi l’ora che la pancia sparisca, in più ti mettono lo spettro del peso pure per il tuo bambino.
…Tu sei ancora troppo grassa, lui è troppo magro.
…Tu mangia meno, lui deve mangiare di più.
…Gli basterà il tuo latte? Ne sei sicura? Non vedi che ha le guance meno piene della scorsa settimana? Ai miei tempi si faceva la doppia pesata, prima e dopo la poppata almeno sapevi quanto latte aveva preso e casomai lo integravi con latte artificiale: così sì, che crescono ben monitorati.

 

Mio dio. Che fatica.

 

Io il mio bambino, da quando è nato, l’ho sempre pesato una volta a settimana. Così mi hanno detto di fare in ospedale, così mi hanno detto di fare in consultorio e così faccio. Mi hanno detto (e leggete pure qui) di controllare ogni giorno il numero e il colore di cacca e pipì e di stare tranquilla se ogni giorno faceva 6-7 pipì chiare e almeno 1-2 cacche color senape e della consistenza della Yocca ( lo so, son dettagli che fanno un po’ schifo a leggersi, ma sono essenziali quando ti ritrovi un pannolino in mano e devi interpretarlo come una chiromante per capire se va tutto bene).

Poi mi hanno detto, per i primi tre mesi, di controllare che crescesse tra i 120-150 gr a settimana e, se tutto rientrava nei parametri, di stare tranquilla. Niente doppie pesate, niente ansie se a una poppata mangia poco e all’altra di più. Niente terrori se una volta rigurgita e ti sembra che abbia la pancia vuota e una volta invece pare gonfio come un palloncino.
Sono bambini, che poi saranno uomini e donne, che non saranno tutti uguali: c’è chi è magro, chi cicciottello, chi mangia ogni ora spiluccando alla scrivania, chi ha appetito solo in certo momenti, chi odia la colazione, chi a cena si sazia con il caffellatte. Se noi non siamo tutti uguali perché pretendere che i bambini siano bambolotti fatti con lo stampino?

Che poi dopo i tre mesi cambia tutto: la crescita settimanale si riduce di moltissimo e a volte si ferma pure, magari una settimana cresce di 70 grammi e l’altra di niente e quella dopo di 200 grammi. Qui l’obiettivo da centrare è il peso ai sei mesi, che deve essere il doppio di quello della nascita. (qui trovate tutte le tabelle per peso e lunghezza della WHO World Health Organization, quella che noi chiamiamo OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità). E, di nuovo, controllare cacche (che però non saranno più nemmeno quotidiane, basta che arrivino ogni 2-3 giorni) e pipì, controllare sorrisi e risate e movimenti e reattività agli stimoli. E stop.

E dopo i sei mesi si comincerà con le prime pappe e nuovi cibi, quindi di nuovo cambieranno i parametri di valutazione della crescita e del benessere del bambino, ma la bilancia resterà uno dei tanti e non l’unico e il fondamentale Grande Fardello. E poi, diciamocelo, ci sono i pediatri e i consultori per pesare come si deve un bambino e per valutare attentamente peso e curve di crescita: perché crearsi ulteriori ansie con tutte le cose che una mamma ha già da sbrigare?

Quindi, no, mamma, stasera non lo peso, piuttosto gli racconto una favola e vedo se comincia a ascoltarmi.

Pesare o non pesare? That is the question
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4 pensieri su “Pesare o non pesare? That is the question

  • 16 maggio 2016 alle 19:44
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    Pesare o non pesare, è stato un dilemma anche per me. Poi mi confrontavo spesso con la bimba della mia amica che era sempre in sintonia con quanto detto dal pediatra. La mia invece sempre sotto peso ed io che mi facevo paranoie andando a leggere libri e commenti di altre mamme online. E’ passato quasi un anno e mia figlia ora è perfetta, guanciotte e tanta salute. Se posso dare un consiglio alle neomamme, non prendete alla lettera tutte queste “scadenze”. C’ chi cresce subito e chi ha i propri ritmi. L’importante è non farsi prendere dall’ansia.

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    • 17 maggio 2016 alle 13:43
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      Fidarsi del bambino che abbiamo di fronte e non ridurlo mai a uno schema prestabilito. Sembra facile da fare eppure tante di noi mamme cadiamo nel tranello del confronto e dell’ansia che al nostro piccolo manchi qualcosa. Eppure basta aspettare e dare fiducia. Sono d’accordo con te Rosa.

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  • 5 maggio 2020 alle 17:17
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    Ohhhh, io ti adoro!!!
    Tu non sai con queste parole quanto mi hai sollevata!
    Se devo ascoltare le tabelle e gli altri mi faccio venire un’ansia che non ti dico ed invece grazie a te ho capito che mio figlio è del tutto normale e che non c’è nulla che devo temere..
    Se leggi in giro ti parlano di sottopeso di probabili malattie, di esami di studi clinici…ma vaff!! Hahahah

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    • 5 maggio 2020 alle 22:41
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      Ciao Romy. Se i bimbi stanno bene, aumentano di peso secondo le indicazioni di settimana in settimana e soprattutto fanno pipì e cacca regolarmente e di colore e consistenza giusta, non c’è da preoccuparsi e stressarsi. Ci sono bimbi che aumentano di peso che sembrano pagati, altri che stentano a mettere su quei 120 grammi.. ma anche la genetica e la costituzione contano e nessuno invece le considera mai, pensando che tutti i bimbi siano uguali. Dai ascolto a tuo figlio, allattarlo a richiesta, osservalo, vedi come reagisce il suo corpo e la sua attenzione e se l’istinto di madre ti dice che va tutto bene, fidati: va tutto bene.
      Esattamente come quando l’istinto di madre ti dice che qualcosa non va: fidati, qualcosa non va.
      In bocca al lupo!

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