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A distanza di più di 6 mesi di pausa, riprendo a scrivere sul blog. Ho smesso di allattare e ho smesso di scrivere ma ho cominciato a essere la mamma di un bambino più grande che man mano che i mesi passavano ha avuto sempre più bisogno di me, di attenzioni, di supervisioni (che belli i bimbi quando camminano da soli, quando si arrampicano sulle cose da soli,  …ma che fatica controllare ogni secondo che non stiano buttandosi giù dal tavolo della cucina!), di nuovi giochi e esperienze. E quindi il blog ha riposato, esattamente come ho fatto io quando Davide andava a dormire e io esausta anziché scrivere mi leggevo finalmente 3 pagine di un libro prima di crollare.

Adesso invece a letto ci devo stare per forza. E nella mia vita così tanto non ci sono mai stata e non mi piace. Soprattutto adesso che ho un piccolino che vuole giocare, vuole essere preso in braccio da mamma, vuole uscire con me.

Ci devo stare perché ho una nuova pancia che cresce e che ci rende felici ma anche molto preoccupati. C’è una placenta ballerina che non sta al suo posto e che può essere aiutata solo con tanto riposo. E quindi passo le mie giornate distesa, alzandomi solo quando il mio piccolino torna a casa dopo una giornata con i nonni e mi prende per mano e mi dice “mamma! ..amma! …mamma!” e vuole farmi giocare a calcio e disegnare.

Mi ha preso proprio alla sprovvista questa gravidanza faticosa. La prima è passata che nemmeno me ne accorgessi: nessun problema, tutto a posto, in forze e attiva fino al giorno prima di partorire. Stavolta no: l’abitante della mia pancia si è accorto che facevo troppe cose senza riposare e a riposo mi ci ha messo lui.

Certo, lo sapevo. La seconda gravidanza non è mai come la prima. Alla prima sei la persona più coccolata della famiglia, alla seconda sei tu a dover coccolare qualcun’ altro senza avere il tempo di pensare a cosa succede lì dentro di te. Non ci sono ore passate sul divano a guardare film con tuo marito che ti accarezza la pancia, non ci sono passeggiate rilassanti, né pranzetti preparati con cura. C’è da occuparsi di un bambino che è accanto a te e che non sa che un fratellino nella pancia avrebbe bisogno di una mamma un po’ più a bassa intensità.

In ogni caso io mi sono dovuta fermare. E alterno momenti di pura maternità e dedizione al sacrificio pensando al bene che ne conseguirà e momenti di puro egoismo pensando a che cavolo ho fatto quando invece potevo godermi il mio piccolo al mio fianco e le sue prime vacanze vere.

Poi lui arriva con i suoi piccoli passettini quasi di corsa e mi alza la maglia per abbracciare la pancia che cresce e dargli i bacetti a modo suo, con la bocca aperta e senza lo schiocco. E allora, cosa voglio? Devo solo godermi queste cose e ringraziare che le sto vivendo.

 

Gravidanza a letto.
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2 pensieri su “Gravidanza a letto.

  • 13 luglio 2016 alle 13:07
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    Congratulazioni per la nuova gravidanza! Non so cosa si prova a stare a letto bloccata tanto tempo perché la mia prima (e unica per il momento :p) gravidanza e’ stata come la tua ma sono sicura che andrà tutto bene 🙂

    PS. Magari ci incontreremo in giro per Torino con i bimbi perché anche noi viviamo qui 🙂

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    • 13 luglio 2016 alle 17:42
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      Speriamo che vada tutto bene, incrocio le dita! E volentierissimo possiamo incontrarci con i bimbi, mi fa piacere conoscere le mamme 🙂

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